Sede: Castronovo di Sicilia (Palermo)
Date di esistenza: 1813 -
Intestazioni:
Comune di Castronovo di Sicilia, Castronovo di Sicilia (Palermo), 1813 -, SIUSA
Altre denominazioni:
Comune di Castronuovo di Sicilia
Il centro di origine medievale di Castronovo di Sicilia sorge a sinistra del fiume Platani, sovrastato dal monte Kassar, nella val di Mazzara. Numerose tracce di costruzioni presenti sul monte Kassar testimoniano l'esistenza di un antico centro abitato già in età protostorica, poi ellenizzato; sembra infatti che questo insediamento avesse notevole importanza strategica durante il periodo di lotte fra cartaginesi e greci, per la sua posizione sullo spartiacque dei fiumi Platani e Torto, vie di comunicazione fra le coste settentrionali e quelle meridionali dell'isola. Castronovo definita "città fedelissima" fu città demaniale, appartenente alla diocesi di Agrigento. Il centro fu distrutto dai saraceni, e ricostruito in un luogo più adatto per volontà del conte Ruggero, che poi l'assegnò a Ruggero di Bernavilla, marito della pronipote Eloisa. Per la sua particolare posizione geografica la città, dotata di un vasto territorio, fu ambita da nobili e potenti feudatari che ne determinarono l'alterna fortuna. Dal 1260 Castronovo fu governata da Guglielmo Ventimiglia, poi dal figlio di questi, e ancora dal genovese Corrado di Auria. Nel 1374 Federico III investì della città Manfredi Chiaramonte, poi Castronovo passò a Blasco d'Alagona, ancora ad Antonio Moncada.
Durante la dominazione aragonese della Sicilia, il 10 luglio 1391 nella zona di San Pietro i baroni siciliani, vicari del regno: Antonio Ventimiglia, Manfredi Alagona, Andrea Chiaramonte e Guglielmo Peralta vi radunarono il parlamento, per congiurare contro il re Martino.
Alla fine del secolo XV, il centro reintegrato al demanio dal 1552, vive un periodo economico piuttosto fiorente, testimoniato dalla costruzione di chiese ed edifici rappresentativi, che terminerà nel 1813 quando la riforma amministrativa toglierà alla città il ruolo di capoluogo di comarca, con la giurisdizione su undici terre baronali.
Nel territorio di Castronovo erano presenti proficue miniere di marmo giallo, da cui proviene il marmo che orna la reggia di Caserta.
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale
Profili istituzionali collegati:
Comune (Regno delle due Sicilie), 1816 - 1860
Comune, 1859 -
Complessi archivistici prodotti:
Comune di Castronovo di Sicilia (fondo)
Stato civile del Comune di Castronovo di Sicilia (fondo)
Bibliografia:
L. TIRRITO, Sulla città e comarca di Castronuovo di Sicilia, voll. I-II, Palermo, Edizioni Leopardi, 1983
V. AMICO, Dizionario topografico della Sicilia, tradotto dal latino ed annotato da Gioacchino Di Marzo, vol. I, Palermo, Tipografia di Pietro Morvillo, 1856, pp. 272-274
Redazione e revisione:
Orifici Aurora - Direzione lavori Romano, prima redazione