Altre denominazioni:
Comunità israelitica di Saluzzo, 1930-1931
Comunità israeitica di Torino. Sezione di Saluzzo, 1931-1989
Comunità ebraica di Torino. Sezione di Saluzzo, dal 1989
Estremi cronologici: 1655 - 1932
Note alla datazione: con documento dell'anno 1961
Consistenza: m.l. 14
Storia archivistica: Le informazioni relative ai fondi sono tratte dagli inventari redatti da Antonella Artom nel marzo 2002 (2 volumi).
Dall’inventario del 1861 si deduce che il Fondo Saluzzo era conservato nella Sala d’Amministrazione; da un documento datato 1863 risulta che fu spostato nella camera d’archivio al terzo piano nell’alloggio dell’Asilo. Nei primi anni del secolo XX, il Fondo fu trasferito nel matroneo e solo in seguito fu collocato nel Sacro Tempio. Lì il materiale archivistico fu adagiato sui banchi ed impilato sui palchetti di due armadi lignei, a due ante, recanti in alto le sigle “C.I.” e “A.I.” (molto probabilmente “Confraternita Israelitica” e “Asilo Infantile”, anche se i documenti lì conservati erano di provenienza mista).
In seguito, per gentile concessione della famiglia saluzzese Segre cav. Vittorio che custodì il Fondo in buono stato, e per evitare sicuri deterioramenti, parte del materiale documentario fu traslocata dalla dott.ssa Paola Diena in Torino, presso la Comunità Ebraica di Torino (nella stanza detta ex BENE’ AKIVA’ situata nel sotterraneo adiacente alla "Biblioteca Emanuele Artom" e al Tempio piccolo).
Verso la fine del mese di giugno, nell’anno 1986, il sig. Renato Spiegel, del Central Archives for the history of the Jewish people di Gerusalemme, in visita a Saluzzo accompagnato dal Rav Emanuele Artom della Comunità torinese, trasportò a Torino gli ultimi documenti rimasti collocati sui banchi del Tempio, depositandoli nella stessa stanza suddetta insieme con il materiale saluzzese.
Il 17 luglio 1989 s'eseguiva l’ultimo recupero del materiale archivistico, ancora conservato nei due armadi lignei collocati nel Tempio di Saluzzo. Per tale scopo operarono Lia Tagliacozzo, allora presidente della Comunità Ebraica di Torino, l’ing. Vittorio Tedeschi, allora consigliere della Comunità torinese e Antonella Artom, dipendente del Consorzio A.R.S. - Antichità, Ricerca e Sviluppo di Roma (nell’ambito del Progetto “La presenza ebraica in Italia: una catalogazione in banca dati degli immobili, scritti e beni della comunità ebraica nel nostro Paese” - Legge del 1984, n. 863 - Giacimenti Culturali).
Così l’intero Archivio dell’Università Israelitica di Saluzzo e dei suoi Istituti fu interamente depositato in Torino, presso l’Archivio della Comunità Ebraica, nella già citata stanza detta ex BENE’ AKIVA’, ove si procedette nei lavori di riordino.
In anni successivi, l’intero Fondo fu trasferito nella stanza archivio della Comunità, con ingresso dal matroneo del Tempio grande e sita in una delle quattro torrette.
Ora il Fondo è conservato presso l’"Archivio delle tradizioni e del costume ebraici “Benvenuto e Alessandro Terracini” (presidente Anna Bises Vitale) con sede in Torino, piazzetta Primo Levi n. 12 (piano terra).
Restano a Saluzzo alcuni documenti che sono appesi alle pareti della Sinagoga e del matroneo, debitamente incorniciati, dietro vetro e non esposti ai danneggiamenti da luce diretta.
I lavori di riordino sono proceduti con diversi interventi, susseguitosi in più riprese tra il 1986 e il 1990, con la consulenza alla quale compete la vigilanza archivistica nella persona dell’allora Sovrintendente Guido Gentile.
Sono intervenuti:
- Dott.ssa Paola Diena: numerazione provvisoria delle singole unità documentarie,
- Archivista Anna Guastalla ed altri collaboratori: per una prima schedatura di una parte del materiale archivistico (quello trasportato durante le prime due fasi di trasloco) dietro Finanziamento Regionale,
- Catalogatrice Antonella Artom del Consorzio A.R.S. - Antichità, Ricerca e Sviluppo di Roma: per la schedatura e il riordino dell’intero Fondo, per la catalogazione in banca dati dei fascicoli costituiti, per la redazione di una bozza d’inventario, il tutto nell’ambito del Progetto Giacimenti Culturali. Verso la fine dell’anno 2001 A. Artom ha terminato con il condizionamento del materiale archivistico e con la redazione degli inventari definitivi grazie ad un finanziamento della Soprintendenza Archivistica di Torino, sotto il controllo della dott.ssa Daniela Caffaratto, funzionario della Soprintendenza Archivistica di Torino.
