Date of live: 1860 - 1937
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Congregazione di carità di Panicale, Panicale (Perugia), 1860 - 1937, SIUSA
Già istituita nel 1860, la Congregazione di carità di Panicale fu regolata poi con la legge 3 agosto 1862. Amministrò le opere pie esistenti nel territorio in base al regio decreto del 27 novembre 1864. Il "Regolamento amministrativo e relativa pianta organica della Congregazione di Carità di Panicale", approvato dalla Giunta provinciale amministrativa (G.P.A.) di Perugia il 31 luglio 1924 n. 5671, prevedeva all'art. 1 che: "la Congregazione di Carità del Comune di Panicale costituita in conformità delle leggi vigenti sugli istituti di pubblica beneficenza amministra tutte le opere pie esistenti nel Comune le quali attualmente sono le seguenti: a) Ospedale degli Infermi di Panicale b) Santuario di Mongiovino c) Santuario della Sbarra d) Legato Cagnoni e) Monte di Pietà". L'art. 2 stabiliva, invece, che: "I conti tenuti da ciascuna opera pia saranno tenuti perfettamente separati". L'art. 3 recitava: "Le spese di ufficio, come quelle degli stipendi e salari agli addetti alla amministrazione generale sono ripartite fra le varie opere pie in proporzione della loro rendita". L'art. 4 stabiliva che: "La Congregazione di Carità delibera su qualunque materia, concernente le opere pie. Le sue adunanze sono sempre valide quando siano convocate dal presidente e da chi ne fa le veci e si trovi presenti la maggioranza dei suoi membri." Nell'art. 5 si diceva: "Le adunanze della Congregazione si tengono ordinariamente una volta al mese, le straordinarie, si terranno tutte le volte che il presidente lo giudichi opportuno o ne venga fatta richiesta da due deputati." L'art. 14 recitava: "Le opere pie che hanno un'amministrazione interna sono: 1. Ospedale degli infermi di Panicale, 2. Opera Pia Santuario di Mongiovino, 3. Opera Pia Madonna della Sbarra, 4. Monte di Pietà." L'art. 15 recitava invece: "Ciascuna di tale opere pie ha uno statuto proprio che ne designa in modo particolare lo scopo ed un regolamento di amministrazione interna. Tali statuti regolamenti saranno riveduti in ogni decennio e modificati dove sia ritenuto necessario". Nell'art. 16, infine, si diceva: "Fino a che le piante organiche del personale interno e speciale non verranno modificate rimangono in piante stabile solamente i seguenti impiegati: per l'opera Pia Ospedale degli infermi: un segretario-economo, per l'opera Pia di Mongiovino: un cappellano custode del tempio. Avrà inoltre l'uso dell'abitazione e il godimento dell'intero orto".
Fu soppressa nel 1937 e sostituita dall'Ente comunale di assistenza di Panicale.
Di seguito si forniscono delle brevi note storiche sulle vicende preunitarie delle opere pie concentrate nella Congregazione di carità di Panicale.
Opera pia Santuario di Mongiovino. Nacque intorno al XVI secolo grazie a diversi lasciti testamentari, tra i quali quello di don Polidoro, rogato il 18 marzo 1580, e quello del marchese Giovanni Battista della Penna del 12 novembre 1707. L'ente aveva per scopo "la pubblica beneficenza, opere di culto, concorso per stipendio ai sanitari, sussidi alla pubblica istruzione", come riportato nell’"Elenco delle Istituzioni di Beneficenza che hanno sede nel Comune". Il "Regolamento amministrativo per l'Opera pia Luogo pio o Santuario della Madonna di Mongiovino" fu deliberato dalla Congregazione di carità il 21 ottobre 1869 e approvato dal Prefetto di Perugia, in base all'art. 15 n. 1 della legge sulle opere Pie, il 29 novembre 1869. Dallo stesso regolamento, all'art. 1, sappiamo che l'amministrazione dell'opera pia passò alla Congregazione di carità in virtù del regio decreto del 27 novembre 1864 e che la stessa si doveva riunire ogni anno il mese di novembre per deliberare sul bilancio amministrativo dell'anno seguente. L'art. 7 contempla, fra le spese a scopo di beneficenza, un contributo da devolvere a favore della scuola di Tavernelle ed un altro a favore dei "professori sanitari".
Opera pia Santuario della Sbarra. La fondazione dell'opera pia è probabilmente contestuale alla costruzione del tempio stesso che si fa risalire attorno al 1600 e le rendite risalgono a lasciti di privati, come attestato da un chirografo pontificio di Paolo V, datato 11 agosto 1618. Concentrata nella Congregazione di carità di Panicale nel 1866 fu poi eretta a ente morale con regio decreto del 9 settembre 1869. Scopo dell'istituzione era quello di provvedere alle opere di manutenzione dell'edificio e di elargire elemosine ai poveri.
Legato Cagnoni. L'opera pia trae origine dal cognome del suo fondatore, Valentino Cagnoni che, nel 1727 lasciò i propri beni, tramite il parroco don Bernardino Teodori, per procurare la dote alle "povere ed oneste zitelle delle parrocchie di Mongiovino e Tavernelle". Fino al 1868 l'amministrazione fu affidata al parroco pro tempore di Mongiovino, in seguito passò alla Congregazione di carità di Panicale con regio decreto del 9 settembre 1869.
