Sede: Silì (Cagliari)
Intestazioni:
Comune di Silì, Silì (Cagliari), sec. XVIII - 1927, SIUSA
La villa medioevale di Silì appartenne alla curatoria del Campidano di Simaxis nel Regno giudicale di Arborea. Dal 1410 entrò a far parte dei territori catalano - aragonesi del Regno di Sardegna. Come le altre ville infeudate della Sardegna il primo embrione del suo municipio sorse nel XVIII sec. quando nell'isola furono istituiti i Consigli comunitativi, prima forma di rappresentanza municipale. Nel maggio 1838 la villa feudale fu definitivamente riscattata. Nel 1848 con la promulgazione della l. n. 295, in seguito alla fusione dei territori insulari del Regno di Sardegna con quelli peninsulari, per i quali con r. d. del 7 ottobre 1848 era stata decretata la riforma della legge comunale e provinciale, Silì fu riconosciuto come ente autonomo. La successiva Legge Rattazzi del 23 ottobre 1859 diede un nuovo assetto territoriale al Regno e nel 1865 l'ente assunse la struttura politico amministrativa propria del comune moderno. Con r. d. n. 1910/1927, il Comune di Silì fu soppresso e aggregato a quello di Oristano (all'epoca Provincia di Cagliari), di cui è attualmente frazione
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale
Soggetti produttori:
Comune di Oristano, collegato
Profili istituzionali collegati:
Consiglio comunitativo delle ville infeudate (Regno di Sardegna), 1771 - 1848
Comune, 1859 -
Complessi archivistici prodotti:
Comune di Silì (fondo)
Stato civile del Comune di Silì (fondo)
Bibliografia:
C. PALOMBA-G. USAI (a cura di), Gli archivi comunali della provincia di Oristano-Risultati di un censimento, Tip. Mogorese Editrice, 1999
F. C. CASULA, Dizionario storico sardo, C. Delfino, Sassari, 2001
Redazione e revisione:
Castellino Anna, 2012, revisione
Mura Simonetta, 2009/04/07, integrazione successiva