Criteri adottati per il riordino.
Per il riordino delle carte si è seguito il criterio storico, andando a ricostituire l’ordinamento dato nella seconda metà del secolo XIX.
Con il ritrovamento, avvenuto il 2 novembre 1988, dell’"Inventario Generale degli Archivi esistenti nella sala d’amministrazione redatto dal 1° agosto 1861" si è potuto riordinare il complesso del materiale datato 1765-1868 ricostruendo l’ordinamento originario delle carte, grazie anche all’ausilio delle segnature archivistiche poste sui fascicoli in gran parte trovati già inseriti nei faldoni originali.
Per questo motivo è stata ricostituita la collocazione fisica dei pezzi.
Il 9 marzo 1989 sono stati ritrovati i sei "Inventari delle carte costituenti l’Archivio della Confraternita Israelitica di Saluzzo" (alcuni datati 1852, 1853, altri senza data); il più aggiornato fra essi, privo di datazione (Presidente avv. E. Segre) contiene annotazioni fino al 47° articolo (trattasi di 47 filze).
Quest’ultimo è stato utilizzato per riordinare i fascicoli rinvenuti frammisti alle altre carte, ancora recanti la segnatura corrispondente sulle fascette di carta azzurra (due per fascicolo sistemate a croce) che fermavano i documenti componendo delle filze. Si è così mantenuto fede alla formazione originaria. Questo blocco di unità documentarie della Confraternita, che costituiscono il vero e proprio Archivio dell’Istituzione in quanto ente produttore, è andato a costituire la nuova serie 6ª consultabile nell'inventario del 2002 nelle materie "Beneficenza", "Contabilità", "Corrispondenza" (1 registro art. 33 inv.), "Leggi e Decreti" (art. 41 inv. che è mancante), "Calcolo dei Patrimoni" (art. 45 inv. registrato pure in Contabilità).
La scelta di costituire un unico Fondo, e quindi senza distinguere l’Archivio dell’Università da quelli aggregati della Congregazione e dell’Asilo, è stata dettata da una esigenza di schedatura per il Consorzio A.R.S., si è in ogni modo cercato di mantenere la singolarità degli Enti.
Per quanto concerne il materiale archivistico datato 1869-1932, è stata persa ogni possibile traccia dell’ordinamento originario. Le unità archivistiche, in quantità rilevante, si presentavano disordinate, del tutto in carte sciolte. Si è proceduto seguendo la traccia dettata dall’Inventario del 1861 e, secondo criteri analitici, prendendo in esame ogni singola unità documentaria schedandola. Si è prestato attenzione al tipo di fascicoli già costituiti per il periodo pre 1869, costituendone di ex novo. Non avendo rilevato per varie carte un rapporto precostituito, si è cercato di creare una struttura costante che permettesse la consultazione.
La documentazione di natura finanziaria segue un ordine cronologico per anno d’esercizio.
Le carte relative a questo periodo ora costituiscono la serie 5ª come continuazione del criterio, scaturito dalla struttura propria dell’archivio, che l’Università Israelitica adottò aggregando la documentazione in base ad un ordine cronologico e per materia. Per la serie 5ª non si è mantenuta, nei faldoni, la distribuzione dei fascicoli come in origine: in ogni faldone relativo alle quattro serie originarie (inv. 1861) erano inseriti fascicoli relativi a tutte le dodici materie costituite; tale suddivisione era complessa e in ogni caso si era nell’impossibilità di formare faldoni rispondenti all’origine. Furono condizionati provvisoriamente 94 faldoni, quanto necessari per l’inserimento del materiale, seguendo l’ordine alfabetico delle materie originarie portandole ad esaurimento una dopo l’altra nella loro totalità.
