Insegnante: università
Francesista
Italianista
Bibliofilo
Headings:
Cordié, Carlo, insegnante, critico letterario, francesista, italianista, bibliofilo, (Gazzada Schianno 1910 - Firenze 2002), SIUSA
Francesista raffinato, ma anche studioso di letteratura italiana come pure bibliografo rigoroso e appassionato bibliofilo (nel secondo dopoguerra è stato segretario della sezione lombarda dell'Associazione italiana biblioteche e, successivamente, ispettore bibliografico onorario per la Toscana), ha applicato la diligenza dell'indagine e uno spirito classificatorio ("Dio dello scrupolo e della filologia" lo ha definito Valentino Bompiani) alla cura di numerose edizioni di testi e alla stesura di monografie su autori della letteratura francese e italiana (comprese opere didattiche come un "Avviamento allo studio della lingua e della letteratura francese" e un'antologia della letteratura italiana per le scuole superiori). Lunga è la lista dei nomi su cui si è soffermato, dal prediletto Stendhal, a Flaubert e Baudelaire, al "gruppo di Coppet" (Madame de Staël, Jean de Sismondi, Benjamin Constant, Charles-Victor de Bonstetten) sul quale ha aggiornato negli anni un prezioso "contributo bibliografico", ai classici italiani come Pietro Aretino, Ariosto, Tasso, Baldassarre Castiglione, Benvenuto Cellini, Giovanni Della Casa, Giacomo Casanova, Folengo, Foscolo, fino ad arrivare a Gian Pietro Lucini, Vittorio Lugli, Diego Valeri e Giuseppe Dessí. Una cultura enciclopedica e una sensibilità bibliografica più puntuale di quella di un comune umanista che hanno avuto come approdo quasi scontato la compilazione di moltissime voci e nella revisione bibliografica, che gli fu affidata dall'editore, del "Dizionario Bompiani delle opere e dei personaggi di tutti i tempi e di tutte le letterature". La passione per il pensiero politico e filosofico, spesa prima di tutto nell'esempio personale della resistenza civile negli anni del fascismo e poi nella guerra di Liberazione, si è concretizzata nelle edizioni di testi di Niccolò Machiavelli, Benedetto Croce (autentico maestro di liberalismo), Antonio Banfi, Piero Calamandrei.
Di famiglia e formazione piemontese, Torino e Milano (insieme naturalmente alla Francia) sono stati i centri della giovinezza e della prima maturità, mentre in Toscana ha studiato alla Scuola normale di Pisa, dove conobbe compagni e sodali come Carlo Ludovico Ragghianti, Aldo Capitini e Delio Cantimori. Negli stessi anni Trenta ha frequentato l'ambiente letterario fiorentino, collaborando a «Letteratura» dell'amico Bonsanti e poi alla rivista «Argomenti» di Alberto Carocci e Raffaello Ramat. Ha insegnato nelle scuole superiori e in varie sedi universitarie (in Francia, Belgio e in Italia), fino a quando non ha assunto nel 1959 il ruolo di docente di Lingua e letteratura francese all'università di Firenze (cattedra ricoperta fino al 1980), città dove ha potuto, sono sue parole, "fruire delle raccolte presenti e future del Gabinetto Vieusseux", ringraziando la "buona stella" che aveva portato Giovan Pietro nel capoluogo toscano. Il rapporto con il Gabinetto Vieusseux si è consolidato nel 1974, con la proposta di donazione (fatta insieme a Vittoria Corti, l'altra curatrice del Fondo) dell'archivio di Ottone Rosai, che costituì il nucleo più antico del nascente "Archivio Contemporaneo". E Carlo Cordié ha fatto parte della Commissione che, nel 1975, ha redatto il primo regolamento dell'Archivio che ora porta il nome di Alessandro Bonsanti.
Generated archives:
Cordié Carlo (fondo)
Bibliography:
Pier Antonio Borgheggiani, "Ricordo di Carlo Cordié", «Nuova antologia», a. 137 (apr.-giugiugno 2002), vol. 588, fasc. 2222, p. 342-347.
Editing and review:
Capannelli Emilio, revisione
Desideri Fabio, 24 agosto 2010, rielaborazione
Morotti Laura, 5 giugno 2009, prima redazione