Monte frumentario di Panicale. Fu istituito nel 1773 per volontà del vescovo Evangelista Stefanini, in quel momento alla guida della diocesi di Città della Pieve, dalla quale dipendeva Panicale. Il vescovo ordinò che le somme depositate nella cassa dell’Ospedale degli infermi e destinate a formare la dote delle zitelle meno abbienti del paese, fossero usate per costituire il capitale iniziale di un Monte frumentario. La somma prelevata venne restituita alle casse dell’Ospedale dopo sei anni. Nel 1779, furono consegnate 60 staja di grano al “Custode e Montista del Pio Monte Frumentario”. L’amministrazione dell’ente passò alla Congregazione di carità di Panicale il 18 dicembre 1860.
Monte di pietà di Panicale. Le notizie sulla storia dell’ente sono molto scarse. La documentazione conservata in archivio ci informa che venne costituito nel 1869, con l’acquisizione dei beni in liquidazione del Monte frumentario di Panicale. Si prefiggeva di aiutare la classe “indigente e operaia” ma, di fatto, sembrerebbe non abbia mai avuto capitali sufficienti allo scopo.
Di seguito si forniscono delle brevi note storiche sulle vicende preunitarie delle opere pie concentrate nella Congregazione di carità di Panicale.
Opera pia Santuario di Mongiovino. Nacque intorno al XVI secolo grazie a diversi lasciti testamentari, tra i quali quello di don Polidoro, rogato il 18 marzo 1580, e quello del marchese Giovanni Battista della Penna del 12 novembre 1707. L'ente aveva per scopo "la pubblica beneficenza, opere di culto, concorso per stipendio ai sanitari, sussidi alla pubblica istruzione", come riportato nell’"Elenco delle Istituzioni di Beneficenza che hanno sede nel Comune". Il "Regolamento amministrativo per l'Opera pia Luogo pio o Santuario della Madonna di Mongiovino" fu deliberato dalla Congregazione di carità il 21 ottobre 1869 e approvato dal Prefetto di Perugia, in base all'art. 15 n. 1 della legge sulle opere Pie, il 29 novembre 1869. Dallo stesso regolamento, all'art. 1, sappiamo che l'amministrazione dell'opera pia passò alla Congregazione di carità in virtù del regio decreto del 27 novembre 1864 e che la stessa si doveva riunire ogni anno il mese di novembre per deliberare sul bilancio amministrativo dell'anno seguente. L'art. 7 contempla, fra le spese a scopo di beneficenza, un contributo da devolvere a favore della scuola di Tavernelle ed un altro a favore dei "professori sanitari".
Opera pia Santuario della Sbarra. La fondazione dell'opera pia è probabilmente contestuale alla costruzione del tempio stesso che si fa risalire attorno al 1600 e le rendite risalgono a lasciti di privati, come attestato da un chirografo pontificio di Paolo V, datato 11 agosto 1618. Concentrata nella Congregazione di carità di Panicale nel 1866 fu poi eretta a ente morale con regio decreto del 9 settembre 1869. Scopo dell'istituzione era quello di provvedere alle opere di manutenzione dell'edificio e di elargire elemosine ai poveri.
Legato Cagnoni. L'opera pia trae origine dal cognome del suo fondatore, Valentino Cagnoni che, nel 1727 lasciò i propri beni, tramite il parroco don Bernardino Teodori, per procurare la dote alle "povere ed oneste zitelle delle parrocchie di Mongiovino e Tavernelle". Fino al 1868 l'amministrazione fu affidata al parroco pro tempore di Mongiovino, in seguito passò alla Congregazione di carità di Panicale con regio decreto del 9 settembre 1869.
Monte frumentario di Panicale. Fu istituito nel 1773 per volontà del vescovo Evangelista Stefanini, in quel momento alla guida della diocesi di Città della Pieve, dalla quale dipendeva Panicale. Il vescovo ordinò che le somme depositate nella cassa dell’Ospedale degli infermi e destinate a formare la dote delle zitelle meno abbienti del paese, fossero usate per costituire il capitale iniziale di un Monte frumentario. La somma prelevata venne restituita alle casse dell’Ospedale dopo sei anni. Nel 1779, furono consegnate 60 staja di grano al “Custode e Montista del Pio Monte Frumentario”. L’amministrazione dell’ente passò alla Congregazione di carità di Panicale il 18 dicembre 1860.
Monte di pietà di Panicale. Le notizie sulla storia dell’ente sono molto scarse. La documentazione conservata in archivio ci informa che venne costituito nel 1869, con l’acquisizione dei beni in liquidazione del Monte frumentario di Panicale. Si prefiggeva di aiutare la classe “indigente e operaia” ma, di fatto, sembrerebbe non abbia mai avuto capitali sufficienti allo scopo.
Legal position:
pubblico
Type of creator:
ente di assistenza e beneficenza
Creators:
Ente comunale di assistenza - ECA di Panicale, successore
Opera pia Ospedale degli infermi di Panicale, collegato
Connected institutional profiles:
Congregazione di carità, 1862 - 1937
Generated archives:
Congregazione di carità di Panicale (fondo)
Bibliography:
SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER L'UMBRIA, Le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza in Umbria. Profili storici e censimento degli archivi, a cura di M. SQUADRONI, Roma, 1990 (Pubblicazioni degli Archivi di Stato. Strumenti, CVIII), 295 - 297
Editing and review:
Robustelli Giovanna, 2023/10/19, integrazione successiva
Santolamazza Rossella, 2023/12/11, revisione
Sargentini Cristiana, 2006/11/06, prima redazione