Il 17 luglio 1989 s'eseguiva l’ultimo recupero del materiale archivistico, ancora conservato nei due armadi lignei collocati nel Tempio di Saluzzo. Per tale scopo operarono Lia Tagliacozzo, allora presidente della Comunità Ebraica di Torino, l’ing. Vittorio Tedeschi, allora consigliere della Comunità torinese e Antonella Artom, dipendente del Consorzio A.R.S. - Antichità, Ricerca e Sviluppo di Roma (nell’ambito del Progetto “La presenza ebraica in Italia: una catalogazione in banca dati degli immobili, scritti e beni della comunità ebraica nel nostro Paese” - Legge del 1984, n. 863 - Giacimenti Culturali).
Così l’intero Archivio dell’Università Israelitica di Saluzzo e dei suoi Istituti fu interamente depositato in Torino, presso l’Archivio della Comunità Ebraica, nella già citata stanza detta ex BENE’ AKIVA’, ove si procedette nei lavori di riordino.
In anni successivi, l’intero Fondo fu trasferito nella stanza archivio della Comunità, con ingresso dal matroneo del Tempio grande e sita in una delle quattro torrette.
Ora il Fondo è conservato presso l’"Archivio delle tradizioni e del costume ebraici “Benvenuto e Alessandro Terracini” (presidente Anna Bises Vitale) con sede in Torino, piazzetta Primo Levi n. 12 (piano terra).
Restano a Saluzzo alcuni documenti che sono appesi alle pareti della Sinagoga e del matroneo, debitamente incorniciati, dietro vetro e non esposti ai danneggiamenti da luce diretta.
I lavori di riordino sono proceduti con diversi interventi, susseguitosi in più riprese tra il 1986 e il 1990, con la consulenza alla quale compete la vigilanza archivistica nella persona dell’allora Sovrintendente Guido Gentile.
Sono intervenuti:
- Dott.ssa Paola Diena: numerazione provvisoria delle singole unità documentarie,
- Archivista Anna Guastalla ed altri collaboratori: per una prima schedatura di una parte del materiale archivistico (quello trasportato durante le prime due fasi di trasloco) dietro Finanziamento Regionale,
- Catalogatrice Antonella Artom del Consorzio A.R.S. - Antichità, Ricerca e Sviluppo di Roma: per la schedatura e il riordino dell’intero Fondo, per la catalogazione in banca dati dei fascicoli costituiti, per la redazione di una bozza d’inventario, il tutto nell’ambito del Progetto Giacimenti Culturali. Verso la fine dell’anno 2001 A. Artom ha terminato con il condizionamento del materiale archivistico e con la redazione degli inventari definitivi grazie ad un finanziamento della Soprintendenza Archivistica di Torino, sotto il controllo della dott.ssa Daniela Caffaratto, funzionario della Soprintendenza Archivistica di Torino.
Criteri adottati per il riordino.
Per il riordino delle carte si è seguito il criterio storico, andando a ricostituire l’ordinamento dato nella seconda metà del secolo XIX.
Con il ritrovamento, avvenuto il 2 novembre 1988, dell’"Inventario Generale degli Archivi esistenti nella sala d’amministrazione redatto dal 1° agosto 1861" si è potuto riordinare il complesso del materiale datato 1765-1868 ricostruendo l’ordinamento originario delle carte, grazie anche all’ausilio delle segnature archivistiche poste sui fascicoli in gran parte trovati già inseriti nei faldoni originali.
Per questo motivo è stata ricostituita la collocazione fisica dei pezzi.
Il 9 marzo 1989 sono stati ritrovati i sei "Inventari delle carte costituenti l’Archivio della Confraternita Israelitica di Saluzzo" (alcuni datati 1852, 1853, altri senza data); il più aggiornato fra essi, privo di datazione (Presidente avv. E. Segre) contiene annotazioni fino al 47° articolo (trattasi di 47 filze).
Quest’ultimo è stato utilizzato per riordinare i fascicoli rinvenuti frammisti alle altre carte, ancora recanti la segnatura corrispondente sulle fascette di carta azzurra (due per fascicolo sistemate a croce) che fermavano i documenti componendo delle filze. Si è così mantenuto fede alla formazione originaria. Questo blocco di unità documentarie della Confraternita, che costituiscono il vero e proprio Archivio dell’Istituzione in quanto ente produttore, è andato a costituire la nuova serie 6ª consultabile nell'inventario del 2002 nelle materie "Beneficenza", "Contabilità", "Corrispondenza" (1 registro art. 33 inv.), "Leggi e Decreti" (art. 41 inv. che è mancante), "Calcolo dei Patrimoni" (art. 45 inv. registrato pure in Contabilità).
