Sede: Alatri (Frosinone)
Date di esistenza: 1249 -
Intestazioni:
Comune di Alatri, Alatri (Frosinone), 1249 -, SIUSA
Non esistono dati precisi per definire il momento in cui si formò il comune di Alatri, che appare di fatto, costituito almeno dal 1249, anno cui risale la più antica pegamena dell'Archivio Capitolare. Secondo il dettato delle costitizioni Egidiane, i comuni dovevano rassegnare i loro privilegi e a sottoporre gli statuti all'approvazione del Rettore. Alatri, che fino a quel momento aveva esercitata la propria giurisdizione su Collepardo, Trivigliano e Torre, fu spogliata di tale privilegio ed entrò in gravi contrasti col Governo Pontificio: una lega di comunità formatasi nel 1366 dovette poi sciogliersi e pagare ammende al tesoriere. Nella prima metà del XV secolo, con il ritorno del papa a Roma e la conclusione dello scisma d'occidente, Alatri fu spesso in contrasto con le comunità vicine, in particolare con Collepardo e con Frosinone, con la quale nel 1450 furono definitivamente concordati i confini. La città non risentì della discesa di Carlo VIII, ma ripresero i contrasti con le comunità vicine, in particolare, nel 1509, con Ferentino e, in seguito, con Vico, Veroli, Collepardo e la Certosa di Trisulti. Leone X affidò l'amministrazione della città ad un Governatore Perpetuo, che cedeva di tutti i redditi e proventi della città pur risiedendo di fatto a Roma ed insediando ad Alatri un proprio luogotenente: il primo dei Governatori fu il fiorentino Francesco Soderini. Nel 1550 il Governatore Rodolfo Pio da Carni confermò gli statuti della città. Nel 1556, nel periodo delle lotte tra il pontefice, alleato con Enrico II di Francia, e gli spagnoli, cui erano legate le famiglie degli Sforza e dei Colonna, fu occupata dal Duca di Alba, che nuovamente confermò gli statuti. Finalmente nel 1567 la città, ottenne da Pio V l'abolizione del governatorato perpetuo e la restaurazione del Podestà, che svolgeva il proprio ufficio affiancato da un Consiglio. Verso la metà del secolo le precarie condizioni economiche della città furono ulteriormente aggravate dalla nuova imposizione di tasse e dal passaggio dello truppe dei Barberini e dei Farnese nuovamente in lotta. Il controllo pontificio sull'amministrazione comunitativa fu poi intensificato con la disposizione della Sacra Congregazione del Buon Governo (1673) di ridurre il numero dei consiglieri e con la riforma di Innocenzo XI (1681) in base alla quale due deputati ecclesiastici dovevano assistere alle sedute consiliari; Nel 1736 fu istituita la magistratura dei 3 Conservatori, eletti ed affiancati dal Consiglio dei 40, diviso in tre ceti (ciascuno nominava un Conservatore). Il quadro istituzionale della Comunità cambiò radicalmente negli anni della Repubblica Romana: i francesi occuparono Roma il 15 febbraio 1798, e già il 19 dello stesso mese il Conservatore di Alatri dichiarò repubblicana la città. Promulgata la Costituzione repubblicana (19 marzo), il territorio della provincia pontificia di Campagna e Marittima andò a formare il Dipartimento del Circeo diviso in 18 Cantoni, con Anagni come capoluogo. Alatri fu la capoluogo del cantone comprendente Collepardo, Vice, Trivigliano e Fumone. L'amministrazione del Cantone fu affidata ad un Presidente (residente ad Alatri) e agli Edili (residenti in ciascuna delle città sottoposte). Il re di Napoli prima, e poco dopo Pio VII con il cardinal Consalvi, ristabilirono il governo pontificio nella città e la restaurazione istituzionale avvenne nel giugno del 1800. Le sorti dello Stato Pontificio dovevano comunque mutare nuovamente con l'avanzata di Napoleone, nominato nel 1804 imperatore dei francesi e nel 1805 Re del Regno Italico. Nel maggio 1809 la Stato pontificio fu annesso direttamente all'Impero francese. Sul piano amministrativo il territorio fu diviso in due grandi Dipartimenti, posti alle dipendenze di una Giunta straordinaria presieduta da un governatore generale. Furono così organizzati il dipartimento del Trasimeno, con capitale a Spoleto e diviso in 5 Circondari, e il Dipartimento del Tevere, con capitale a Roma e diviso in 6 Circondari. Il Cantone di Alatri, che esercitòé di nuovo il proprio dominio su Collepardo e Fumone, dipese dal circondano di Frosinone. L'amministrazione della città fu affidata ad un Maire e a 2 Aggiunti, affiancati da un Consiglio di 30 membri Questo quadro istituzionale durò fino al 1814. Il nuovo ordinamento dello Stato pontificio fu stabilito da Pio VII con il Motu Proprio del 6 luglio 1816: il territorio fu diviso in Legazioni e Delegazioni, a loro volta suddivise in Governi raggruppanti più comunità. Alatri, dipendente dalla Delegazione di Frosinone, fu capoluogo di Governo e preposta ancora una volta a Fumone e Collepardo. L'amministrazione della città fu affidata ad un Gonfaloniere e a 6 Anziani, affiancati da un Consiglio di 30 membri. Il 14 marzo 1848 Pio IX concesse lo Statuto. Il plebiscito di annessione definitiva al Regno d'Italia fu proclamato nel circondario di Frosinone (insieme alle province di Roma, Civitavecchia, Viterbo e Velletri). Con R.D. 6.12.1926 fu infine istituita la Provincia di Frosinone, che comprese anche il Comune di Alatri.
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale
Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -
Comunità (Stato della Chiesa), 1815 - 1870
Comunità laziali nel periodo francese, 1798 - 1814
Comunità (Stato della Chiesa), sec. XIV - sec. XVIII
Complessi archivistici prodotti:
Comune di Alatri (fondo)
Redazione e revisione:
Reale Elisabetta, 2016/04/12, revisione
Vettone Erika, 2015/12/07, integrazione successiva