Sede: Pirri (Cagliari)
Date di esistenza: sec. XVIII - 1928
Intestazioni:
Comune di Pirri, Pirri (Cagliari), sec. XVIII - 1928, SIUSA
Nel Medioevo la villa di Pirri appartenne alla curatoria di Campidano o Civita del Regno giudicale di Calari e dal 1324 entrò a far parte dei territori del Regno catalano - aragonese di Sardegna, e concessa in feudo a Guglielmo Sorell. Come le altre ville infeudate della Sardegna il primo embrione del municipio di Pirri sorse nel sec. XVIII, quando nell'isola furono istituiti i Consigli comunitativi, prima forma di rappresentanza municipale. Il territorio feudale della villa fu riscattato il 20 ottobre 1839. Nel 1848 con la promulgazione della l. n. 295, in seguito alla fusione dei territori insulari del Regno di Sardegna con quelli peninsulari, per i quali con r. d. del 7 ottobre 1848 era stata decretata la riforma della legge comunale e provinciale, il Comune di Pirri fu riconosciuto come ente autonomo. La successiva Legge Rattazzi del 23 ottobre 1859 diede un nuovo assetto territoriale al Regno e nel 1865 l'ente assunse la struttura politico amministrativa propria del comune moderno. Solo a seguito dei criteri restrittivi del r. d. l. del 17 marzo 1927, che portarono alla soppressione di numerose amministrazioni locali in Sardegna, Pirri fu aggregato al Comune di Cagliari (r. d. n. 1059/1928), di cui è ancora frazione. Il suo territorio è compreso in quello della Provincia di Cagliari
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale
Soggetti produttori:
Comune di Cagliari, collegato
Profili istituzionali collegati:
Consiglio comunitativo delle ville infeudate (Regno di Sardegna), 1771 - 1848
Comune, 1859 -
Complessi archivistici prodotti:
Comune di Pirri (fondo)
Bibliografia:
F. C. CASULA, Dizionario storico sardo, C. Delfino, Sassari, 2001
Redazione e revisione:
Castellino Anna, 2012, revisione
Mura Simonetta, 2009/09/29, prima redazione