Sede: Gadoni (Nuoro)
Intestazioni:
Comune di Gadoni, Gadoni (Nuoro), sec. XVIII -, SIUSA
Nel Medioevo la villa di Gadoni appartenne alla curatoria di Barbagia di Belvì nel Regno giudicale di Arborea. Dal 1420 entrò a far parte dei territori catalano - aragonesi del Regno di Sardegna. Dopo varie vicissitudini nel 1767 fu concessa in feudo alla famiglia Lostia fino al 1839, anno in cui fu riscattata. Come le altre ville infeudate della Sardegna il primo embrione del municipio di Gadoni sorse nel XVIII sec. quando nell'isola furono istituiti i Consigli Comunitativi, prima forma di rappresentanza municipale. La villa nel XIX secolo era compresa nell'Intendenza di Isili, Mandamento di Aritzo della Prefettura di Nuoro. Nel 1848 con la promulgazione della l. n. 295, in seguito alla fusione dei territori insulari del Regno di Sardegna con quelli peninsulari, per i quali con r. d. del 7 ottobre 1848 era stata decretata la riforma della legge comunale e provinciale, Gadoni fu riconosciuto come ente autonomo. La successiva Legge Rattazzi del 23 ottobre 1859 diede un nuovo assetto territoriale al Regno e nel 1865 l'ente assunse la struttura politico amministrativa propria del comune moderno. Dal 1927 fa parte del territorio della Provincia di Nuoro. La sua storia è legata alla vicina miniera di rame di Funtana Raminosa
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale
Profili istituzionali collegati:
Consiglio comunitativo delle ville infeudate (Regno di Sardegna), 1771 - 1848
Comune, 1859 -
Complessi archivistici prodotti:
Comune di Gadoni (fondo)
Stato civile del Comune di Gadoni (fondo)
Bibliografia:
A. BOSCOLO - M. PINTOR - G. LOI PUDDU, Dizionario della Sardegna, Cagliari, 1955
R. BONU, Ricerche storiche su due paesi della Sardegna: Gadoni e Tonara, Siena, 1936
P. B. MURA, I Comuni della Provincia di Nuoro, Sassari, 1995
F. MANCOSU, Circoscrizioni amministrative, in Atlante della Sardegna, a cura di R. PRACCHI, A. TERROSU ASOLE, M. RICCARDI, Cagliari, La Zattera, 1971
Redazione e revisione:
Castellino Anna, 2012, revisione
Mura Simonetta, 2008 ottobre 3, revisione