Sede: Esporlatu (Sassari)
Date di esistenza: sec. XVIII -
Intestazioni:
Comune di Esporlatu, Esporlatu (Sassari), sec. XVIII -, SIUSA
Altre denominazioni:
Isporlathu o Sporlachu, nel Medioevo
Nel Medioevo la villa di Esporlatu fece parte della contea di Goceano nel Regno giudicale di Torres. Dal 1420 entrò di fatto a far parte dei territori catalano - aragonesi del Regno di Sardegna. Fu riscattata nel 1839. Come le altre ville infeudate della Sardegna il primo embrione del municipio di Esporlatu sorse nel XVIII secolo quando nell'isola furono istituiti i Consigli Comunitativi, prima forma di rappresentanza municipale. Nel 1848 con la promulgazione della l. n. 295, in seguito alla fusione dei territori insulari del Regno di Sardegna con quelli peninsulari, per i quali con r. d. del 7 ottobre 1848 era stata decretata la riforma della legge comunale e provinciale, Esporlatu fu riconosciuto come ente autonomo. La successiva Legge Rattazzi del 23 ottobre 1859 diede un nuovo assetto territoriale al Regno e nel 1865 l'ente assunse la struttura politico amministrativa propria del comune moderno. Con R. D. n. 2419/1928 il centro di Esporlatu fu aggregato al Comune di Burgos. Riacquistò l'autonomia con il decreto n. 213/1946. E' compreso nel territorio della Provincia di Sassari
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale
Profili istituzionali collegati:
Consiglio comunitativo delle ville infeudate (Regno di Sardegna), 1771 - 1848
Comune, 1859 -
Complessi archivistici prodotti:
Comune di Esporlatu (fondo)
Stato civile del Comune di Esporlatu (fondo)
Bibliografia:
A. BOSCOLO - M. PINTOR - G. LOI PUDDU, Dizionario della Sardegna, Cagliari, 1955
P. P. TILOCCA, Esporlatu: chiese, santi e feste tra storia e leggenda, Sassari, 1999
F. GIORDO, I comuni della provincia di Sassari: profili di carattere storico, geografico, economico, Sassari, 1970 - 1973
F. MANCOSU, Circoscrizioni amministrative, in Atlante della Sardegna, a cura di R. PRACCHI, A. TERROSU ASOLE, M. RICCARDI, Cagliari, La Zattera, 1971
F. C. CASULA, Dizionario storico sardo, C. Delfino, Sassari, 2001
Redazione e revisione:
Castellino Anna, 2012, revisione
Mura Simonetta, 2008/10/13, revisione