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Congregazione di carità di Gubbio

Sede: Gubbio (Perugia)
Date di esistenza: 1861 - 1937

Intestazioni:
Congregazione di carità di Gubbio, Gubbio (Perugia), 1861 - 1937, SIUSA

Il Comune di Gubbio, con atto consiliare del 14 febbraio 1861 emanato in attuazione del decreto commissariale del 29 ottobre 1860, costituì la Congregazione di carità. Con regio decreto del 4 gennaio 1865 l'ente assunse la gestione delle seguenti opere pie: Sant'Antonio da Padova, Asilo d'infanzia, Bartocci, Biscaccianti, Brefrotrofio, Cristini, Fabiani, Falcucci, Fontarelli, Gerontotrofio, Confraternita della misericordia, Monte frumentario di Petroia, Monte di pietà, Ondedei, Orfanotrofio maschile, Rifugio pio o Orfanotrofio femminile, Ospedale Grande, Sanucci, Sperelli, Vantaggi.
Lo statuto organico della Congregazione di carità fu approvato con regio decreto 20 giugno 1867.
L'Opera pia Sant'Antonio da Padova ha origine dalla Confraternita eretta nella Chiesa di San Francesco da Giovanni Battista Martorelli dell'Ordine dei frati minori Conventuali di San Francesco di Gubbio nel 1644. Aveva lo scopo di conferire annualmente la dote ad una povera zitella di Gubbio e del territorio nel giorno della festa di Sant'Antonio da Padova.
L'Asilo d'infanzia fu istituito con deliberazione del consiglio comunale di Gubbio in data 24 maggio 1861. Il 1° giugno 1862 venne aperto nei locali del soppresso Monastero dei canonici Camaldolesi di San Pietro. Aveva lo scopo di accogliere bambini di ambo i sessi, dai 4 ai 7 anni. Fu eretto in ente morale nel 1867; lo statuto organico fu approvato con regio decreto 26 febbraio 1867. Nel 1937 passò sotto l'amministrazione dell'Ente comunale di assistenza di Gubbio, nel 1938 venne decentrato agli Istituti riuniti di ricovero di Gubbio e nel 1982 definitivamente soppresso.
L'Opera pia Bartocci trae origini dal testamento di don Francesco Bartocci del 1° settembre 1823. Aveva lo scopo di conferire annualmente una dote ad una ragazza della Parrocchia di Branca, frazione del Comune di Gubbio.
L'Opera pia Biscaccianti fu istituita da Luigi Biscaccianti con testamento del 25 settembre 1643; aveva come scopo il conferimento di doti a zitelle povere, con la condizione della reversibilità, quando queste rimanevano nubili al compimento del trentesimo anno d'età.
Del Brefotrofio non si hanno notizie circa l'origine; secondo alcune fonti doveva accogliere ed assistere i figli nati da genitori ignoti ma, non avendo capitali propri, provvedeva al mantenimento degli esposti l'Opera pia Ospedale.
L'Opera pia Cristini fu istituita da Giovanni Battista Cristini con testamento del 26 maggio 1638; conferiva annualmente doti a zitelle di Gubbio.
L'Opera pia Fabiani fu eretta per testamento del 19 giugno 1859 del conte Francesco Fabiani. Il conte lasciò erede universale l'Orfanotrofio maschile a patto che detta Opera pia assumesse il nome del figlio Mattia. Di fatto l'Opera pia Fabiani rimase autonoma e col suo patrimonio contribuì ad accrescere quello dell'Orfanotrofio. Nel 1937 passò sotto l'amministrazione dell'ECA di Gubbio e nel 1938 venne decentrata negli IRR di Gubbio.
L'Opera pia Falcucci fu istituita dalla contessa Sabina Falcucci, vedova Gioia, con testamento del 9 febbario 1724. Aveva lo scopo di dare sussidi a studenti residenti fuori Gubbio. Nel 1937 passò sotto l'amministrazione dell'ECA di Gubbio.
L'Opera pia Fontarelli trae origine dal testamento di Camilla Boncompagni, vedova Biscaccianti Della Fonte, del 12 giugno 1772 e dal testamento del canonico Dionisio Biscaccianti Della Fonte, cognato della predetta, del 15 giugno 1772. Aveva lo scopo di dotare le ragazze appartenenti a famiglie nobili decadute.
Il Gerontotrofio trae la propria origine dal testamento di Marianna Mei, vedova Antonini, del 23 febbario 1848; fu istituito dal cardinale Pecci, vescovo di Gubbio, il quale, con testamento del 18 maggio 1851, acquistò il pianterreno di una abitazione per dare "asilo ai poveri vecchi". Dopo l'ingresso nella Congregazione di carità, le furono devolute le rendite dell'Opera pia Vantaggi. Lo statuto fu approvato il 25 aprile 1867.
La Confraternita della misericordia trae l'origine da un voto fatto dal Comune di Gubbio nel dicembre 1538 in seguito ad una pubblica calamità. Fu aggregata alla Confraternita della Santissima Trinità dei pellegrini di Roma nel 1585. Aveva per scopo la distribuzione delle elemosine ai poveri infermi e bisognosi. Nel 1937 passò sotto l'amministrazione dell'ECA di Gubbio.
Non si hanno notizie certe circa l'origine del Monte frumentario di Petroia. Le fonti riportano che fu d'aiuto alla popolazione eugubina tra il 1816 e il 1817, in seguito ad una terribile carestia. Seguirono anni difficili per il Monte, il cui capitale venne accresciuto tra il 1824 e il 1828 grazie al contributo dei grandi possidenti della zona. Nel 1888 fu definitivamente soppresso a favore della Congregazione di carità di Gubbio.
