germanista
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filosofo
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Masini, Ferruccio, germanista, poeta, filosofo, drammaturgo, pittore, (Firenze 1928 - Firenze 1988), SIUSA
Nasce a Firenze dove nel 1953 consegue la laurea in giurisprudenza e nel 1958 in filosofia. Dopo la specializzazione all'Università di Bonn, si forma a Friburgo sotto Martin Heidegger e Eugen Fink. Vive a lungo in Germania occupandosi anche di regia teatrale. Docente di letteratura tedesca ad Arezzo dal 1964 al1968, ordinario a Parma dal 1969 al 1973 e a Siena negli anni successivi, conclude la sua carriera alla Facoltà di magistero dell'Università di Firenze. Studioso soprattutto della cultura tedesca della grande crisi dal romanticismo fino agli esiti estremi del decadentismo e del nichilismo, traduttore di G. Benn, E.T.A. Hoffman, Paracelso, P. Celan, F. Wedekind, nonché di numerose opere di Nietzsche per l'edizione critica Adelphi. Nel 1980 cura l'opera di Nietzsche nelle edizioni Newton Compton. Masini ha dedicato alla germanistica e alla filosofia la sua vasta opera di saggista, da "Gottfried Benn e il mito del nichilismo" (1968) a "Dialettica dell'avanguardia. Ideologia e utopia nella letteratura tedesca del '900" (1973) da "Lo scriba del caos. Interpretazione di Nietzsche" (1978), a "Gli schiavi di Efesto. L'avventura degli scrittori tedeschi del Novecento" (1981), da "Il travaglio del disumano. Per una fenomenologia del nichilismo" (1982) a "La via eccentrica" (1986).
Nel campo della letteratura spagnola, ha curato con Ubaldo Bardi la pubblicazione sull'opera di Garcìa Lorca dal titolo "Garcìa Lorca: materiali", edita da Pironti nel 1979.
Gli interessi molteplici di Masini si traducono anche in opere di poesia ("Il sale dell'avventura", 1979; "Allegro feroce", 1985; "Per le cinque dita", 1986), aforismi e narrativa ("Aforismi di Marburgo", 1983; "La vita estrema", 1985), critica letteraria, ("Il suono di una sola mano: lemmi critici e metacritici", 1982) ed arte. La produzione pittorica, siglata con lo pseudonimo Salins, lo porta ad esporre per la prima volta alla saletta del Fiorino di Firenze nel 1963, con successive personali a Firenze, Arezzo, Parma, Cremona, Suzzara, Cortona.
Redattore della rivista «Numero» alla fine degli anni '50, è stato successivamente membro dei comitati redazionali di «Studi germanici», «Metaphorein», «Materiali filosofici», «Problemi della transizione», «Quaderni di teatro», «Paradigma», ricoprendo anche il ruolo di presidente del Centro per la ricerca e la sperimentazione teatrale di Pontedera.
Gli interessi molteplici di Masini si traducono anche in opere di poesia ("Il sale dell'avventura", 1979; "Allegro feroce", 1985; "Per le cinque dita", 1986), aforismi e narrativa ("Aforismi di Marburgo", 1983; "La vita estrema", 1985), critica letteraria, ("Il suono di una sola mano: lemmi critici e metacritici", 1982) ed arte. La produzione pittorica, siglata con lo pseudonimo Salins, lo porta ad esporre per la prima volta alla saletta del Fiorino di Firenze nel 1963, con successive personali a Firenze, Arezzo, Parma, Cremona, Suzzara, Cortona.
Redattore della rivista «Numero» alla fine degli anni '50, è stato successivamente membro dei comitati redazionali di «Studi germanici», «Metaphorein», «Materiali filosofici», «Problemi della transizione», «Quaderni di teatro», «Paradigma», ricoprendo anche il ruolo di presidente del Centro per la ricerca e la sperimentazione teatrale di Pontedera.
Generated archives:
Masini Ferruccio (fondo)
Bibliography:
"Bibliografia delle opere e degli scritti di Masini", a cura di Bernhard Arnold Kruse, Roma, Istituto di studi germanici, 1998
Editing and review:
Capannelli Emilio, revisione
Morotti Laura, 2008/12/01, prima redazione