La scelta di costituire un unico Fondo, e quindi senza distinguere l’Archivio dell’Università da quelli aggregati della Congregazione e dell’Asilo, è stata dettata da una esigenza di schedatura per il Consorzio A.R.S., si è in ogni modo cercato di mantenere la singolarità degli Enti.
Per quanto concerne il materiale archivistico datato 1869-1932, è stata persa ogni possibile traccia dell’ordinamento originario. Le unità archivistiche, in quantità rilevante, si presentavano disordinate, del tutto in carte sciolte. Si è proceduto seguendo la traccia dettata dall’Inventario del 1861 e, secondo criteri analitici, prendendo in esame ogni singola unità documentaria schedandola. Si è prestato attenzione al tipo di fascicoli già costituiti per il periodo pre 1869, costituendone di ex novo. Non avendo rilevato per varie carte un rapporto precostituito, si è cercato di creare una struttura costante che permettesse la consultazione.
La documentazione di natura finanziaria segue un ordine cronologico per anno d’esercizio.
Le carte relative a questo periodo ora costituiscono la serie 5ª come continuazione del criterio, scaturito dalla struttura propria dell’archivio, che l’Università Israelitica adottò aggregando la documentazione in base ad un ordine cronologico e per materia. Per la serie 5ª non si è mantenuta, nei faldoni, la distribuzione dei fascicoli come in origine: in ogni faldone relativo alle quattro serie originarie (inv. 1861) erano inseriti fascicoli relativi a tutte le dodici materie costituite; tale suddivisione era complessa e in ogni caso si era nell’impossibilità di formare faldoni rispondenti all’origine. Furono condizionati provvisoriamente 94 faldoni, quanto necessari per l’inserimento del materiale, seguendo l’ordine alfabetico delle materie originarie portandole ad esaurimento una dopo l’altra nella loro totalità.
Descrizione: Università israelitica di Saluzzo, 1655-1932 con documento dell'anno 1961, 1.288 fascicoli contenuti in 125 faldoni pari a 14 m.l.
Ordinamento: L'inventario del 2002 (in 2 volumi) descrive lo stesso materiale archivistico in tre modi diversi andando a costituire tre distinti inventari:
- Inventario (ordinato per materie alfabetiche e, al'interno di ogni materia per serie cronologiche). Nota bene: Per le serie dalla Prima alla Quarta l’ordinamento originario strutturato sull’inventario del 1861 risulta dapprima per serie cronologiche e per materie alfabetiche. Per facilitare la lettura dell'inventario, si è preferito non frammentare maggiormente la documentazione ed invertire l’ordine dando le descrizioni delle materie in modo continuativo suddivise per serie.
- Inventario (ordine fisico effettivo delle unità archivistiche come sono conservate nei faldoni contenitori delle stesse).
- Inventario (ordinato per Enti: Università Israelitica di Saluzzo, Confraternita di Pietà e Beneficenza di Saluzzo, Asilo Infantile Israelitico).
Descrizione delle serie cronologiche:
SERIE Prima - Dall’origine dell’Amministrazione sino al 1815 (per la documentazione datata 1800-1815 con documenti datati dall’anno 1765 sino all’anno 1857)
SERIE Seconda - Dal 1815 sino al 1850 cioè all’installazione del Consiglio Segre Marco Anselmo (per la documentazione datata 1815-1850 con documenti datati dall’anno 1767 sino all’anno 1864)
SERIE Terza - Dal 1850 sino al 4 luglio 1857, promulgazione della nuova Legge Rattazzi (per la documentazione datata 1850-1857 con documenti datati dall’anno 1813 sino all’anno 1865)
SERIE Quarta - Dal 1857 sino al 1868 (anno dell’ultimo aggiornamento effettuato all’inventario redatto nel 1861) (per la documentazione datata 1857-1868 con documenti datati 1767-1856; 1872; 1886; 1888; 1905; 1960)
SERIE Quinta - Dal 1869 sino al 1931, anno di fusione con la Comunità Ebraica di Torino (R.D. 24 settembre 1931, n. 1279) (per la documentazione datata 1869-1931 (con documenti datati 1868; 1950; 1960)
SERIE Sesta - Carte costituenti l’Archivio della Confraternita Israelitica di Pietà e Beneficenza di Saluzzo (per la documentazione datata 1779-1869).
