Sede: Faleria (Viterbo)
Date di esistenza: sec. X -
Intestazioni:
Comune di Faleria, Faleria (Viterbo), sec. X -, SIUSA
Altre denominazioni:
Stabbia, ante 1874
Inclusa nel Patrimonio di S. Pietro e non coinvolta nelle conquiste longobarde, Stabbia fece parte della domusculta di Capracoro istituita da Adriano I (772-795) e successivamente fu donata al monastero dei SS. Andrea e Gregorio (998). Nel 1200 risulta feudo appartenente agli Anguillara ai quali rimase sino al 1660, anno in cui fu acquistato dalla famiglia Borghese. Durante la Repubblica Romana (1798-1799) il comune fu incluso nel dipartimento del Cimino, cantone di Civita Castellana, e successivamente, sotto il dominio napoleonico, appartenne al dipartimento di Roma, circondario di Viterbo, cantone di Civita Castellana (1809-1814). Con la Restaurazione e la riforma del 1816 Stabbia divenne podesteria inclusa nella provincia del Patrimonio, delegazione di Viterbo, governo di Civita Castellana. Nel 1870 il comune fu annesso al Regno d'Italia ed appartenne alla provincia di Roma sino al 1927, anno in cui passò alla neoistituita provincia di Viterbo. Nel 1874 l'antico nome Stabbia fu mutato in Faleria
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale
Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -
Comunità (Stato della Chiesa), 1815 - 1870
Comunità (Stato della Chiesa), sec. XIV - sec. XVIII
Comunità laziali nel periodo francese, 1798 - 1814
Complessi archivistici prodotti:
Comune di Faleria (fondo)
Stato civile del Comune di Faleria (fondo)
Redazione e revisione:
Barbafieri Adriana, 2006/07/16, prima redazione