Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

Colonna con sottomenu di navigazione


Contenuto della pagina


Guida on-line agli archivi non statali
Menu di navigazione

Home » Ricerca guidata » Soggetti produttori - Enti » Soggetto produttore - Ente

Comune di Castelbuono

Sede: Castelbuono (Palermo)
Date di esistenza: 1316 -

Intestazioni:
Comune di Castelbuono, Castelbuono (Palermo), 1316 -, SIUSA

La fondazione di Castelbuono, centro del parco delle Madonie, deve le sue origini a Arduino Ventimiglia, conte di Geraci, che nel 1269 vi fece trasferire gli abitanti di Fisaulo, un villaggio da lui soppresso perchè insalubre. Il nuovo sito scelto dal Ventimigia fu sul colle San Pietro, dove sorgeva un casale bizantino di nome Ypsigro (luogo fresco), ben collegato ad altri centri della Madonie. Nel 1316 Francesco I, figlio di Arduino, costruì un castello per trascorrervi i periodi di riposo nei mesi invernali e per godere di un clima più mite rispetto a quello di Geraci, dove si trovava la sua abituale dimora; inoltre il marchese di Geraci e di Collesano cambiò la denominazione del centro in quella di Castellum Bonum, da cui Castelbuono.
Castelbuono si è sviluppata ai piedi delle Madonie, in una vallata abitata presumibilmente già nel neolitico e ricca di memorie greche, romane, arabe e bizantine. La costruzione del castello fece crescere la piccola comunità di Castelbuono, tanto che nel 1454, quando Giovanni I vi trasferì da Geraci la sua corte e naturalmente le più imporanti magistrature del marchesato, Castelbuono era il centro più vivace della contea dei Ventimiglia. Giovanni portò inoltre con sè i segni più rilevanti del valore della famiglia: l'archivio e la sacra reliquia del teschio di Sant'Anna, donata a Guglielmo Ventimiglia dal duca di Lorena. Nel XV secolo la corte marchionale, potente e colta, accolse artisti di culture diverse e di notevole prestigio come Francesco Laurana che lavorerà al mausoleo di famiglia. Fuori e dentro le mura della città nacquero chiese e conventi con l'intervento di maestri lombardi e toscani che cureranno anche l'espansione urbanistica di un abitato che, da città feudale, tenderà nel XVI sec. ad assumere le caratteristiche di città capitale.
Una città nata a protezione di un territorio ricco di strutture produttive fondamentali per il disegno politico economico dei Ventimiglia che tesero a realizzare una sorta di piccolo stato autonomo. Alla metà del XVI secolo il centro risentì delle difficoltà economiche dei Ventimiglia, che dovettero vendere i feudi di San Mauro e Pollina, e delle epidemie che falcidiarono la popolazione; Castelbuono perse quindi il primato demografico che aveva vantato a lungo nei confronti dei vicini centri madoniti.
Alla fine del XVI secolo Giovanni III, investito da Filippo II del titolo di principe di Castelbuono, sancirà i capitoli dell'Università di Castelbuono, che nel frattempo aveva subito una non indifferente crescita demografica ed economica. Nel 1632 Castelbuono assunse il titolo di città. Nella nuova trama urbana, per tutta la seconda metà del secolo, si incastrano chiese, conventi e fontane, mentre la prima metà era iniziata con l'apertura del cantiere per costruire una nuova matrice che si aprirà al culto nel 1701. Particolarmente vivace è la vita culturale: i Serpotta lavorano alla cappella di S. Anna, il castello viene ristrutturato e i Ventimiglia dotano la città di un teatro. Sono molto attive alcune accademie letterarie e Torquato Tasso è fra gli artisti di corte. I Ventimiglia amministrarono il Comune di Castelbuono sino al 1812, anno dell'abolizione del feudalesimo in Sicilia.
Nel 1818-1819 diverse scosse sismiche danneggiarono il maniero, e la Matrice Nuova perde i campanili e la cupola. Nel 1920 il Comune acquistò il castello, ormai degradato e inagibile, e provvide al restauro dello stesso.


Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale

Profili istituzionali collegati:
Comune (Regno delle due Sicilie), 1816 - 1860
Comune, 1859 -

Per saperne di più:
Comune di Castelbuono

Complessi archivistici prodotti:
Comune di Castelbuono (fondo)
Stato civile del Comune di Castelbuono (fondo)


Bibliografia:
E. MAGNANO DI SAN LIO, Castelbuono capitale dei Ventimiglia, Catania, Giuseppe Maimone editore, 1996
V. AMICO, Dizionario topografico della Sicilia, tradotto dal latino ed annotato da Gioacchino Di Marzo, vol. I, Palermo, Tipografia di Pietro Morvillo, 1856, pp. 254-256

Redazione e revisione:
Orifici Aurora - Direzione lavori Romano, prima redazione


icona top