La Congregazione di carità rimase in vita fino al 1937, quando fu sostituita nella gestione delle opere pie dall'Ente comunale di assistenza, che le amministrò fino al 1939. I due orfanotrofi, l'asilo di mendicità e l'asilo infantile, presenti all'epoca sul territorio senigalliese, non rientravano tra quelli deputati all'assistenza generica, di competenza dell'ECA. Si rese quindi necessario il loro scorporamento dall'Ente comunale: gli amministratori locali avevano chiesto fin dal 1938 la costituzione degli Istituti riuniti di assistenza e beneficenza, ma il ministro dell'epoca ne affidò invece la gestione, con regio decreto del 16 giugno 1939, al Consiglio di amministrazione dell'Ospedale. Va rilevato, inoltre, che dal 1911 si era costituita a Senigallia la Federazione Opere pie, che raggruppava sia gli istituti già amministrati dalla Congregazione di carità che l'Ospedale ed il Brefotrofio; ad essa dal 12 novembre 1928 si affiancò un Comitato di Patroni, composto da sei membri di nomina prefettizia che, in attuazione della L. 413 del 4 marzo 1928 e del R.D. 1571 del 7 giugno dello stesso anno, avevano il compito di coadiuvare il Presidente della Congregazione nell'amministrazione delle opere pie costituitesi in Federazione. L'atto più rilevante della Federazione fu la costituzione di un'azienda agraria con i fondi rustici già di proprietà delle diverse opere pie. Peraltro, non avendo mai ottenuto il decreto reale di approvazione, essa non assunse mai veste giuridica.