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Comune di Alviano

Sede: Alviano (Terni)
Date di esistenza: sec. XVI -

Intestazioni:
Comunità di Alviano, Alviano (Terni), sec. XVI - 1860, SIUSA
Comune di Alviano, Alviano (Terni), 1860 -, SIUSA

Altre denominazioni:
Comunità di Alviano, sec. XVI - 1860

Nei documenti medievali Alviano viene citata con il nome di "Albianum", derivante, probabilmente, dalla gens Albia, che qui avrebbe avuto un suo possedimento con villa campestre.
L'origine del feudo di Alviano risale, invece, all'anno 996, quando un certo conte Offredo, giunto dalla Germania al seguito di Ottone III, fece costruire il "castrum" o Rocca d'Alviano e ne divenne feudatario, dando così inizio alla famiglia degli Alviano.
Nel medioevo, le vicende di Alviano si legano a quelle dello Stato pontificio, sotto la cui dipendenza rimase per tutto il periodo di antico regime. Tra XI e XII secolo gli Alviano divennero potentissimi, estendendo, con il beneplacito della Chiesa di cui si dichiaravano fedeli sudditi, il proprio dominio su tutta la Teverina e in altre zone dell'Umbria e delle Marche. Lo "Status Alviani" divenne il più vasto e potente dell'Umbria sud-occidentale. Nell'ambito delle lotte tra guelfi e ghibellini, la politica dei conti di Alviano si orientò verso la guelfa Orvieto, di cui, nel XIII secolo, divennero "domicelli".
La Comunità di Alviano rientrava tra le terre del Patrimonio di San Pietro, con capoluogo Viterbo. Pur nella dipendenza dalla Camera apostolica, fu sempre un feudo e conobbe, dopo la morte di Livio d'Alviano, figlio di Bartolomeo, la dominazione di numerose famiglie. Nell'ambito di tale dominio, Alviano tentò un'organizzazione comunale in qualche modo autonoma, mantenendo, sebbene esautorate di ogni potere politico, le proprie magistrature, secondo una forma di governo diarchico. Gli organi di autogoverno erano il consiglio generale e la magistratura collettiva dei priori.
Gli abitanti della Comunità di Alviano godevano dei cosiddetti "usi civici": diritto di seminare e raccogliere, di pascolo, di raccogliere la ghianda, di tagliare la legna.
Nel motu proprio di papa Pio VII del 6 luglio 1816 sull'organizzazione dell'amministrazione pubblica, Alviano è classificato come luogo baronale del Governo distrettuale di Terni, appartenente alla Delegazione di Spoleto della Provincia dell'Umbria. Nel riparto territoriale dell'anno successivo figura come appodiato della Comunità di Guardea.
Nel 1833 era una Comunità dipendente dal governatore di Amelia, all'interno del Distretto di Terni nella Delegazione di Spoleto, poi Provincia di Spoleto.

Nel 1860, nel nuovo Stato unitario, il Comune di Alviano entrò a far parte della Provincia dell'Umbria, all'interno del Circondario di Terni e del Mandamento di Amelia. Il primo sindaco fu Rosato Di Biagio, coadiuvato da due assessori.
Con il regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927 la Provincia dell'Umbria fu soppressa e, contestualmente, furono istituite la Provincia di Perugia e la Provincia di Terni, cui Alviano fu assegnata.
Successivamente ha seguito le vicende istituzionali ed amministrative degli altri comuni italiani.


Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
preunitario (sec. XVI - 1860)
ente pubblico territoriale (1860 - )

Soggetti produttori:
Comune di Guardea, collegato, 1817 -

Profili istituzionali collegati:
Comunità (Stato della Chiesa), sec. XIV - sec. XVIII
Comunità laziali nel periodo francese, 1798 - 1814
Comunità (Stato della Chiesa), 1815 - 1870
Comune, 1859 -
Ufficio di Stato civile (Umbria), 1860 - 1865

Complessi archivistici prodotti:
Comune di Alviano (fondo)
Stato civile del Comune di Alviano (fondo)


Bibliografia:
M. TABARRINI, L'Umbria si racconta. Dizionario A-D, Foligno, 1982

Redazione e revisione:
Robustelli Giovanna, 2009/04/24, prima redazione
Santolamazza Rossella, 2009/10/30, revisione


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