Date di esistenza: 1862 - 1937
Intestazioni:
Congregazione di carità di Moltrasio, Moltrasio (Como), 1862 - 1937, SIUSA
Con legge del 3 agosto 1862 n. 753 sull'amministrazione della opere pie, viene istituita presso ogni Comune del Regno una Congregazione di carità con lo scopo di curare l'amministrazione dei beni destinati all'erogazione di sussidi e altri benefici per i poveri. In forza di tale legge, le Congregazioni di carità sono inoltre incaricate dell'amministrazione delle opere pie preesistenti la cui gestione venga loro attribuita dai rispettivi consigli comunali. A Moltrasio il Pio luogo elemosiniere viene quindi affidato in amministrazione alla Congregazione, come si evince in particolare dal "Regolamento disciplinare" e dal "Regolamento organico" emanati dalla Congregazione per la "Causa pia dell'elemosina". Dalla lettura congiunta di questi due documenti è possibile rilevare che scopo della causa pia è "la distribuzione di un chilo di pane per ogni testa a tutte le famiglie di Moltrasio nel giorno del Venerdì Santo d'ogni anno", ed il concorso "a formar parte della congrua parrocchiale, col rilascio al Parroco di una porzione di detti stabili, e ciò a norma della consuetudine fin qui seguita". L'Ente si amministra attraverso gli organi previsti dalla legge vigente, nominando gli impiegati necessari per l'attività amministrativa. La direzione degli "affari più importanti", l'applicazione dei regolamenti, delle disposizioni e delle deliberazioni è affidata al presidente che firma, unitamente al segretario, anche i mandati di pagamento. Le mansioni di tesoriere sono svolte da un membro della Congregazione che non è tenuto a fornire alcuna cauzione. Le riunioni della Congregazione si tengono su invito del presidente e le delibere sono considerate valide se presente "la metà dei membri e se questi sono almeno in numero di tre". Per la distribuzione del pane vengono approntati specifici elenchi su indicazione dell'autorità comunale, riportanti i nomi degli iscritti nei ruoli della popolazione. La distribuzione viene fatta nel locale comunale della Congregazione, in concorso con la Giunta municipale. Il patrimonio della Congregazione vede un nuovo forte incremento alla fine del secolo XIX grazie alle eredità di Paolo Donegana e del conte Giovanni Battista Lucini Passalacqua. Con richiesta del 25 aprile 1897 ed a seguito delle nuove disposizioni contenute nella Legge 17 luglio 1890 n. 6972, e nel successivo regolamento del 5 febbraio 1891 n. 99, la Congregazione di carità chiede l'erezione in ente morale ed il concentramento dei legati Raschi e Currie e della donazione Besana, sino ad allora gestiti autonomamente, che viene concessa con decreto reale di Umberto I, dato in Monza il 19 ottobre 1897. A seguito dell'accentramento del legato Raschi nella gestione unitaria della Congregazione, in forza di una specifica clausola prevista dal testatore, vengono chiamati a far parte della Congregazione, limitatamente all'amministrazione del legato, il patrono del legato stesso ed il parroco pro - tempore di Moltrasio. Tale particolare gestione viene prevista anche nel nuovo statuto organico che l'Ente appronta a seguito della circolare del Ministero dell'Interno, n. 25273-9 del 4 luglio 1907. L'archivio ne conserva una copia con correzioni manoscritte, ma priva degli estremi di approvazione. Risulta invece correttamente firmato ed approvato dal Prefetto di Como il 9 dicembre 1908, il "Regolamento speciale pel segretario e pel messo della Congregazione di carità di Moltrasio", adottato dal Consiglio di amministrazione il 30 novembre dello stesso anno. Con Legge 3 giugno 1937 n. 847 le Congregazioni di carità vengono soppresse e le loro competenze passano ai nuovi Enti comunali di assistenza.
Tra le opere pie amministrate è presente il Pio luogo elemosiniere di Moltrasio, la cui origine non è certa, anche se nel volume "Statistica delle opere pie al 31 dicembre 1880 e dei lasciti di beneficenza fatti nel quinquennio 1881-85. Lombardia", la costituzione dell'opera caritativa è datata 1343. Nel questionario compilato su un modello del 1885 "per l'inchiesta sulle varie forme di erogazione della beneficenza", l'estensore afferma che "ignorasi" il fondatore dell'istituzione e che la "distribuzione del pane nel venerdì santo d'ogni anno a tutte le famiglie, ed eventuali sussidi ai poveri" si effettua per consuetudine. Ed ancora che il Pio luogo "fu fondato in epoca anteriore al 1616". E' peraltro da osservare che l'unica pergamena ancora conservata nell'archivio e regestata nel 1904 dal sacerdote Pietro Buzzetti, è il testamento di Jacomolo de Marinonibus che, nel 1443, lasciava parte dei suoi beni proprio alla "Elemosina ossia Lumineria del Comune e degli uomini di Moltrasio". Il Pio luogo accresce nei secoli i propri beni e le proprie disponibilità economiche grazie ad elargizioni, legati ed eredità di benefattori di origine moltrasina od "oriundi". Il patrimonio disponibile è puntualmente descritto in due registri conservati nell'archivio, dove, oltre alla denominazione, alle coerenze e all'estensione, sono riportati piccoli disegni colorati delle singole proprietà.
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente di assistenza e beneficenza
Profili istituzionali collegati:
Congregazione di carità, 1862 - 1937
Complessi archivistici prodotti:
Pio luogo elemosiniere e Congregazione di carità di Moltrasio (fondo)
Redazione e revisione:
Doneda Cristina, 2006/11/29, prima redazione