Firenze 1841 lug. 30 - Monsummano (Pistoia) 1928 apr. 24
parlamentare: deputato
ministro
Headings:
Martini, Ferdinando, letterato, pubblicista, politico, (Firenze 1841 - Monsummano 1928), SIUSA
Ferdinando Martini nacque da Vincenzo e da Marianna Gerini, fu giornalista, letterato, statista, e iniziò la sua produzione letteraria, sulle orme della tradizione paterna, scrivendo testi teatrali. Tra il 1862 e il 1873 uscirono un saggio, "Cenni sul teatro drammatico in Italia" e una serie di brevi commedie: "L'uomo propone e la donna dispone" (1862), "I nuovi ricchi" (1863), "Chi sa il gioco non l'insegni" (1871), "Il peggior passo è quello dell'uscio" (1873). La passione teatrale rimase sempre viva in Martini, come testimoniano le commedie "Fuoco al vento" e "La Vipera" (1894), nonché i numerosi articoli di critica teatrale poi raccolti nei volumi "Di palo in frasca" (1891) e "Al teatro" (1895).
Dopo una breve esperienza nell'insegnamento, a Vercelli (1869) e subito dopo a Pisa (fino al 1872), Martini rivolse il suo interesse all'attività giornalistica. Dal 1871 collaborò a "Il Fanfulla", sotto lo pseudonimo di Fantasio, nel 1879 fondò "Il Fanfulla della Domenica", sostituito nel 1882 dalla "Domenica letteraria"; nel 1881 creò il "Giornale dei bambini", sulle cui pagine uscì a puntate la "Storia di un burattino", ovvero il "Pinocchio" del Collodi. Contemporaneamente all'attività giornalistica, Martini iniziò la sua vita politica: eletto deputato di Pescia e Lucca nel 1876, per 44 anni partecipò attivamente alla vita parlamentare dell'Italia unita, interessandosi particolarmente ai problemi dell'espansione coloniale e dell'insegnamento scolastico. Dal marzo 1884 al giugno 1885 svolse l'incarico di segretario generale al Ministero della Pubblica Istruzione nel Gabinetto Depretis; dal maggio 1892 al dicembre 1893 fu ministro dello stesso dicastero nel Gabinetto Giolitti. Nel 1891 fu chiamato da Di Rudinì a far parte di una Commissione d'inchiesta in Eritrea: frutto di quell'esperienza furono i volumi "Nell'Affrica Italiana" (1891) e "Cose Affricane" (1896). Per quasi dieci anni, dal novembre 1897 all'aprile 1907 ricoprì l'incarico di commissario civile della Colonia Eritrea: a questo periodo si riconducono la "Relazione sulla Colonia Eritrea" (1913) ed "Il Diario Eritreo", pubblicato postumo nel 1942. Dal marzo 1914 al giugno 1916 fu ministro delle Colonie nel Gabinetto Salandra.
Vasta e notevole fu la sua opera di critico letterario: molte le pagine dedicate, fra gli altri, a Giuseppe Giusti, di cui pubblicò le "Memorie inedite" (1890), l'"Epistolario edito e inedito" (1894) e "Tutti gli scritti editi e inediti" (1924). Importante anche la sua attività di storico, nel 1918 curò l'edizione del "Diario inedito" di Luigi Passerini e nel 1920 pubblicò il "Carteggio inedito Guerrazzi-Brofferio". La sua produzione di prose narrative abbraccia un lungo arco di tempo: iniziata nel 1870 con "Peccato e penitenza", proseguì con "La Marchesa" (1872), "L'Oriolo" (1876), per terminare con "A Pieriposa" (1922). Dello stesso anno è la pubblicazione del volume autobiografico "Confessioni e ricordi", cui seguirà il secondo volume, uscito postumo a cura di Alessandro Donati.
To know more:
Senato della repubblica - Martini Ferdinando - Scheda biografica
Generated archives:
Martini Ferdinando (Biblioteca Forteguerriana) (collezione / raccolta)
Martini Ferdinando (Biblioteca nazionale centrale di Firenze) (fondo)
Bibliography:
Donati A., Ferdinando Martini, Roma, Formiggini, 1925
Bontempelli M., In morte di Ferdinando Martini, in "900", luglio 1928
Martini Ferdinando, Ferdinando Martini un toscano europeo, a cura di Giovanni Spadolini, Firenze, Fondazione Nuova Antologia, 1988
Guida agli Archivi delle personalità della cultura in Toscana tra '800 e '900. L'area fiorentina, a cura di E. CAPANNELLI - E. INSABATO, Firenze, Olschki, 1996, 369- 371 (C. Picchietti)
"Dizionario Biografico degli Italiani", Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, 1960-, 216-223 (vol. 71) 2008
Editing and review:
Capannelli Emilio, revisione
Picchietti Carlo, 1996, prima redazione
Romanelli Rita, rielaborazione