Ortignano Raggiolo (Arezzo) 1869 - Travale di Siena (Siena) 1943
Presbitero
Teologo
Storico
Biblista
Ebraista
Intestazioni:
Minocchi, Salvatore, presbitero, teologo, storico, (Ortignano Raggiolo 1869 - Travale di Siena 1943), SIUSA
Salvatore Minocchi nacque a Ortignano Raggiolo in Casentino nel 1869, da Giacinto e Agnese Donati. Orfano di padre a sei mesi, fu affidato dalla madre, risposatasi, allo zio paterno Dionisio Minocchi, parroco a Decimo presso San Casciano in Val di Pesa (morto nel 1897). Nel 1880 entrò nel seminario di Firenzuola; tre anni dopo passò in un convitto a Firenze, dove frequentò per sei anni il seminario arcivescovile. Tra il 1889 e il 1891 frequentò la Pontificia università gregoriana, ospite del Collegio Capranica a Roma. Iniziò in quegli anni una profonda crisi di vocazione di cui le lettere del periodo sono una drammatica testimonianza. Ordinato sacerdore nel 1892, cominciò a frequentare i corsi di Lingue orientali presso l'Istituto di studi superiori di Firenze. Nel 1895 pubblicò il suo primo lavoro: la versione dei "Salmi" dal testo originale ebraico. Nel 1896 fondò con Giovanni Mercati la «Rivista Bibliografica Italiana» (cessata nel 1899). Nel 1897 al Quarto congresso degli scienziati cattolici a Friburgo rimase colpito dalle relazioni di von Hügel e Lagrange, eponenti della corrente innovatrice. Nel 1900 frequentò a Roma il gruppo di padre Giovanni Genocchi, sensibile alle nuove ricerche bibliche; incontrò molte difficoltà per la sua versione dei Vangeli. Nel 1901 ottenne la libera docenza di Lingua e letteratura ebraica: insegnò all'Università di Firenze e a quella di Pisa per alcuni anni. Fondò la rivista «Studi Religiosi», condannata dall'arcivescovo di Firenze. Nel 1903-1904 con il padre Giuseppe Semeria fece un viaggio in Russia, Siberia, Manciuria, inviando articoli a «Il Giornale d'Italia»: il racconto della visita a Tolstoj suscitò riprovazione per alcune affermazioni sui dogmi. Nel 1907 pubblicò la "Profezia di Isaia" tramite l'appoggio del cardinale Svampa, arcivescovo di Bologna. Nel 1908 la nuova rivista «La Vita Religiosa» fu condannata dall'arcivescovo di Firenze. Nello stesso anno fu sospeso dalla Curia "a divinis" per non aver ritrattato l'affermazione "che dietro le scoperte geologiche, antropologiche e storiche, non era più possibile dare il valore di storia propriamente detta al II e III capitolo della Genesi". Dopo aspre polemiche attraverso gli organi di stampa, Minocchi depose l'abito ecclesiastico. Dal 1909 collaborò a «La Voce» di Prezzolini; nel 1911 sposò civilmente Flavia Corradina Cialdina, da cui ebbe i figli Sigieri (morto in Libia nel 1940) e Uriele. Nel 1913 è candidato liberale alle elezioni politiche nella circoscrizione di Grosseto; nel 1914 pubblicò "Il Panteon: origini del Cristianesimo"; nel 1916 ottiene una supplenza al Liceo Dante a Firenze; nel 1922 gli venne tolto l'incarico all'Università di Pisa. Tra il 1925 e il 1926 insegna Storia delle religioni a Pisa. Non riuscendo ad ottenere una cattedra universitaria, si incontra dapprima con l'arcivescovo di Pisa, Vettori (1935), poi con con il cardinale Elia Dalla Costa, arcivescovo di Firenze. Papa Pio XI espresse il desiderio che Minocchi lasciasse l'insegnamento e si impiegasse in una biblioteca o in un archivio. La questione si protrasse a lungo, finché Minocchi rinunciò anche all'insegnamento a Pisa e viene assunto presso la Soprintendenza all'arte medioevale e moderna della Toscana (1937) lavorando alla Biblioteca nazionale centrale, che lascia l'anno successivo per raggiunti limiti di età. Nel 1938-1939 insegnò Lingua e letteratura ebraica all'Università di Firenze; l'anno successivo tenne un corso di Lingua e letteratura etiopica. Nel 1939 scrisse all'amico cardinale Mercati le ragioni del suo rifiuto a rientrare nella Chiesa alle condizioni della Curia romana; nel 1942 fu assunto come avventizio alla Soprintendenza alle Gallerie di Firenze. Morì a Travale di Siena rifiutando l'assistenza ecclesiastica nel 1943.
Complessi archivistici prodotti:
Minocchi Salvatore (fondo)
Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Di Domenico Adriana, 1996, prima redazione
Morotti Laura, 1996, rielaborazione