Il Monte di pietà fu istituito dal consiglio municipale in data 16 ottobre 1463. Nel 1466, per aumentare i fondi destinati alle operazioni del Monte, fu nominata una commissione formata dal gonfaloniere, dai consoli e da quattro cittadini con il compito di riscuotere una tassa per cinque anni. I primi capitoli risalgono al 1534. Il Monte in seguito fu soggetto a tutela ecclesiastica fino al 1860. Il primo statuto organico postunitario fu approvato con regio decreto 30 giugno 1867. Nel 1914, con regio decreto 23 aprile, n. 486 fu approvato un nuovo statuto. Scopo del Monte era quello di dare "a prestanza" denaro mediante garanzia di pegno.
L'Opera pia Ondedei fu istituita per volontà del nobile eugubino Carlo Ondedei che nominò erede universale la Congregazione Sperelliana. Aveva lo scopo di mantenere agli studi presso l'Università di Roma gli studenti meritevoli. Nel 1937 passò sotto l'amministrazione dell'ECA di Gubbio.
L'Orfanotrofio maschile fu istituito da mosnignor Francesco Massi, vescovo di Gubbio, coadiuvato da Domenico Petrini e Damiano Tondi, con lo scopo di accogliere ed educare orfani in una casa appartenuta alla Congregazione del Redentore e ceduta da Pio VII per tale scopo. In seguito l'Opera pia accrebbe il suo patrimonio grazie all'eredità di don Antonio Menghini e Francesco Fabiani. Nel 1937 passò sotto l'amministrazione dell'ECA di Gubbio, nel 1938 venne decentrato agli IRR di Gubbio e nel 1982 definitivamente soppresso.
Del Rifugio pio o Orfanotrofio femminile non si conosce la data di erezione. Nel 1634 fu riorganizzato dal cardinale Ulderico Carpegna, vescovo di Gubbio. Con rescritto pontificio del 14 aprile 1783 furono incorporati nell'Orfanotrofio i beni dei soppressi monasteri delle Terziarie di San Domenico e di Santa Caterina. Essendo però insufficienti le rendite, monsignor Ottavio Angelelli, vescovo di Gubbio, 12 ottobre 1786 ottenne dal Pio VI un breve con il quale venivano soppressi i monasteri di San Marziale, Santa Chiara, Sant'Antonio da Padova, le confraternite di Santa Maria dei Bianchi, dei Rossi (detta del Corpus Domini nella Chiesa di Santa Cristina), del Santissimo Sacramento in San Pietro, della Concezione in San Francesco, di San Bernardino (detto dei Turchini), di San Giuseppe nella Chiesa di Santa Maria Nuova, di San Francesco di Paola al Prato, del Gonfalone della Piaggiaiola e la Chiesa di Sant'Antonio di Scheggia, incorporando a favore dell'Orfanotrofio tutti i beni e le rendite provenienti dall'eredità Cristini. L'ente aveva come scopo di accogliere ed educare le ragazze orfane. Nel 1937 passò sotto l'amministrazione dell'ECA di Gubbio, nel 1938 venne decentrato agli IRR di Gubbio e nel 1982 definitivamente soppresso.
L'Opera pia Sanucci fu istituita da Teresa Sanucci con testamento del 27 marzo 1852 con lo scopo di conferire doti a povere zitelle.
L'Opera pia Sperelli deriva dal testamento di monsignor Alessandro Sperelli, vescovo di Gubbio, che nel 1666 e nel 1668 istituì erede universale una congregazione formata dal vescovo pro tempore, dal gonfaloniere di giustizia, da due canonici, da tre gentiluomini e da tre dottori con lo scopo di soddisfare legati di culto, conferire doti a giovani di Gubbio, incrementare con libri la biblioteca del testatore e pagare una certa somma al bibliotecario.
L'Opera pia Vantaggi fu istituita da don Lorenzo Vantaggi con testamento del 19 giugno 1855. Nel 1865, con regio decreto, le rendite furono devolute al Gerontotrofio che dal 1939, venne amministrato dall'Astenotrofio Mosca.
Nel 1937, poco prima di essere soppressa, la Congregazione di carità fu incaricata dal prefetto della Provincia di Perugia di amministrare il Pio istituto Santa Lucia orfani e orfane.
La Congregazione fu soppressa, come in ogni Comune, in forza della legge 3 giugno 1937, n. 847 e fu sostituita dall'ECA.


Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente di assistenza e beneficenza

Soggetti produttori:
Ente comunale di assistenza - ECA di Gubbio, successore
Ospedale Grande di Gubbio, collegato, 1865 - 1937

Profili istituzionali collegati:
Congregazione di carità (Provincia dell'Umbria), 1860 - 1862, 1860 - 1862
Congregazione di carità, 1862 - 1937

Complessi archivistici prodotti:
Azienda unità sanitaria locale - AUSL n. 1 Umbria di Città di Castello (complesso di fondi / superfondo)
Istituti riuniti di ricovero - IRR di Gubbio (complesso di fondi / superfondo)
Miscellanea di carte aggregate (sub-fondo / sezione)


Bibliografia:
SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER L'UMBRIA, Le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza in Umbria. Profili storici e censimento degli archivi, a cura di M. SQUADRONI, Roma, 1990 (Pubblicazioni degli Archivi di Stato. Strumenti, CVIII), 199 - 201

Redazione e revisione:
Santolamazza Rossella, 2009/09/03, revisione
Sargentini Cristiana, 2009/04/19, prima redazione


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