Date di esistenza: sec. XIII -
Intestazioni:
Comune di Spello, Spello (Perugia), 1860 -, SIUSA
Comunità di Spello, Spello (Perugia), sec. XIII - 1860, SIUSA
Altre denominazioni:
Comunità di Spello, sec. XIII - 1860
Fin dal sec. XIII Spello appartenne al Ducato di Spoleto, soggetta allo Stato pontificio; ne fu più volte sede della corte e nel 1358 il cardinale Egidio Albornoz vi fece edificare la maestosa rocca ed un nuovo tratto di mura, operando anche a Spello il riordinamento giuridico-amministrativo, intrapreso nel territorio dello Stato pontificio.
Dalla documentazione d'archivio emerge che nel sec. XIII a Spello erano presenti un podestà e un suo vicario. Dalle Riformanze del sec. XIV risulta la presenza di due consigli, uno allargato ed uno ristretto. Altre figure importanti erano quella del cancelliere o notaio pubblico, che restava in carica sei mesi e che doveva essere forestiero; del podestà, anch'esso in carica per un semestre, scelto tra dodici boni homines, che aveva il compito di vigilare sui priori, sull'esercito, sul consiglio e sui diversi uffici. Il podestà aveva, inoltre, pieno potere nell'amministrazione della giustizia. Tale magistrato subì numerose modifiche nel corso dei secoli; nel sec. XVII fu chiamato priore o protopriore e nel XVIII gonfaloniere, ma soprattutto fu modificato il suo raggio d'azione, sempre più controllato dal vicario o governatore pontificio, rappresentante dell'autorità centrale. Il controllo sulle entrate e sulle uscite veniva svolto dal camerario o camerlengo, il cui operato era sottoposto a revisione da parte dei rationatores.
La Comunità concedeva in appalto numerose attività, specialmente quelle riguardanti la produzione e la gestione dei generi alimentari e di altri beni di consumo fondamentali, così come l'archivio; dava inoltre in locazione i beni in suo possesso. Nel sec. XIX il consiglio eleggeva e confermava i salariati, quali l'agente di Roma, il medico condotto, il medico comprimario, il chirurgo condotto, il famiglio, il postino, il moderatore degli orologi, il cameriere, il maestro, il professore di filosofia, l'architetto e il maestro di musica.
Momento fondamentale per la storia di Spello fu la dominazione dei Baglioni, dal 1425 al 1538; in tale periodo le magistrature ridussero i propri poteri. Spello aveva cercato l'appoggio di Perugia a partire dal sec. XIV per tentare di frenare le mire espansionistiche della vicina Foligno. A tale scopo era stato firmato un patto di sottomissione in base al quale il podestà doveva essere perugino. La dipendenza da Perugia significò, però, subire anche le conseguenze delle lotte intestine che vi si svolgevano: così Spello si trovò prima sotto il dominio di Braccio Fortebracci da Montone, poi sotto i Visconti, successivamente sotto Ceccolino Michelotti, capo del partito popolare perugino, ed infine di nuovo sotto Braccio da Montone. Nel 1424, con la morte di quest'ultimo, tornò sotto il diretto controllo della Chiesa, per essere poi consegnata ai Baglioni da papa Martino V, fino al 1583, anno della morte di Guido Baglioni.
All'inizio del sec. XVII si assiste ad un progressivo aumento del controllo del potere centrale pontificio, attraverso la Sacra Consulta e la Congregazione del buon governo.
Dopo il periodo napoleonico Spello divenne parte della delegazione di Perugia, vennero aboliti gli statuti municipali e le cariche istituzionali (consiglio generale, gonfaloniere, assessori ecc.) furono affiancate da deputati ecclesiastici, che tutelavano gli interessi della Chiesa.
Nel 1828 Spello divenne città, con il breve di papa Leone XII.
Nel plebiscito del 9 novembre 1860 quasi tutta la popolazione si schierò a favore dell'Unità d'Italia, con la speranza di uscire da un grave momento di crisi politica ed istituzionale in cui la città versava.
La storia postunitaria segue le vicende degli altri comuni dell'Umbria e dell'Italia.
Momento fondamentale per la storia di Spello fu la dominazione dei Baglioni, dal 1425 al 1538; in tale periodo le magistrature ridussero i propri poteri. Spello aveva cercato l'appoggio di Perugia a partire dal sec. XIV per tentare di frenare le mire espansionistiche della vicina Foligno. A tale scopo era stato firmato un patto di sottomissione in base al quale il podestà doveva essere perugino. La dipendenza da Perugia significò, però, subire anche le conseguenze delle lotte intestine che vi si svolgevano: così Spello si trovò prima sotto il dominio di Braccio Fortebracci da Montone, poi sotto i Visconti, successivamente sotto Ceccolino Michelotti, capo del partito popolare perugino, ed infine di nuovo sotto Braccio da Montone. Nel 1424, con la morte di quest'ultimo, tornò sotto il diretto controllo della Chiesa, per essere poi consegnata ai Baglioni da papa Martino V, fino al 1583, anno della morte di Guido Baglioni.
All'inizio del sec. XVII si assiste ad un progressivo aumento del controllo del potere centrale pontificio, attraverso la Sacra Consulta e la Congregazione del buon governo.
Dopo il periodo napoleonico Spello divenne parte della delegazione di Perugia, vennero aboliti gli statuti municipali e le cariche istituzionali (consiglio generale, gonfaloniere, assessori ecc.) furono affiancate da deputati ecclesiastici, che tutelavano gli interessi della Chiesa.
Nel 1828 Spello divenne città, con il breve di papa Leone XII.
Nel plebiscito del 9 novembre 1860 quasi tutta la popolazione si schierò a favore dell'Unità d'Italia, con la speranza di uscire da un grave momento di crisi politica ed istituzionale in cui la città versava.
La storia postunitaria segue le vicende degli altri comuni dell'Umbria e dell'Italia.
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
preunitario (sec. XIII - 1860)
ente pubblico territoriale (1860 - )
Profili istituzionali collegati:
Ufficio di Stato civile (Umbria), 1860 - 1865
Comunità (Stato della Chiesa), sec. XIV - sec. XVIII
Comunità laziali nel periodo francese, 1798 - 1814
Comunità (Stato della Chiesa), 1815 - 1870
Comune, 1859 -
Complessi archivistici prodotti:
Comune di Spello (fondo)
Comunità di Spello (fondo)
Stato civile del Comune di Spello (fondo)
Bibliografia:
SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER L'UMBRIA, COMUNE DI SPELLO, L'archivio storico comunale preunitario di Spello e i fondi aggregati (1235-1860). Inventari, a cura di M. G. CIVITAREALE, S. FELICETTI, P. FRANCESCHINI, C. FRATTA, coordinamento scientifico di S. MARONI, Perugia, 2003 (Segni di civiltà. Quaderni della Soprintendenza archivistica per l'Umbria, 14*), 19-31
Redazione e revisione:
Santolamazza Rossella, 2015/06/01, revisione
Sargentini Cristiana, 2006/10/06, prima redazione