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Pandolfi Vito

fondo

Estremi cronologici: 1924 - 2005

Consistenza: bb. 52

Storia archivistica: Il Fondo intitolato a Vito Pandolfi (Forte dei Marmi, 24 dicembre 1917 - Roma, 19 marzo 1974) è stato donato al Civico Museo Biblioteca dell'Attore di Genova dalla famiglia Pandolfi nel 2007 ed è costituito dalle carte e dai documenti dell'archivio privato di Vito Pandolfi critico teatrale e regista italiano
Si tratta, per la maggior parte, di scritti, saggi, articoli, fasi redazionali dei volumi che Vito Pandolfi ha pubblicato sulla storia del teatro e del cinema, sceneggiature cinematografiche; si conserva, inoltre, documentazione personale e corrispondenza.
Il fondo è stato riordinato ed è corredato da un inventario.
Il materiale si presentava molto disordinato e raccolto in scatole e buste la maggior parte delle quali non recava alcuna segnatura né numerazione.
All'interno delle buste la documentazione era suddivisa in fascicoli, contenenti gruppi di documenti e fogli sparsi, di cui solo una parte aveva un titolo originale apposto dallo stesso Pandolfi, non sempre però corrispondente con il contenuto del fascicolo stesso ma di cui si è mantenuta traccia.
Inoltre il fondo non era corredato da alcun indice o elencazione che potessero rendere comprensibile la sedimentazione delle carte.
Nel riordino è stata rispettata, per quanto possibile e dopo un'accurata verifica della corrispondenza dei contenuti, l'originale disposizione dei documenti all'interno dei fascicoli e delle buste.
I documenti sono stati ordinati in cinque serie e raccolti in 51 buste e l'arco cronologico copre l'intera vita di Vito Pandolfi, con documentazione fino agli anni Duemila.
La prima serie si riferisce alla documentazione personale e alla corrispondenza, con allegati, del regista e della moglie Paola Fajola e nella seconda serie sono stati raccolti articoli e saggi in parte pubblicati su giornali e riviste.
La parte più ricca della documentazione si trova nella terza serie costituita da manoscritti, dattiloscritti e le bozze di stampa, in alcuni casi mutile o incomplete, relativi alle redazioni di volumi diversi.
Nella quarta serie troviamo le sceneggiature e gli scritti relativi all'esperienza di Vito Pandolfi come scrittore e regista di cinema e nell'ultima copioni di prosa, ritagli stampa, manifesti e locandine, tesi di laurea.
Va inoltre ricordato che presso la biblioteca comunale di Certaldo è depositato
un fondo archivistico riferito anch'esso all'attività di Vito Pandolfi in ambito teatrale, riordinato e corredato da un inventario curato da Paola Parri.
Si tratta di un insieme di carte di notevole valore e di diversa provenienza riunito in occasione della mostra Teatro da quattro soldi. Vito Pandolfi regista, Toti Scialoja scenografo, tenutasi il 12 maggio-30 settembre 1990 presso il Palazzo Pretorio di Certaldo Alto.
In quella occasione era stato fatto un accurato e quasi tutti i materiali raccolti, in copia o in originale, presso archivi di enti e famiglie, costituiscono ora un unico archivio.
Una parte di queste carte proviene dall'archivio della famiglia Pandolfi ed è parte integrante dell'archivio oggetto del presente riordino; altro materiale proviene dall'Archivio della Compagnia del Bruscello, dall'Archivio del Teatro stabile della Città di Roma, di cui Pandolfi fu direttore artistico dal 1964 al 1969, dall'Archivio del Comune di Bagnocavallo e dall'Archivio del Piccolo Teatro di Milano, di cui Pandolfi fu uno dei promotori.


Descrizione: Il fondo si articola nelle seguenti serie:
1 Carte personali 1924-2001
In questa prima serie sono raccolte, nelle buste 1-4, la corrispondenza e la documentazione personale e familiare di Vito Pandolfi.
Nella prima busta troviamo tessere di appartenenza a partiti e sindacati, certificati anagrafici, dichiarazioni, curricula vitae redatti in diverse versioni relativi all'attività di Vito Pandolfi come regista, saggista, scrittore, giornalista e docente universitario.
Nella seconda busta la documentazione si riferisce all'attività lavorativa di Vito Pandolfi come docente universitario presso le Università di Genova, Torino, Bologna e Roma, alla costituzione della Cooperativa Work 16, e poche carte, in disordine, relative alla direzione di Pandolfi al Teatro stabile di Roma dal 1964 al 1969.
La terza busta raccoglie la corrispondenza in entrata e in uscita di Vito Pandolfi, Laura Martucci e Paola Fajola, rispettivamente prima e seconda moglie.
Infine nella quarta busta sono conservate le carte relative all'istituzione di un Premio e alla costituzione di un'Associazione, entrambi intitolati a Vito Pandolfi, e alla preparazione del Convegno "Vito Pandolfi. I percorsi del teatro popolare", tenutosi il 20-21 maggio 1989 e la successiva mostra "Teatro da quattro soldi. Vito Pandolfi regista, Toti Scialoja scenografo", sempre a Certaldo nel 1990.
Contiene inoltre depliants di convegni organizzati intorno alla figura dello studioso e regista.

