fondo
Altre denominazioni:
Deposito Borsari
Deposito Borsari-Bisi
Brigate partigiane
Estremi cronologici: 1944 gen. - 1945 giu.
Note alla datazione: con documenti fino al 1951
Consistenza: fascc. 56 in bb. 6
Storia archivistica: Dopo la conclusione delle attività del Comando unico partigiano di Modena, la documentazione da questo direttamente prodotta o variamente raccolta dai comandi di divisione e di brigata fu temporaneamente depositata presso la Federazione modenese del Partito comunista italiano - PCI. Tra la fine degli anni Cinquanta e la fine degli anni Sessanta l'archivio fu trasferito a più riprese, per il tramite degli ex partigiani Luigi Borsari e Umberto Bisi, all'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Modena. Le prime attestazioni della presenza del complesso presso l'Istituto sono difatti reperibili nel numero 6 del 1965 della «Rassegna annuale dell'Istituto storico della Resistenza della provincia di Modena» e nel saggio del 1966 di Ermanno Gorrieri, La Repubblica di Montefiorino, il quale fornisce un'ampia descrizione dell'archivio nella premessa dedicata alle fonti documentarie e memorialistiche utilizzate per la ricerca. Presso il nuovo conservatore il complesso fu inserito all'interno della cosiddetta "Prima sezione", comprendente i documenti del periodo resistenziale, e censito come "Deposito Borsari" nella Guida agli archivi della Resistenza del 1974 e come "Deposito Borsari-Bisi" nella Guida agli archivi della Resistenza del 1983. Entrambe le guide individuarono come facenti parte del complesso le unità segnate con le sigle S II 3 - S II 10 (primo deposito del 1959), S III 14 (secondo deposito del 1960) ed S III 17 (terzo deposito della fine degli anni Sessanta), per un totale di dieci buste o cartelle contenenti complessivamente quarantanove fascicoli. Nel 1996 il fondo fu incluso nell'Inventario dell'archivio storico dell'Istituto sotto il nome di Luigi Borsari e la sua consistenza fu fissata in sei buste contenenti complessivamente cinquantacinque fascicoli. Più di recente nel 2004 il complesso è stato segnalato con la denominazione "Brigate partigiane" dalla guida disponibile online all'interno del sistema informativo dell'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia - INSMLI. Con provvedimento n. 7 del 9 dicembre 1995 la documentazione è stata dichiarata di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per l'Emilia-Romagna. Nel 2023 è stato inventariato da Beatrice Tioli e Laura Cristina Niero; dopo tale intervento il fondo risulta composto da 56 fascicoli.
Il complesso archivistico e l'aggiornamento delle relative schede sono stati oggetto delle attività previste nel progetto per la confluenza nel SIUSA delle descrizioni del patrimonio archivistico degli Istituti per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea, promosso con l'accordo di cooperazione tra l'Istituto centrale per gli archivi - ICAR e l'Istituto nazionale Ferruccio Parri, siglato nell'aprile 2022.
Descrizione: L'archivio si compone della documentazione prodotta dal Comando militare provinciale, poi Comando unico partigiano di Modena nei pochi mesi della sua attività compresi tra marzo e giugno 1945 inerente il coordinamento e la smobilitazione delle forze partigiane del territorio modenese, e in particolare di corrispondenza e comunicazioni intercorse con il Comando generale del Corpo volontari della libertà - CVL, il Comando unico militare Emilia Romagna - CUMER, il Comitato di liberazione nazionale - CLN di Modena, i comandi di divisione e di piazza, le formazioni e le brigate partigiane. L'archivio si compone inoltre di corrispondenza, comunicazioni, rapporti, ordini del giorno, bollettini, relazioni militari, diari storici, elenchi nominativi, manifesti, volantini e periodici, processi e interrogatori prodotti dai comandi di divisione e di brigata attivi nel corso della guerra di liberazione e concentrati, all'atto dello scioglimento delle formazioni, presso il Comando unico partigiano; si segnala nello specifico la presenza di materiale proveniente dall'ufficiale di collegamento del CUMER a Modena, dai comandi delle divisioni Modena montagna e Modena pianura, dai comandi delle Squadre di azione patriottica - SAP e dei Gruppi di azione patriottica - GAP, dai comandi piazza di Modena e di Mirandola, dai comandi dalle brigate