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Bonucci e Carletti, famiglie

fondo

Estremi cronologici: 1618 - 1977

Consistenza: Unità 191: regg. 52, fascc. 139

Storia archivistica: L'archivio è conservato nell'attuale palazzo Bonucci in via Baldeschi n. 2, presso la sede della Fondazione Orintia Carletti Bonucci, che fu istituita nel 1968 per volontà di Mario, ultimo discendente della famiglia.
La documentazione inerente l'amministrazione dell'azienda agraria si trovava in un locale a pian terreno, mentre le restanti carte più strettamente private erano collocate in un armadio al piano nobile ed erano condizionate in 18 cassette di legno. Contestualmente è stata effettuata una ricognizione presso la villa di Ponte Felcino per accertarsi che non vi fosse ulteriore materiale documentario.
Allo stesso modo non è stato rinvenuta alcuna traccia documentaria che dia notizia di eventuali dispersioni o manomissioni del fondo.
L'archivio, corredato, solo in parte, di un elenco di consistenza, fu consultato e citato da Francesco Santi nel suo "La sala dei Legisti Baldeschi nel Palazzo Bonucci", edito da Volumnia nel 1985. La consultazione delle carte fornì al Santi notizie importanti per ricostruire la storia del palazzo Bonucci, già Baldeschi.
La documentazione inerente la famiglia Carletti si trovava nel palazzo Bonucci. L'acquisizione da parte della famiglia Bonucci, e poi della Fondazione Orintia Carletti Bonucci, si deve al matrimonio di Leopoldo di Alessandro Bonucci con Orintia Carletti, avvenuto nel 1882.
Il fondo, dichiarato di interesse storico particolarmente importante il 3 agosto 2007, è stato ordinato ed inventariato nel 2008 dall'archivista Daniela Silvi Antonini, con il coordinamento scientifico della funzionaria della Soprintendenza archivistica per l'Umbria Giovanna Giubbini.

Descrizione: L'archivio, i cui estremi cronologici vanno dal 1618 al 1977, è composto complessivamente da 191 unità (52 registri e 139 fascicoli).
La documentazione prodotta dalla famiglia Bonucci consta di 187 unità (51 registri e 136 fascicoli) con estremi cronologici 1698-1977. Si tratta di carteggio privato e professionale di alcuni componenti della famiglia e da carte concernenti il patrimonio familiare. Una parte considerevole del complesso archivistico, inoltre, è formata da atti contabili funzionali alla gestione delle tenute di Ponte Felcino, Mugnano, Pontenuovo e Montescosso in Umbria e della tenuta toscana di Montepulciano. Le prime furono acquistate da Leopoldo di Giovanni mentre quella in Toscana entrò a far parte del patrimonio dei Bonucci in seguito al matrimonio di Leopoldo di Alessandro con Orintia Carletti.
La documentazione prodotta dalla famiglia Carletti, raccolta nell'ultima serie dell'archivio, è costituita, invece, da un registro e tre fascicoli ed interessa un arco cronologico che va dal 1618 al 1882. Come nel caso delle carte Bonucci si tratta di atti che ripercorrono la storia dinastica e patrimoniale della famiglia, che ha avuto tra i componenti vari personaggi di spicco come il conte palatino Francesco Saverio, il senatore anch'esso Francesco Saverio e Pellegrino, vescovo di Montepulciano.
Un interessante apparato fotografico arricchisce l'archivio, restituendoci alcune immagini tipiche di una famiglia borghese perfettamente inserita nella vita sociale della Perugia tra Otto e Novecento. Le foto, sistemate in 12 album non descritti in dettaglio in inventario, appartengono per la maggior parte alla famiglia Bonucci; quei pochi che recano in copertina le iniziali di Orintia Carletti sono quelli da lei portati in dote. Le 437 foto in bianco e nero ritraggono personaggi di famiglia non sempre identificabili, mancando qualsiasi indicazione o didascalia. L'intero corpus può essere fatto risalire ad un periodo collocabile tra la metà dell'Ottocento e la prima metà del Novecento.
Le poche foto che si trovano insieme alle carte d'archivio, riferibili per la maggior parte a Mario Bonucci, sono state sempre segnalate in inventario.
(tratto dall'inventario)