2 Scritti, saggi e articoli 1959-1969
Le tre buste, dalla 5 alla 7, che costituiscono la serie contengono dattiloscritti di articoli pubblicati su diversi giornali e riviste, e redazioni di saggi poi non utilizzati per la realizzazioni dei volumi editi. Non sono firmati ma l'autore è quasi sicuramente Vito Pandolfi. Alcuni si presentano mutili e incompleti e parte dei fascicoli riportano un titolo originale mentre gli altri contengono scritti già così raggruppati.

3 Volumi e testi editi fra gli anni 50 e gli anni 70
Questa serie costituita complessivamente da 28 buste, dalla n. 8 alla n. 35, si presenta come la più cospicua e ricca di documentazione. In essa è stato ordinato il materiale prodotto durante la redazione di quasi tutti i volumi pubblicati negli anni da Vito Pandolfi.
Nelle buste 8, 9, 10 sono state raccolte parti manoscritte e dattiloscritte e le bozze di stampa, in alcuni casi mutile o incomplete, ricerche di materiale bibliografico, appunti relativi a "Crepuscolo e alba dell'umanità", antologia di lirica poi non pubblicata; "Regia e registi nel teatro moderno", Universale Cappelli, 1973 (prima edizione 1961); "Sei testi dei Rozzi di Siena", in Annales di storia del teatro e dello spettacolo, Lerici editore, 1966; "Teatro goliardico dell'Umanesimo", Lerici editore, 1963; "Il teatro drammatico di tutto il mondo dalle origini a oggi", 2 voll., Edizioni moderne, 1959; "Il teatro borghese dell'Ottocento", Vallardi, Milano, 1966; Lo spettacolo del secolo. Il teatro drammatico, Nistri-Lischi, 1953.
Le buste 11, 12 e 13 contengono i saggi in diverse versioni, sommari, appendici, note bibliografiche, bozza di stampa, appunti relativi al volume "Il teatro del Rinascimento e la Commedia dell'Arte", Lerici editore, 1969.
La parte più consistente di questa serie si riferisce al lavoro sulle opere "Storia universale del teatro drammatico", in due volumi (bb. 14-23) e "La Commedia dell'Arte", in sei volumi (bb.24-34).; sono state conservate soprattutto parti dattiloscritte e annotate e bozze di stampa, riordinate secondo i volumi e al loro interno secondo i capitoli che compongono le due opere.
L'autore ha utilizzato testi uguali o simili per volumi diversi e non è sempre stato possibile ricondurre le carte alla loro collocazione originale, considerata anche la condizione di disordine in cui si trovavano al momento del versamento presso il Museo Biblioteca dell'Attore.

4 Attività cinematografica 1954-1994
La serie (bb. 36-45) si riferisce all'attività cinematografica di Vito Pandolfi come autore e come regista.
Del film-documentario "Gli ultimi" (1962) si conservano la sceneggiatura tratta, in collaborazione con Mario Casamassima, da un soggetto di Padre Davide Maria Turoldo dal titolo "Ma non ero un fanciullo", i disegni che Paola Fajola ha eseguito per il film, la videocassetta della copia restaurata nel 2002 e due lettere di Davide Maria Turoldo al regista, articoli di stampa, note critiche e opuscoli diversi. Il film fu girato in Friuli con attori non professionisti
Inoltre sono state raccolte e ordinate le sceneggiature di "I primi', soggetto di Vito Pandolfi, Paola Fajola e Alberto Grifi, di "Latina. Provincia pilota", con allegata documentazione contabile relativa alla lavorazione e dattiloscritti e manoscritti e dattiloscritti relativi a diversi soggetti che Vito Pandolfi ha scritto probabilmente per il cinema e altri che autori diversi gli hanno inviato.

5 Varie (bb 46-51): conserva copioni di prosa, ritagli stampa, manifesti e locandine, e tesi di laurea. 1943-2005


Strumenti di ricerca interni al fondo: Inventario

La documentazione è stata prodotta da:
Pandolfi Vito

La documentazione è conservata da:
Civico Museo Biblioteca dell'Attore del Teatro Stabile di Genova


Redazione e revisione:
Mezzani Donatella, 2018/12/01, revisione
Romano Antonio Salvatore, 2017/09/12, prima redazione


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