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Marchi Virgilio

fondo

Estremi cronologici: 1913 - 1960

Note alla datazione: Con documentazione fino al 1975.

Consistenza: Unità 6740: bb. 7, fascc. 228, cc. 2382, cartelle 123, bozzetti, disegni tecnici e schizzi 1294, quaderno 4, reg. 1, album 5, fascicoli di riviste 167, copertine 4, volumi 11, manifesti 8, litografie 11, opuscoli 57, positivi fotografici 595, scampoli di stoffa 2, articoli e pagine di giornale sciolte 1841

Storia archivistica: Il fondo è stato acquistato dal Civico Museo Biblioteca dell'Attore di Genova nel 1984 e dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza Archivistica della Liguria nel 2007.
Intorno al 1975 Alessandro D’Amico ottenne dagli eredi del Marchi l’affidamento in deposito della documentazione e dei disegni relativi all’attività di scenografo teatrale dell'artista. Poiché fin da subito apparve impossibile scindere l'attività di scenografo da quella di architetto, D’Amico e i suoi collaboratori avviarono l’ordinamento organico dell'intero complesso documentario, convogliando tutte le carte al Museo e Biblioteca dell'Attore di Genova. Nel 1977 D’Amico e Silvia Danesi, dopo aver portato al XX Festival dei Due Mondi di Spoleto l’inedita mostra monografica su Virgilio Marchi allestita dall’architetto Gian Carlo Leoncilli, la presentarono, l'anno seguente, a Genova nel Salonetto di Palazzo Ducale, per giungere nel 1979 a Livorno, città natale dello scenotecnico, presso la Casa della Cultura. Alla conclusione dell’esposizione livornese gli eredi rescissero l’affidamento in deposito dell’archivio concesso al Civico Museo e Biblioteca dell’Attore di Genova e la documentazione tornò a Roma. Alla metà degli anni Ottanta D’Amico propose ai figli di Marchi l'acquisizione della documentazione inerente alla produzione di scenografia e architettura teatrale, acquisizione che avvenne nel 1984.
Il materiale è stato oggetto nel 2018 di una ricognizione generale e precatalogazione, che ha permesso di individuare e quantificare più precisamente le diverse tipologie archivistiche, tuttora conservate nelle unità di condizionamento in cui era stato inizialmente riposto.
Tra il 2019 e il 2020 il fondo è stato riordinato e inventariato, partendo dalla revisione degli elenchi stilati nel 2018. La schedatura ha previsto una standardizzazione dei campi descrittivi necessari a seconda delle diverse tipologie documentarie presenti nel fondo ed è giunta a livello del singolo documento, corredato di una descrizione completa dei suoi caratteri intrinseci ed estrinseci.
Il riordino ha mantenuto la struttura basata sulla tipologia documentaria e sulla collocazione fisica del materiale. Dal momento che è risultato evidente come le diverse tipologie documentarie analizzassero i medesimi progetti da diversi punti di vista, creando una fitta rete di relazioni, l’intervento si è concretizzato nel ricondurre la documentazione, definita in precedenza Miscellanea, alla sua tipologia e progetto di appartenenza, lasciando così emergere la struttura omogenea del fondo.
Durante il riordino è stata posta grande attenzione al corpus iconografico, identificando nella gran parte dei casi lo spettacolo o il progetto edilizio d’origine e ricostruendo le fasi successive di lavorazione delle tavole e dei bozzetti (primo schizzo o disegno di studio - disegno tecnico o bozzetto definitivo). Il materiale, eccetto alcuni casi come la corrispondenza, ordinata alfabeticamente, procede in ordine cronologico, lasciando emergere l’evoluzione della produzione di Virgilio Marchi.
L'inventariazione è stata realizzata con il software Archimista nella versione 3.1.0


Descrizione: Il fondo conserva sei serie: 1. Carte di studio, 2. Bozzetti, 3. Edilizia, 4 Rassegna stampa, 5. Periodici, 6. Materiale fotografico.
Le diverse tipologie che lo compongono sono datate tra il 1913 e il 1960: bozzetti di scena, figurini di personaggi e tavole tecniche progettuali sono conservati in cartelle e riposte in una cassettiera, mentre una parte della sua produzione didattico scientifica, la corrispondenza, la documentazione contabile amministrativa, i programmi di sala, gli opuscoli di mostre d’arte, il materiale fotografico, una selezione di riviste, periodici e articoli di giornale sono condizionati all'interno di buste, cartelle e scatole.
Lo stato conservativo complessivo è buono, non sono stati rilevati casi che necessitino immediati interventi di restauro. Le situazioni di maggior criticità sono relative ad alcuni disegni e bozzetti, che a causa della presenza di scotch o di pieghe della carta sono in parte danneggiati, e a ritagli stampa e intere pagine di giornali, che per la fragilità del materiale stesso sono parzialmente rovinati.
Descrizioni più dettagliate delle singole serie si possono leggere nelle schede dedicate ad esse.

La documentazione è stata prodotta da:
Marchi Virgilio

La documentazione è conservata da:
Civico Museo Biblioteca dell'Attore del Teatro Stabile di Genova


Redazione e revisione:
Mambrini Francesca, 2021/01/13, supervisione della scheda
Mezzani Donatella, 2018/12/01, revisione
Mezzani Donatella, 2020/07/26, revisione
Romano Antonio Salvatore, 2017/09/12, prima redazione


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