Avvocato
Senatore
Presidente della deputazione provinciale
Consigliere comunale
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia
Intestazioni:
Nobili, Niccolò Onofrio, avvocato, senatore, (Firenze 1830 - Firenze 1900), SIUSA
Nato a Firenze il 15 dicembre 1830 da Lino ed Emilia Fontebuoni, proveniva da un antica famiglia patrizia che vantava una secolare presenza negli alti ranghi della burocrazia statale. Dopo l'istruzione secondaria presso le Scuole pie fiorentine, ove rimase fino al 1847, si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Pisa; nella primavera del 1848 interruppe per alcuni mesi gli studi per prendere parte in qualità di volontario della terza compagnia del battaglione universitario alla Prima guerra d'indipendenza, combattendo a Curtatone e Montanara. Ripresi gli studi e conseguita la laurea nel 1862, fece ritorno a Firenze, iniziando, dopo il conseguimento nel 1855 dell'iscrizione all'albo degli avvocati toscani, la professione forense. Sposò Livia Poggi, dalla quale ebbe cinque figli: Roberto, Corrado, Mario, Elena e Marietta. Contemporaneamente si avvicinò alla politica, frequentando gli ambienti del moderatismo toscano e stabilendo legami di amicizia e collaborazione con Bettino Ricasoli e Ubaldino Peruzzi. Nel 1862 entrò per la prima volta nel Consiglio comunale di Firenze, ove era destinato a rimanere, praticamente senza soluzione di continuità, fino alla morte; contemporaneamente fu membro anche del Consiglio provinciale e dal 1869, per tre legislature, deputato alla Camera come rappresentante del collegio di Montevarchi. Il 10 ottobre 1892 divenne senatore e nello stesso anno fu eletto presidente della Deputazione provinciale di Firenze, cariche che detenne poi fino alla morte.
Rappresentò il Comune di Firenze in vari organi collegiali: nel consiglio di amministrazione dell'ospedale di Santa Maria Nuova e in vari collegi arbitrali, mentre più volte fu sindaco revisore del bilancio comunale. Come rappresentante del consiglio provinciale fu a lungo membro del consiglio di amministrazione dell'Istituto di studi superiori di Firenze, partecipò attivamente ai lavori della commissione d'appello per l'applicazione dell'imposta di ricchezza mobile. Nel 1878, nella sua duplice veste di consigliere provinciale e di deputato fu incaricato di presentare al Parlamento il progetto di costruzione della ferrovia transappenninica. Fu inoltre membro di innumerevoli organi collegiali, tra cui la Commissione per il riordinamento delle imposte comunali, il consiglio di amministrazione della Società delle strade ferrate romane, di cui divenne presidente nel 1885, il consiglio delle miniere. Fu tra i fondatori nel 1874 della Società Adam Smith, con l'intento di promuovere il dibattito sulle principali questioni di politica economica. In quest'ambito maturarono le premesse della secessione del gruppo dei moderati toscani dalla Destra Storica, che provocò nel marzo 1876, con la caduta del gabinetto Minghetti, la fine del governo della Destra. Di questo vero e proprio rovesciamento di alleanza il Nobili fu uno degli artefici principali, mediante le campagne di stampa orchestrate dai suoi giornali, «la Vedetta» e, soprattutto «La Nazione», di cui fu proprietario dal 1870 al 1897 e dal 1885, dopo la morte di Celestino Bianchi, anche direttore fino al 1893. Era stato socio, poi presidente, della Società editrice successori Le Monnier, dal cui azionariato uscì nel 1891, ricevendone la proprietà esclusiva della tipografia che dopo di allora si chiamò "Stabilimento tipografico fiorentino". Nel 1895 divenne socio ordinario dell'Accademia dei Georgofili. Morì a Firenze il 5 novembre 1900, mentre rivestiva le cariche di senatore, presidente della deputazione provinciale e consigliere comunale. La notizia della sua morte fu riportata da quasi tutti i giornali.
Per saperne di più:
Nobili Niccolò Onofrio scheda senatore
Complessi archivistici prodotti:
Nobili Niccolò (fondo)
Nobili Niccolò Onofrio (fondo)
Bibliografia:
Guida agli Archivi delle personalità della cultura in Toscana tra '800 e '900. L'area fiorentina, a cura di E. CAPANNELLI - E. INSABATO, Firenze, Olschki, 1996, pp. 426-429
Redazione e revisione:
Arrighi Vanna, 1996, prima redazione
Bertelli Erika, 2017/12, revisione
Capannelli Emilio, revisione
Morotti Laura, 2018/01, revisione