Sede: Furtei (Medio Campidano)
Intestazioni:
Comune di Furtei, Furtei (Medio Campidano), sec. XVIII -, SIUSA
La villa medioevale di Furtei appartenne alla curatoria di Nuraminis nel Regno giudicale di Caralis. Dal 1324 entrò a far parte dei territori catalano - aragonesi del Regno di Sardegna. Come le altre ville infeudate della Sardegna il primo embrione del suo municipio sorse nel XVIII sec. quando nell'isola furono istituiti i Consigli comunitativi, prima forma di rappresentanza municipale. La villa fu riscattata ai Sanjust di San Lorenzo nel 1839. Con la promulgazione della l. n. 295 nel 1848, in seguito alla fusione dei territori insulari del Regno di Sardegna con quelli peninsulari, per i quali con r. d. del 7 ottobre 1848 era stata decretata la riforma della legge comunale e provinciale, Furtei fu riconosciuto come ente autonomo. La successiva Legge Rattazzi del 23 ottobre 1859 diede un nuovo assetto territoriale al Regno e nel 1865 l'ente assunse la struttura politico amministrativa propria del comune moderno. Fu incluso nella Provincia di Cagliari nel 1821. Con r. d. n. 1854/1927 al Comune fu aggregato quello di Segariu che riacquistò l'autonomia con d. l. n. 871/1945. Il Comune di Furtei faceva parte del territorio della Provincia di Cagliari ma, con l'istituzione nel 2001 della nuova Provincia del Medio Campidano, voluta dalla Regione Autonoma della Sardegna, l. r. n. 9, e divenuta operativa nel maggio del 2005, a seguito delle elezioni per il rinnovo dei Consigli provinciali, il comune è entrato a fa parte del territorio della nuova provincia
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale
Soggetti produttori:
Comune di Segariu, collegato
Profili istituzionali collegati:
Consiglio comunitativo delle ville infeudate (Regno di Sardegna), 1771 - 1848
Comune, 1859 -
Complessi archivistici prodotti:
Comune di Furtei (fondo)
Comune di Furtei (fondo)
Stato civile del Comune di Furtei (fondo)
Bibliografia:
AA. VV., La provincia di Cagliari. I comuni, Milano, 1983
F. C. CASULA, Dizionario storico sardo, C. Delfino, Sassari, 2001
Redazione e revisione:
Castellino Anna, 2012, revisione
Mura Simonetta, 2009/04/16, integrazione successiva