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Comune di Sampierdarena

Sede: Genova
Date di esistenza: sec. XII - 1926

Intestazioni:
Comune di Sampierdarena, Genova, sec. XII - 1926, SIUSA

Centro di origine antica, borgo di pescatori e agricoltori, deriva il suo nome dall'antica chiesa di S.Pietro dell'Arena, divenuta nel 725 Sant'Agostino, dopo che il re longobardo Liutprando vi depositò le ceneri del Santo all'interno di una piccola "cella" (da cui il nome dell'attuale chiesa, Santa Maria della Cella). Precocemente sottoposta al Comune di Genova, dai primi decenni del XII secolo costituì una comunità autonoma, retta da propri consoli e soggetta al podestà di Polcevera, residente dapprima a Bolzaneto e successivamente a Rivarolo. Nel Trecento, con la riorganizzazione del territorio genovese, Sampierdarena divenne capoluogo di una delle nove "pievi" costituenti la podestaria (poi capitanato e dal 1757 governo) della val Polcevera, pieve retta da un rettore e da consoli e comprendente anche Cornigliano, Campi e Rivarolo inferiore. La piena autonomia fu acquistata soltanto dopo la caduta dell'antico regime. La legge del 18 aprile 1798 della Repubblica Ligure fece di Sampierdarena un comune della "Giurisdizione della Polcevera" e sede di un giudice di pace di II classe; con la riforma del 27 maggio 1803, come comune del cantone di Rivarolo, fu unito alla "Giurisdizione del Centro" avente per capoluogo Genova. Ad esso, il 14 maggio 1804 fu aggregato il piccolo comune di Promontorio, istituito anch'esso nel 1798. Tale assetto amministrativo si conservò sotto il dominio francese (1805-14) e successivamente sotto il Regno di Sardegna che mantenne il comune entro la circoscrizione mandamentale di Rivarolo. Nel corso del XIX secolo Sampierdarena conobbe un grande sviluppo industriale, accrescendo la propria popolazione da poco più di 3.000 a 13.000, quanti erano nel 1859. Nella seconda metà dell'Ottocento divenne uno dei maggiori centri industriali italiani: dalle commesse per la realizzazione delle ferrovie (la Torino-Genova del 1853 e la Genova-Voltri del 1856) nasce nella zona della Fiumara (chiamata così perché situata alla foce del torrente Polcevera) la prima fabbrica meccanica, che più tardi diverrà Ansaldo. A testimonianza dell'importanza assunta, un regio decreto del 30 aprile 1865 conferì a Sampierdarena il titolo di città e, al contempo, fu eretta a sede di mandamento, comprendente i comuni di Rivarolo, Bolzaneto e S. Olcese. Nel 1926, con R. D. L. n. 74 del 14 gennaio , in occasione della creazione della Grande Genova, fu annessa al capoluogo divenendo quartiere periferico della città e sede di delegazione.

Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale

Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -

Complessi archivistici prodotti:
Comune di Sampierdarena (fondo)


Redazione e revisione:
Frassinelli Antonella, 2008/01/22, prima redazione
Frassinelli Antonella, 2010/09/10, revisione


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