fondo
Estremi cronologici: 1942 - 1990
Consistenza: bb. 8, cartella 1
Storia archivistica: L'archivio, dichiarato di notevole interesse storico nel 1997 dalla Soprintendenza archivistica per la Toscana, è stato successivamente donato all'Archivio Centrale dello Stato.
Descrizione: Documentazione e corrispondenza relativa all'attività artistica e politica di Vinicio Berti, materiale a stampa e materiale audiovisivo.
Di particolare interesse la serie degli album-diari, contenenti disegni, schizzi e riflessioni sull'arte, scritti dal 1942 in poi. I diari di diversi formati, spesso anche di grandi dimensioni, raccolgono con cadenza quasi giornaliera, pensieri e riflessioni sullo stato dell'arte contemporanea, tracciando il complesso rapporto vissuto dell'artista con la società e il suo impegno politico, spesso sofferto.
Nel nucleo della corrispondenza sono conservate lettere inviate da artisti quali, Atanasio Soldati, Giovanni Casati, Silvano Bozzolini, Emilio Vedova, che testimoniano il dibattito culturale in atto in occasione della nascita del Movimento dell'astrattismo classico. Va segnalata anche la corrispondenza con Marcello Argilli, artefice con Berti dei personaggi dei fumetti Chiodino e Atomino.
Ordinamento: Il fondo è strutturato in cinque serie documentarie:
1. Diari
2. Corrispondenza e fotografie
3. Cataloghi
4. Materia audiovisivo
5. Cataloghi acquisiti
Strumenti di ricerca:
Luisa Montevecchi, Berti Vinicio. Inventario
La documentazione è stata prodotta da:
Berti Vinicio
La documentazione è conservata da:
Archivio Centrale dello Stato - ACS
Bibliografia:
La Quadriennale di Roma, "Guida agli archivi d'arte del '900 a Roma e nel Lazio", Fratelli Palombi Editori, Roma 2009, pp. 40-41
"Vinicio Berti: diari e lettere (1942-1952)", a cura di L. MONTEVECCHI; in appendice al catalogo della mostra "Vinicio Berti. Dallo studio di un artista carte e dipinti", Roma, Archivio Centrale dello Stato, dicembre 2000 - giugno 2001, Ufficio centrale per i beni Archivistici, Roma 2000
Redazione e revisione:
Di Lucia Valeria, 2016/04/04, prima redazione
Reale Elisabetta, 2017/04/23, revisione