Seat: Panicale (Perugia)
Date of live: sec. XVII primo quarto -
Headings:
Opera pia Istituto educativo San Sebastiano in Panicale, Panicale (Perugia), sec. XIX terzo quarto -, SIUSA
Collegio delle vergini di San Sebastiano di Panicale, Panicale (Perugia), sec. XVII primo quarto - sec. XIX terzo quarto, SIUSA
Other names:
Collegio delle vergini di San Sebastiano di Panicale, sec. XVII primo quarto - sec. XIX terzo quarto
Fin dal 1590 gli amministratori del Comune di Panicale avevano ideato di riunire alcune giovani secolari, col nome di "vergini", in un locale adiacente alla chiesetta di Santa Lucia nel "borgo regio", affinché si dedicassero all'educazione civile e religiosa di fanciulle povere. Per una serie di ragioni l'erezione di tale collegio non andò a buon fine. Nel secondo decennio del 1600, ad opera del padre gesuita Virgilio Ceppari, nato a Panicale nel 1564, furono riattivate le pratiche per l'istituzione di un Collegio delle vergini, i cui statuti vennero approvati il 20 febbraio 1624. Al Collegio, aperto l'8 settembre 1629, venne dato il nome di Santa Francesca Romana, della quale padre Ceppari aveva scritto la vita. L'istituto venne amministrato da dodici consiglieri panicalesi scelti dal Comune. Sul finire del XVII secolo il capitale del Collegio aumentò ulteriormente con il lascito di monsignor Paolo Corsetti. Intorno al 1750 il vescovo di Città della Pieve, monsignor Virgilio Giannotti riuscì a sottrarre l'amministrazione ai consiglieri eletti dal Comune e a darla al clero locale. Le giovani del Collegio furono così obbligate a condurre una vita monastica. Le nuove monache furono chiamate "Serve di Maria", denominazione che rimase fino all'Unità d'Italia, ad eccezione del periodo della dominazione francese durante il quale fu sostituita con quella di "Maestre pie". Nel periodo postunitario gli amministratori di Panicale riuscirono a far valere l'antico diritto e ripresero possesso del Collegio; le religiose furono così obbligate a riconoscere l'autorità del consiglio comunale e a recarsi alle conferenze magistrali di Perugia per conseguire il titolo di maestre. Intorno al 1870 il Collegio, cui nel frattempo era stato dato il nome di Istituto educativo femminile di San Sebastiano, fu completamente secolarizzato. Fu chiamata a dirigerlo la torinese Casilde de Gubernatis e, ben presto, vi affluirono allieve non solo da Panicale, ma anche da paesi vicini. Al primo statuto del 17 dicembre 1871, modificato il 7 marzo 1872, ne seguì un altro il 31 ottobre 1876. In essi veniva stabilito che l'amministrazione dell'Istituto spettava al consiglio comunale. Nel 1876 furono creati, in aggiunta al collegio delle giovani, un asilo d'infanzia e una scuola gratuita femminile. Il collegio e la scuola furono chiusi dopo pochi anni, mentre restò in funzione l'asilo. Il 6 giugno 1934 l'Istituto educativo San Sebastiano si dette un nuovo statuto per la gestione dell'asilo infantile, approvato, con modificazioni, con r.d. del 25 marzo 1935. L'amministrazione venne affidata ad un presidente, nominato dal prefetto ed assistito da un comitato di quattro membri. Negli anni Settanta, infine, la gestione dell'asilo passò all'amministrazione comunale di Panicale, venendo meno lo scopo principale dell'ente. I locali in cui aveva sede furono adibiti a sede legale ed amministrativa dell'ULSS del comprensorio Trasimeno-pievese. Attualmente l'Istituto amministra i beni rimasti, ma non svolge alcuna attività educativa. Risulta tra le "istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza attive in Umbria", censite dagli uffici regionali alla data del 31 marzo 2006.
Legal position:
privato (sec. XVII primo quarto - 1872)
pubblico (1872 - )
Type of creator:
ente di assistenza e beneficenza
ente di istruzione e ricerca
Generated archives:
Opera pia Istituto educativo San Sebastiano in Panicale (Comune di Panicale) (fondo)
Opera pia Istituto educativo San Sebastiano in Panicale (Opera pia Istituto educativo San Sebastiano in Panicale) (fondo)
Bibliography:
SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER L'UMBRIA, Le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza in Umbria. Profili storici e censimento degli archivi, a cura di M. SQUADRONI, Roma, 1990 (Pubblicazioni degli Archivi di Stato. Strumenti, CVIII), 297-299
Editing and review:
Santolamazza Rossella, 2010/08/05, revisione
Sargentini Cristiana, 2006/11/06, prima redazione