Ordinamento: Le operazioni di riordinamento sono state precedute, come di consueto, da uno studio storico-documentario sui Bonucci, che ha permesso anche di ricostruire l'albero genealogico della famiglia. La documentazione era in parte condizionata in 18 cassette di legno ed in parte sciolta.
L'esame delle carte, sistemate nei contenitori di legno, ha evidenziato l'esistenza di due successivi interventi di riordinamento dei quali è giunto fino a noi solo quello realizzato presumibilmente da Eugenia Pimpinelli, moglie dell' ultimo discendente della famiglia Bonucci.
Del primo si ha traccia in conseguenza del ritrovamento di due "Indici" e delle relative 76 cartelline rinvenute vuote, il cui contenuto è risultato poi essere confluito nel secondo riordinamento.
Il primo intervento ha interessato soltanto le carte di natura patrimoniale ed amministrativa della famiglia, mentre l'ultimo ha incluso anche gli atti di natura privata come il carteggio personale e professionale ed il materiale scolastico. In virtù di questa analisi il criterio di ordinamento adottato, applicando i principi del metodo storico, ha rispettato l'ultima disposizione delle carte che ha tenuto conto dell' albero genealogico attribuendo ad ogni singolo discendente le carte di sua pertinenza. Durante il riordinamento si è constatato che tale criterio non è stato rigidamente applicato perché inevitabilmente ciascuno soggetto si porta dietro documenti antecedenti quali gli atti di compravendita e i lasciti e carte posteriori come ad esempio le denunce di successione e le onoranze funebri. Per una migliore lettura del presente inventario le serie riconducibili ai singoli personaggi, quando questi hanno prodotto una documentazione più articolata, sono state suddivise in base alle seguenti partizioni: carte legali e finanziarie, amministrazione dei beni, testamenti e onoranze funebri, formazione e attività professionale, carteggio personale e professionale, articoli di giornale, quaderni e dispense.
Per quanto riguarda le carte contabili pertinenti l'amministrazione delle tenute, queste sono state suddivise in sottoserie ordinate cronologicamente e riconducibili alla struttura e al funzionamento dell' azienda agraria.
Nel corso della schedatura, dopo un primo intervento di spolveratura, si è provveduto alla sostituzione dei vecchi contenitori di legno, alla sistemazione delle carte trovate fuori posto e alla fascicolazione.
Al termine del riordinamento è stata data una numerazione di corda progressiva ad ogni pezzo, fascicolo o registro; contestualmente si è provveduto anche a numerare le buste che contengono il materiale documentario al fine di rendere più agevole la ricerca e il reperimento dello stesso. Il numero delle carte o pagine dei registri è stato indicato solo nei casi in cui esso era originariamente presente. Le intitolazioni originarie dei fascicoli, quando presenti sono state riportate tra virgolette. Sono state citate tutte le opere a stampa che sono state rinvenute all'interno dei fascicoli.
La descrizione dettagliata degli album e delle fotografie non è stata effettuata.
(tratto dall'inventario)

Informazioni sulla numerazione: Da 1 a 187 e da 1 a 4 (ultima serie: carte Carletti).

Strumenti di ricerca:
Giovanna Giubbini, Daniela Silvi Antonini, Bonucci e Carletti, famiglie. Inventario
Stefania Maroni, Per la storia del Fascismo in Umbria. Segnalazioni di fonti archivistiche. Guida

La documentazione è stata prodotta da:
Bonucci
Carletti

La documentazione è conservata da:
Fondazione Orintia Carletti Bonucci


Redazione e revisione:
Laudenzi Simonetta, 2014/02/13, prima redazione
Santolamazza Rossella, 2014/07/16, revisione

Modalità di consultazione:
Su richiesta.


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