Sede: Ispica (Ragusa)
Date di esistenza: 1935 -
Intestazioni:
Comune di Spaccaforno, Spaccaforno (Ragusa), 1812 - 1935, SIUSA
Comune di Ispica, Ispica (Ragusa), 1935 -, SIUSA
Altre denominazioni:
Spaccaforno, 1568-1935
Le origini di Ispica (lat. Ispicae burnus, già Spaccaforno) sono molto antiche, come testimoniano i numerosi siti archeologici presenti nel territorio della città.
In una bolla del 1169 di Alessandro III, la località era denominata Hyspicae Fundus, ovvero Spaccaforno (denominazione mantenuta fino al 1935, quando si decise un ritorno alle origini con l'attuale nome di Ispica). Agli inizi del XIV secolo viene indicato come primo signore del "casale" Berlinghero di Monterosso il quale vi rinunciò in favore della regina Eleonora (come testimonia un censimento regio del 1320). Dopo vari passaggi di proprietà, nel 1393 "Spaccaforno" divenne possesso di Bernardo Cabrera; nel 1426 il figlio Giovanni Bernardo lo vendette a Niccolò Speciale che a sua volta lo assegnò al barone Antonio Caruso. Una discendente di quest'ultimo, Isabella, nel 1529 sposò il conte Francesco Statella, signore di Mongellino, legando il destino del paese a questa famiglia fino all'abolizione della feudalità (1812).
Ricordiamo inoltre che dopo il catastrofico terremoto del 1693 che distrusse l'antica Spaccaforno, sita nella cava d'Ispica, venne costruito un nuovo centro abitato nel sito attuale.
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale
Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -
Complessi archivistici prodotti:
Comune di Ispica (fondo)
Stato civile del Comune di Ispica (fondo)
Bibliografia:
V. AMICO, Dizionario topografico della Sicilia, tradotto dal latino ed annotato da Gioacchino Di Marzo, II, Palermo, Tip. di Pietro Morvillo, 1856, pp. 537 - 540.
L. Arminio, Spaccaforno nel secolo decimonono, Ispica, Comune di Ispica, 1985.
Redazione e revisione:
Bellomo Caterina - direzione lavori Romano, 2006/11/18, prima redazione