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Congregazione di carità di Fisciano

Seat: Fisciano (Salerno)

Headings:
Congregazione di carità di Fisciano, Fisciano (Salerno), SIUSA

Nella prima metà del XIX secolo nel Comune di Fisciano operavano diverse istituzioni di beneficenza: la Confraternita del Ss. Sacramento e Rosario, con finalità di culto e mutuo soccorso, mentre alla Commissione di Beneficenza spettava l'amministrazione dei Monti Riuniti (Strozzi, Carotenuto, Sessa e Pacifico) per il conferimento di doti di maritaggio, e dei Luoghi Pii Riuniti aventi scopi di culto (Orfanotrofio S. Giacomo, Cappella di San Giovanni Battista, Cappella di Santa Maria delle Grazie e Cappella di Santa Maria del Carmine).
In seguito al completamento del processo di unificazione italiana, con l'approvazione della legge del 1862, le suddette opere pie passarono nelle mani della neonata Congregazione di Carità che, disattendendo le prescrizioni della legge istitutiva, nel primo periodo della sua attività lavorò senza uno statuto organico.
La Congregazione incamerava i beni mobili ed immobili che donazioni e disposizioni testamentarie lasciavano genericamente ai poveri del Comune ed era tenuta a subentrare agli esecutori testamentari che non avessero potuto o voluto disimpegnare i legati di beneficenza affidati loro. La Congregazione di Carità di Fisciano non era ricca: sprovvista di un proprio patrimonio, essa poteva funzionare solo grazie ai contributi versati dagli enti amministrati di cui essa si limitava a gestire le entrate, in ottemperanza a quanto stabilito dalle norme statutarie. L'ente provvedeva all'erogazione dei soccorsi nel pieno rispetto delle volontà dei fondatori e, in assenza di queste, delle consuetudini locali e dei bisogni dei poveri.
Lo statuto del 1873 elencava con precisione gli individui che potevano essere considerati poveri e bisognosi di soccorso urgente, elenco che sparì dallo statuto del 1901, il quale, invece, concedeva ampio spazio alle possibilità di utilizzo degli eventuali avanzi di bilancio.
Nei suoi oltre sessant'anni di vita la Congregazione attuò diverse forme di intervento a sostegno delle fasce sociali più disagiate. Oltre a coordinare la concessione delle doti di maritaggio (verso le quali la beneficenza privata meridionale, e, in particolare quella salernitana, mostrò sempre una forte predilezione), essa provvedeva all'assistenza di soggetti in difficoltà sulla base dell'elenco dei poveri redatto dal Comune; molto frequenti gli aiuti (sotto forma di elemosine, medicine, biancheria) concessi in seguito ad istanze indirizzate direttamente al Presidente e ai membri della Congregazione, i quali, stando a quanto riportato nei verbali di deliberazione, si muovevano con una certa circospezione prima di elargire i soccorsi, appurando sempre se ci fosse davvero una situazione di bisogno e negando gli aiuti a quanti sembravano provvisti di propri mezzi.
Il raggio di azione della Congregazione risultava assai limitato per la totale mancanza di autonomia economica. Questa difficile situazione economica non sarebbe mutata col passare degli anni, tanto che l'ECA avrebbe ricevuto da questa una ben misera eredità.


Legal position:
pubblico

Type of creator:
ente di assistenza e beneficenza

Creators:
Ente comunale di assistenza - ECA di Fisciano, successore

Connected institutional profiles:
Congregazione di carità, 1862 - 1937

Generated archives:
Congregazione di carità di Fisciano (fondo)


Editing and review:
de Pascale Giovanna- direzione lavori Sessa, 2007/02/19, prima redazione
de Pascale 2008 Giovanna- direzione lavori Sessa, 2008/04/27, integrazione successiva


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