Elencazione delle Materie in ordine alfabetico:
1. Amministrazione
2. Beneficenza
3. Contabilità
4. Corrispondenza
5. Culto e cimiteri
6. Istromenti e capitolazioni
7. Istruzione religiosa
8. Imposte
9. Leggi e Decreti
10. Liti
11. Manicomio
12. Calcolo dei patrimoni (archivio segreto)
Durante i lavori di riordino, iniziati verso la fine del 1989 e terminati nei primi mesi del 1990, si è voluto tenere unito il complesso dei documenti in un unico fondo pur tuttavia senza perdere la natura degli Enti produttori e quindi la provenienza del materiale. Nel frattempo non si è voluto perdere la situazione di archiviazione originaria data dagli Enti che adottarono uno schema proprio di classificazione di tutti gli affari trattati, suddividendo l’Archivio in quattro serie secondo una periodizzazione storico-istituzionale ed in dodici materie che si susseguono secondo l’ordine alfabetico, basandosi sul contenuto dei documenti. Da questo ordine originario discende una prima e fondamentale possibilità di informazione relativa all’organizzazione ed alle funzioni degli Enti. Per questo motivo si è proceduto con l’inserimento sotto la materia "Beneficenza" del corpo degli atti spediti e ricevuti, i documenti inerenti lo svolgimento dell’attività e dell’amministrazione, i documenti riguardanti la Confraternita Israelitica di Pietà e Beneficenza locale, così come sotto la materia "Istruzione Religiosa" restano raggruppati quelli relativi e prodotti dall’Asilo Infantile Israelitico. Sotto la materia "Contabilità" risultano distinti i conti finanziari dei tre Enti così come la documentazione relativa alle materie "Corrispondenza", "Instrumenti e Capitolazioni", "Imposte, Leggi e Decreti", "Calcolo dei Patrimoni".
Questa scelta ha potuto comunque evidenziare le competenze, il modo di funzionamento e l’evoluzione delle Istituzioni che hanno prodotto questo materiale documentario (costituito da lettere, atti notarili, certificati, deliberazioni, progetti tecnici, semplici appunti).
Per le quattro serie originarie si era mantenuta la numerazione, e quindi anche la sistemazione fisica delle unità archivistiche, secondo la segnatura data nell’inventario 1861, che prevedeva per i faldoni una numerazione di corda aperta che ripartiva da 1 per ciascuna serie ed all’interno di ciascun faldone, per ciascuna serie, una numerazione progressiva che ripartiva da 1 per i fascicoli.
Per la 5ª e la 6ª serie (ex novo) si era mantenuta la soluzione che prevedeva una numerazione di corda aperta per i faldoni che ripartiva da 1 ma all’interno si era dato un numero progressivo per i fascicoli sino ad esaurimento delle singole serie; per la 5ª serie questa numerazione ripartiva dal numero totale dei fascicoli delle quattro serie originarie sino ad esaurimento dei pezzi. Questa inconsueta scelta di numerazione era stata adottata per non perdere il contenuto della schedatura informatizzata eseguita per il Consorzio A.R.S. - Antichità, Ricerca e Sviluppo. I numeri di corda, dati nella bozza d’inventario alle unità archivistiche, partivano da 1 sino a 1304, dando anche la possibilità di calcolare la consistenza della documentazione. Si era stati obbligati a derogare alla regola generale della numerazione per carte per via della breve durata del Progetto del Consorzio A.R.S..
Per lo Stato Civile si vedano le materie "Culto e Cimiteri e Imposte (Università)".
Nel 2001, dovendo procedere al condizionamento del Fondo di Saluzzo, si è mantenuta la disposizione fisica delle unità archivistiche, sono state mantenute le vecchie segnature relative all’inventario del 1861 e al riordino e schedatura A.R.S. del 1989, ma si è voluto semplificare la numerazione di corda relativa ai faldoni e ai fascicoli adottando una numerazione a corda chiuse per i faldoni (da 1 a 125) e a corde aperte per i fascicoli, ricominciando da 1, all’interno di ciascun faldone.
Strumenti di ricerca:
Inventari dell'Archivio storico Fondo ebraico di Saluzzo 1765-1932, costituito dai fondi dell'Università israelitica di Saluzzo 1765-1932, della Confraternita israelitica di Pietà e Beneficenza 1779-1932 e dell'Asilo infantile israelitico 1796-1932, redatti da Antonella Artom nel marzo 2002 (2 volumi)
La documentazione è stata prodotta da:
Università israelitica di Saluzzo
La documentazione è conservata da:
Archivio delle tradizioni e del costume ebraici Benvenuto e Alessandro Terracini di Torino
Redazione e revisione:
Artom Antonella, 2011/08/02, prima redazione