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Comune di Piegaro

Sede: Piegaro (Perugia)
Date di esistenza: sec. XIII -

Intestazioni:
Comune di Piegaro, Piegaro (Perugia), sec. XIII -, SIUSA

Presumibilmente fondato dai romani nel 290 a. C, nel Medioevo è noto come "Plagarium".
La sua posizione lo costrinse ad essere spesso orvietano e talvolta perugino.
Visse nell'orbita religiosa e politica di Chiusi, fino al 1601 quando passò alla nuova diocesi di Città della Pieve: potenti famiglie di quella città lo dominarono, infatti, fino al XIII secolo.
Nel 1240 Federico II tolse il castello ai conti di Chiusi per darlo ai conti di Marsciano. Successivamente passò ai Montemarte di Montegabbione e da questi ai Filippeschi.
Nel 1296 si sottomise a Perugia, che gli concesse uno statuto, lo stemma comunale e definì i confini con Castel della Pieve. Dello statuto è stata rinvenuta una copia, datata 1518.
Tutto il XIV secolo fu funestato da una grave carestia e da razzie compiute dapprima dalle truppe senesi e successivamente dalle truppe Brettoni e dai Baglioni. Dopo aver vendicato il saccheggio e lo smantellamento delle mura per ordine di Pellino di Cucco Baglioni, i piegaresi entrarono a Perugia al seguito di Biordo e fecero strage di Baglioni. Passata Perugia in potere dei raspanti, nel 1394 furono rifatte le mura e il paese venne esonerato dai dazi, divenendo uno dei castelli del territorio perugino nel contado di Porta Eburnea. La sua rocca divenne un punto strategico nel controllo del territorio perugino nelle guerre contro Siena.
Il XV secolo venne inaugurato dall'arrivo di Braccio Fortebraccio, che dette nuovo impulso alle vetrerie, una delle eccellenze economiche del territorio fin dal 1200. Successivamente Piegaro subì altre violenze da parte delle truppe del Piccinino.
Le condizioni economiche migliorarono, poi, per volere di papa Giulio II e papa Paolo III, che incrementarono il lavoro delle vetrerie a favore della locale popolazione con l'esonero dalle gabelle per quattro anni. A partire dal XVI secolo vennero commissionati importanti lavori dal duca Ascanio Della Corgna e dall'Opera del Duomo di Orvieto e notevole impulso venne anche nel secolo successivo, soprattutto per quanto riguardava la produzione di oggetti di uso quotidiano. L'attività legata al vetro continuò a caratterizzare l'economia del paese con alterne vicende.
Dal punto di vista amministrativo, nel 1817 Piegaro è un comune unito al governo di Città della Pieve; nel 1827 è una podesteria e nel 1933 di nuovo un comune unito al medesimo governo.

Nel 1860 Piegaro venne unito al Circondario di Orvieto, nella Provincia dell'Umnbria e nel 1927 fu assegnato alla Provincia di Perugia, cui appartiene ancora oggi.


Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
preunitario (sec. XIII - 1860)
ente pubblico territoriale (1860 - )

Profili istituzionali collegati:
Ufficio di Stato civile (Umbria), 1860 - 1865
Comunità (Stato della Chiesa), sec. XIV - sec. XVIII
Comunità laziali nel periodo francese, 1798 - 1814
Comunità (Stato della Chiesa), 1815 - 1870
Comune, 1859 -

Complessi archivistici prodotti:
Comune di Piegaro (fondo)


Bibliografia:
S. MARIANI, Dalla Provincia dell'Umbria alla Provincia di Perugia, Perugia, Grafiche Benucci, 1995 (Argomenti e documenti, 1)
M. TABARRINI, L'Umbria si racconta. Dizionario P-Z, Foligno, 1982, 96-99

Redazione e revisione:
Santolamazza Rossella, 2014/05/12, revisione
Sargentini Cristiana, 2009/06/09, prima redazione


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