Balin, Bigi, Costrignano, Dragone, Est, Italia montagna, Italia pianura, Ivan, Matteotti, Polizia, Remo, Roveda, Scarabelli, Speranza, Stop e Tabacchi. Il fondo risulta suddiviso in sei serie. "Comando unico militare Emilia Romagna (Cumer)": archivio, dell’ufficiale di collegamento di Modena del CUMER, documentazione indirizzata all’ufficiale di collegamento e circolari rivolte alle diverse formazioni e talora al singolo comandante di divisione (1944 - 1945). "Comandi e brigate": carteggio del Comando Piazza di Modena con il CUMER, con i servizi del Comando piazza, con i rappresentanti di partito, con le formazioni partigiane tra cui SAP, GAP e i comandi piazza comunali, i comandi delle zone partigiane della provincia di Modena; le carte interessano la riorganizzazione e le azioni della Divisione Modena (settembre 1944), le operazioni militari sull’appennino modenese, segnalazioni militari; ordini militari; rapporti militari; encomi; la concessione di grazia; gli spostamenti del Gruppo Brigate Est Giardini; relazione sul Gruppo formazioni Carlo Scarabelli; organizzazione delle formazioni; disciplina; rappresaglie (1944 - 1945). "Elenchi nominativi": elenchi nominativi dei partigiani e dei distaccamenti; elenchi dei partigiani assunti dalla polizia partigiana; schede ed elenchi nominativi dei malati, feriti e caduti; elenchi dei partigiani dei comuni; elenchi dei partigiani e patrioti riconosciuti dalla Commissione regionale Emilia-Romagna divisi per ciascuno dei comuni della provincia di Modena (1945 - 1951). "Carteggio": carteggio dal Comando generale del Comitato di liberazione nazionale Alta Italia - CLNAI e del CLN ai comandi regionali e locali, agli industriali e dirigenti, all’ufficio controllo formaggi e all’ufficio Dazio. Le carte toccano i temi del servizio informazioni militari e in generale delle comunicazioni per aviolanci; l’orario delle operazioni; il problema della disciplina; le manifestazioni di propaganda; e ancora la distribuzione delle cariche dopo la Liberazione; le disposizioni sulle esecuzioni sommarie e quelle per le Commissioni finanziarie (1944 - 1945). "Relazioni militari": diari storici delle diverse formazioni partigiane del Comando divisione Modena montagna. Si tratta di relazioni militari vere e proprie che ripercorrono tutte le azioni svolte dalle formazioni, e di memorie di fatti e persone (1944 - 1947). "Propaganda": documentazione del periodo resistenziale e dell’immediato dopoguerra; materiali a stampa, testi di poesie e canzoni, numeri ed estratti di giornali clandestini, volantini, appelli e proclami dei CLN e del Partito comunista italiano (1944 - 1945).
Ordinamento: Nel corso del riordino curato da Letizia Ferri Caselli le unità archivistiche furono numerate a partire da 1 per ciascuna serie e per ciascuna busta: tale numerazione non è stata alterata nell’ambito del presente intervento poichè già ampiamente citata in studi e ricerche e dunque fortemente storicizzata. Rispetto a quell’inventario però è stato attribuito il livello di descrizione “unità archivistica” (fascicolo) ad alcune precedenti sotto unità (sotto-fascicoli), ossia le relazioni militari o diari storici delle brigate.
Informazioni sulla numerazione: Le unità archivistiche sono numerate da 1 a 56.
Strumenti di ricerca:
Laura Cristina Niero, Beatrice Tioli, Fondi Brigate partigiane (Modena) 1943 - 1946. Inventario analitico
Ilva Vaccari, Corpo volontari della libertà - CVL. Comando unico partigiano. Inventario sommario 1974
Franca Baldelli, Corpo volontari della libertà - CVL. Comando unico partigiano. Inventario analitico
Siti web:
Lodovico media library - Fondi brigate partigiane - Riproduzioni digitali di alcuni documenti conservati nell'archivio
La documentazione è stata prodotta da:
Corpo volontari della libertà - CVL. Comando unico partigiano
La documentazione è conservata da:
Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea della provincia di Modena
Bibliografia:
E. GORRIERI, La Repubblica di Montefiorino. Per una storia della Resistenza in Emilia, Bologna, Il Mulino, 1966, p. 9
Redazione e revisione:
Alongi Salvatore, 2017/05/25, prima redazione
Caniatti Giovanna, 2018/11/10, supervisione della scheda
Lanzini Marco, coordinatore nazionale revisione schede Rete Parri, 2023/11/02, supervisione della scheda
Mascagni Francesco, 2023/11/02, rielaborazione