Date di esistenza: 1862 - 1937
Intestazioni:
Congregazione di carità di Città della Pieve, Città della Pieve (Perugia), 1862 - 1937, SIUSA
La Congregazione di carità di Città della Pieve, istituita nel dicembre del 1862, amministrava le seguenti opere pie: Ospedale degli infermi, Orfanotrofio femminile Baglioni, Monte frumentario, Asilo infantile, Opera pia Zani. Le prime quattro le furono affidate negli anni immediatamente successivi all'Unità d'Italia, l'ultima, l'Opera pia Zani, nel 1892.
Le prime notizie relative ad un Ospedale a Città della Pieve risalgono addirittura al 680 d.C., ma è solo a partire dal XIII secolo che, grazie a Giacomo Villa, divenuto beato nel 1304, risulta funzionate una struttura in grado di ospitare e curare i poveri infermi. Dopo la soppressione del'"Hospitale Beati Jacobi", il mantenimento e l'assistenza agli infermi fu esercitata da alcune confraternite, tra cui quella di Santa Maria dei bianchi, di Santa Maria Maddalena e della misercordia. Dopo l'epidemia di tifo che colpì Città della Pieve nel 1793 i tre ospedali furono chiusi; successivamente ne venne riaperto uno nei locali dell'Ospedale della Misericordia ad opera di monsignor Becchetti, seguito in quest'opera anche dai suoi successori. Nel 1840 le rendite aumentarono grazie al lascito del pievese Pasquale Cartoni. Infine, con regio decreto 15 marzo 1864, fu creata in ente morale l'Opera pia Ospedale degli infermi che, nel 1912, venne trasferita nell'antico Convento dei servi di Maria, adiacente al fabbricato che fu sede dell'Hospedale Beati Jacobi, ceduto alla Congregazione di carità dal Municipio di Città della Pieve. Alla nuova struttura nel 1930 venne dato il nome di "Ospedale del Beato Giacomo Villa".
L'Opera pia Orfanotrofio femminile Baglioni fu istituita con testamento olografo del 17 dicembre 1764, con il quale Antonio Baglioni destinava tutto il suo patrimono all'erezione di un istituto in cui accogliere ed educare le zitelle orfane e povere di Città della Pieve. Nel 1840 l'Orfanotrofio ricevette in eredità, insieme all'Ospedale, il patrimonio Cartoni; con essa fu possibile ingrandire l'antica sede così da ospitare un maggiore numero di orfane, oltre a scuole pubbliche femminili. Con regio decreto 15 marzo 1864 l'Opera pia fu eretta ad ente morale e con regio decreto 6 aprile dello stesso anno rientrò nell'amministrazione della Congregazione di carità.
L'Asilo infantile venne, invece, istituito dal Comune di Città della Pieve il 6 marzo 1864 con lo scopo di educare bambini e bambine dai tre ai sei anni compiuti. Eretto in ente morale con regio decreto 22 settembre 1867, venne amministrato dalla Congregazione di carità.
L'Opera pia Zani, infine, fu istituita per disposizione di monsignor Celso Zani nel 1646. Questi stabilì che con le rendite di un suo capitale di 6000 scudi si distribuissero, tutti i venerdì dell'anno, elemosine ai poveri della città e uno scudo a tutte le partorienti povere, oltre a quattro doti a zitelle povere ed oneste. Nel 1828, essendosi ridotto il capitale, il vescovo decise di assegnare una sola dote e di passare la restante rendita alle locali maestre pie. A seguito del regio decreto 30 maggio 1892 l'Opera pia fu amministrata dalla Congregazione di carità. Con legge 18 luglio 1917, n. 1143, la "dotazione Zani è stata devoluta agli orfani di guerra".
La Congregazione fu soppressa, come in ogni comune, in forza della legge 3 giugno 1937, n. 847 e fu sostituita dall'Ente comunale di assistenza.
L'Asilo infantile venne, invece, istituito dal Comune di Città della Pieve il 6 marzo 1864 con lo scopo di educare bambini e bambine dai tre ai sei anni compiuti. Eretto in ente morale con regio decreto 22 settembre 1867, venne amministrato dalla Congregazione di carità.
L'Opera pia Zani, infine, fu istituita per disposizione di monsignor Celso Zani nel 1646. Questi stabilì che con le rendite di un suo capitale di 6000 scudi si distribuissero, tutti i venerdì dell'anno, elemosine ai poveri della città e uno scudo a tutte le partorienti povere, oltre a quattro doti a zitelle povere ed oneste. Nel 1828, essendosi ridotto il capitale, il vescovo decise di assegnare una sola dote e di passare la restante rendita alle locali maestre pie. A seguito del regio decreto 30 maggio 1892 l'Opera pia fu amministrata dalla Congregazione di carità. Con legge 18 luglio 1917, n. 1143, la "dotazione Zani è stata devoluta agli orfani di guerra".
La Congregazione fu soppressa, come in ogni comune, in forza della legge 3 giugno 1937, n. 847 e fu sostituita dall'Ente comunale di assistenza.
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente di assistenza e beneficenza
Soggetti produttori:
Ente comunale di assistenza - ECA di Città della Pieve, successore
Monte frumentario di Città della Pieve, collegato
Profili istituzionali collegati:
Congregazione di carità, 1862 - 1937
Complessi archivistici prodotti:
Istituzioni riunite di assistenza e beneficenza - IRAB di Città della Pieve (complesso di fondi / superfondo)
Bibliografia:
SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER L'UMBRIA, Le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza in Umbria. Profili storici e censimento degli archivi, a cura di M. SQUADRONI, Roma, 1990 (Pubblicazioni degli Archivi di Stato. Strumenti, CVIII), 123 - 125
Redazione e revisione:
Santolamazza Rossella, 2009/04/10, revisione
Sargentini Cristiana, 2009/01/16, prima redazione