Sede: Umbertide (Perugia)
Date di esistenza: 1940 - 1942, Gli estremi cronologici sono desunti dalla documentazione pervenuta.
Intestazioni:
Istituto nazionale di cultura fascista - INCF. Sezione provinciale di Perugia. Sottosezione di Umbertide, Umbertide (Perugia), 1940 - 1942, SIUSA
L'Istituto nazionale di cultura fascista (INCF) fu fondato nel 1926; fu alle dirette dipendenze del segretario del PNF (Partito nazionale fascista) e fu sottoposto all'alta vigilanza di Benito Mussolini.
L'INCF fu eretto ad ente morale il 6 agosto 1926; aveva sede a Roma e aveva lo scopo di promuovere e coordinare gli studi sul fascismo, di tutelare e diffondere, in Italia e all'estero, gli ideali e la dottrina del fascismo e la cultura nazionale attraverso corsi e lezioni, pubblicazioni, libri, promuovendo in tale senso la propaganda e l'attività culturale ed educativa a favore delle masse popolari.
Era retto da un consiglio di amministrazione composto da un presidente, quattro vicepresidenti e quattordici consiglieri; il presidente e i vicepresidenti erano nominati dal duce, su proposta del segretario del PNF, i consiglieri erano nominati dal segretario del PNF su proposta del presidente dell'Istituto stesso.
Nei capoluoghi di provincia vennero costituite le sezioni, le quali dovevano svolgere la loro attività in stretta collaborazione con le federazioni dei fasci di combattimento.
Il Comune di Umbertide, con deliberazione della giunta del 26 agosto 1940, aderì alla Sezione provinciale di Perugia dell'Istituto nazionale di cultura fascista. La quota partecipativa era fissata in £. 150.
La documentazione pervenuta attesta il funzionamento dell'ente dal 1940 al 1942.
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
stato
Soggetti produttori:
Comune di Umbertide, collegato
Complessi archivistici prodotti:
Istituto nazionale di cultura fascista - INCF. Sezione provinciale di Perugia. Sottosezione di Umbertide (fondo)
Redazione e revisione:
Santolamazza Rossella, 2011/11/03, revisione
Sargentini Cristiana, 2010/02/08, prima redazione