Estremi cronologici: 1801 - 1930
Consistenza: unità archivistiche 60
Storia archivistica: L'archivio è stato prodotto e conservato dalla famiglia Faina del ramo di Zeffirino, che ha avuto un grande rilievo nell'ambito sociale, economico, politico e culturale locale e nazionale. In esso sono presenti anche documenti provenienti dall'eredità di Alessandrina de Bleschamps, vedova di Luciano Bonaparte, principessa di Canino; quest'ultima, con testamento redatto il 2 agosto 1853 e depositato presso il notaio Livio Bruschettini, nominò sua erede universale la nipote Luciana Valentini, trasmettendole così, con gli altri beni, anche i libri, le stampe e le carte manoscritte della famiglia Bonaparte. Quando Luciana Valentini sposò Zeffirino Faina, questo materiale passò nella casa di famiglia a Perugia, dove fu conservato insieme alle carte Faina e Valentini. La documentazione è stata riordinata da Olga Marinelli, che nel 1978 ha redatto lo strumento di ricerca "Relazione sull'archivio e sulla biblioteca Faina di Villa Murelli".
Dichiarato di interesse storico particolarmente importante il 5 marzo 2015, ad ottobre 2023 l'archivio è stato trasferito presso l'Archivio di Stato di Perugia a seguito di un deposito.
Si segnala che altra documentazione della famiglia Faina, ramo di Claudio è conservata a San Venanzo (Terni).
Descrizione: Il fondo, costituito da registri, faldoni, fascicoli e cartelle, contiene lettere, inventari, carte di carattere amministrativo, manoscritti, spesso autografi, di genere letterario, storico e artistico ed è stato ordinato in quattro sezioni: Carte Bonaparte, Carte Valentini, Carte Faina, Raccolta di autografi.
Nella prima sezione ci sono soprattutto lettere indirizzate a Luciano e Alessandrina Bonaparte da familiari, agenti, avvocati e personalità che ebbero una parte attiva nella politica dell'impero napoleonico e della restaurazione. Pochi sono, invece, i documenti di contabilità che, probabilmente, passarono al principe Carlo Luciano, dopo che costui acquistò dalla madre la tenuta di Canino. Più nutrita è la documentazione relativa alle delegazioni e dichiarazioni, cioè ai buoni sulle foreste della Francia, che Napoleone, durante i Cento giorni, aveva concesso al fratello Luciano come ricompensa delle perdite subite da quest'ultimo durante l'esilio e la prigionia in Inghilterra dal 1810 al 1813. Notevole è anche la consistenza dei documenti riguardanti l'attività letteraria di Luciano e di Alessandrina: minute o stesure, non definitive, di opere poi passate alla stampa. Interessanti, infine, i voluminosi registri delle raccolte di pezzi d'arte di Luciano, da lui stesso catalogati e descritti.
Nella seconda sezione ci sono le carte della famiglia di Vincenzo Valentini e in particolare della moglie, Maria Bonaparte. Si tratta di lettere, non numerose e comprese in un numero limitato di anni, dei due coniugi, dei loro figli, Antonio e Valentino, di altri familiari e di personalità legate ai Valentini da sentimenti di amicizia e devozione. Mancano quasi totalmente gli atti amministrativi, mentre si conservano minute di composizioni poetiche di Maria Bonaparte, di cui molte vennero pubblicate, assieme a poesie di vari autori.
Nella terza sezione, quella dei Faina, interessanti sono le lettere delle tante personalità che condivisero con Zeffirino gli ideali politici e le aspirazioni nazionali. Ci sono poi numerosi atti amministrativi che testimoniano la crescita del patrimonio terriero dei Faina attraverso l'opera di Venanzo e di Zeffirino. I documenti più recenti si trovano in questa sezione e si riferiscono a Napoleone Faina.
Nell'ultima sezione, infine, si trovano le lettere estranee alle tre sezioni precedenti. Si segnalano, in particolare, le missive indirizzate al cardinale Luigi Vannelli Casoni; gli autografi riguardanti archeologi e scienziati, donati in gran parte dal conte Francesco Conestabile della Staffa che li desunse dal ricchissimo repertorio del padre Giancarlo; gli autografi donati a Luciana Faina da Giuseppe Primoli, legato alla famiglia da parentela per il ramo Bonaparte.
(descrizione tratta dallo strumento di ricerca di Olga Marinelli)
Nella terza sezione, quella dei Faina, interessanti sono le lettere delle tante personalità che condivisero con Zeffirino gli ideali politici e le aspirazioni nazionali. Ci sono poi numerosi atti amministrativi che testimoniano la crescita del patrimonio terriero dei Faina attraverso l'opera di Venanzo e di Zeffirino. I documenti più recenti si trovano in questa sezione e si riferiscono a Napoleone Faina.
Nell'ultima sezione, infine, si trovano le lettere estranee alle tre sezioni precedenti. Si segnalano, in particolare, le missive indirizzate al cardinale Luigi Vannelli Casoni; gli autografi riguardanti archeologi e scienziati, donati in gran parte dal conte Francesco Conestabile della Staffa che li desunse dal ricchissimo repertorio del padre Giancarlo; gli autografi donati a Luciana Faina da Giuseppe Primoli, legato alla famiglia da parentela per il ramo Bonaparte.
(descrizione tratta dallo strumento di ricerca di Olga Marinelli)
Strumenti di ricerca:
Olga Marinelli, Faina ramo di Zeffirino, famiglia. Inventario sommario
La documentazione è stata prodotta da:
Bonaparte ramo di Luciano
Faina
Valentini
La documentazione è conservata da:
Archivio di Stato di Perugia
Redazione e revisione:
Pistelli Gianluca, 2015, raccolta delle informazioni
Santolamazza Rossella, 2021/04/27, revisione
Modalità di consultazione:
Contattare l'Archivio di Stato di Perugia