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Codignola Ernesto

fondo

Estremi cronologici: 1910 - 1965

Storia archivistica: L'archivio, da tempo noto alla Sovrintendenza, era stato già provvisoriamente sistemato, sia pure parzialmente, da E. C. mentre era ancora in vita, sistemazione poi portata a compimento dalla moglie Anna Maria. All'epoca della notifica, quando la proprietà era ancora del figlio Tristano, risultava suddiviso in due parti: l'epistolario, riordinato in gran parte dallo stesso Codignola, e i documenti, sui quali aveva invece operato la moglie. Al di fuori di queste due partizioni, restava comunque una grande mole di documentazione ancora interamente da riordinare. Nella seconda metà degli anni Ottanta l'archivio fu nuovamente riorganizzato e parzialmente schedato da Riccardo Gori, il quale riordinò compiutamente una parte dell'archivio, e più precisamente la parte della sezione dell'epistolario sulla quale aveva lavorato Ernesto Codignola, limitandosi a schedare una parte del resto della corrispondenza e della documentazione non riordinata da Anna Maria Codignola; inoltre costituì due altre serie documentarie, quella, quantitativamente minore, dei manoscritti, e quella dei ritagli di giornale. Un secondo intervento ha portato all'ordinamento ed all'inventariazione del Fondo "Scuola Città Pestalozzi", ad opera di Francesca Capetta.Successivamente è stata inventariata analiticamente anche il resto dell'archivio, compresa la seconda parte dell'epistolario, quella della quale Gori aveva effettuato una semplice schedatura.
Estremamente complesse sono state le vicende logistiche dell'archivio. Inizialmente conservato presso l'abitazione di Codignola, fu successivamente di necessità provvisoriamente trasferite presso l'Istituto Degl'Innocenti in piazza SS. Annunziata. Le carte vennero poi trasferite a Scandicci, presso il centro studi "Le corbinaie", ove fu completato il lavoro di ordinamento. Data la necessità di liberare i locali occupati a Scandicci, l'archivio venne trasferito nella Villa medicea di Pratolino, dove nelle intenzioni iniziali doveva sorgere un complesso culturale. Successivamente tale progetto venne abbandonato, per cui successivamente l'archivio è stato trasferito presso il Centro archivistico della Scuola normale superiore di Pisa.
Una parte del carteggio di Ernesto Codignola, quella di prevalente interesse editoriale, si trova conservata nell'archivio storico della Nuova Italia. Questa documentazione è in realtà strettamente connessa con quello personale, tanto che il carteggio scambiato con alcuni corrispondenti anche in merito a specifiche questioni si trova in parte nel carteggio personale, in parte in quello della casa editrice.


Descrizione: Corrispondenza: Parte dell'epistolario, inventariata, è riordinata per mittenti (ivi compreso lo stesso Codignola), con, all'interno dei fascicoli nominativi, una ripartizione in sequenza cronologica. La restante parte è per il momento ordinata in una sequenza casuale ed è a sua volta suddivisa in due parti, una delle quali dispone di una numerazione che è collegata ad una schedatura per corrispondente, mentre l'altra non è schedata, ma dispone di un elenco di consistenza diviso per corrispondente.
Il carteggio è composto da circa 17.000 lettere, delle quali oltre 10.000 sono comprese nell'inventario a stampa. Gli estremi cronologici vanno dagli anni Venti alla seconda metà degli anni Sessanta. Tra i moltissimi corrispondenti, a puro scopo indicativo ed in base esclusivamente all'inventario pubblicato, si segnalano: Ettore Allodoli (1923-1941, 17 lettere); Antonio Anzillotti (1922-1925, 20 lettere), Vladimiro Arangio Ruiz (1921-1952, 100 lettere); Max Ascoli (1930-1933, 16 lettere); Antonio Banfi (1921-1956, 108 lettere); Giulio Bertoni (1927-1939, 13 lettere); Francesco Bettini (1925-1947, 193 lettere); Walter Binni (1936-1943, 8 lettere); Giuseppe Bottai (1922-1943, 63 lettere); Ernesto Buonaiuti (1939-1945, 16 lettere); Piero Calamandrei (1923-1954, 26 lettere); Giovanni Calò (1924-1961, 11 lettere); Guido Calogero (1925-1959, 120 lettere); Delio Cantimori (1926-1943, 55 lettere); Aldo Capitini (1939-1967, 50 lettere); Armando Carlini (1922-1946, 72 lettere); Ernst Cassirer (1935-1946, 10 lettere); Federico Chabod (1929-1930, 10 lettere); Francesco Cognasso (1929-1936,11 lettere); Nino Cortese (1921-1931, 10 lettere); Benedetto Croce (1920-1943, 19 lettere); Mario Dal Prà (1949-1961, 10 letterre); Eurialo De Michelis (1935-1965, 77 lettere); Guido De Ruggiero (1920-1938, 23 lettere); Gaetano De Sanctis (1930-1951, 86 lettere); Giacomo Devoto (1931-1952, 14 lettere); Eugenio Donadoni (1903-1924, 91 lettere); Luigi Einaudi (1930-1943, 5 lettere); Francesco Ercole (1925-1940, 60 lettere), Giorgio Falco (1922-1961, 53 lettere); Pietro Fedele (1923-1938, 20 lettere); Francesco Flora (1924-1950, 20 lettere); Mario Fubini ( 1930-1955, 175 lettere); Agostino Gemelli (1923-1959, 104 lettere); Giovanni Gentile ( 1908-1943, 274 lettere); Giuliano Balbino (1922-1955, 145 lettere); Piero Gobetti (1920-1923, 10 lettere); Augusto Guzzo (1922-1974, 204 lettere); Arturo Carlo Jemolo (1920-1954, 16 lettere); Arrigo Levasti (1924-1945, 10 lettere); Franco Lombardi (1935-1937, 16 lettere); Giuseppe Lombardo Radice (1913-1939, 74 lettere); Vittorio Lugli (1930-1940, 18 lettere); Cesare Luporini (1932-1941, 13 lettere); Gino Luzzatto (1922-1950, 20 lettere); Concetto Marchesi (1921-1943, 19 lettere); Biagio Marin (1922-1940, 10 lettere); Roberto Michels (1931-1940, 10 lettere); Mario Missiroli (1922-1941, 14 lettere); Arnaldo Momigliano (1931-1946, 23 lettere); Attilio Momigliano (1921-1946, 21 lettere), Rodolfo Mondolfo (1922-1950, 156 lettere); Carlo Morandi (1929-1946, 20 lettere); Cesare Musatti (1938-1953, 10 lettere); Benito Mussolini (1931-1932, 3 lettere); Ferdinando Neri, (1934-1943, 12 lettere); Fausto Nicolini (1930-1940, 11 lettere); Adolfo Omodeo (1922-1945, 138 lettere); Nicola Ottokar (1934-1953, 11 lettere); Giovanni Papini (1924-1944, 15 lettere); Giorgio Pasquali (1922-1941, 23 lettere); Alessandro Pavolini (1925-1943, 31 lettere); Domenico Petrini (1929-1931, 47 lettere), Giuseppe Petronio (1929-1940, 15 lettere); Giuseppe Prezzolini (1919-1970, 34 lettere); Niccolò Rodolico (1921-1941, 14 lettere); Michel Rostovtzeff (1930-1938, 39 lettere), Luigi Russo (1920-1954, 156 lettere); Bino Sanminiatelli (1937-1943, 12 lettere); Giovanni Sanna (1922-1948, 203 lettere), Mario Sansone (1933-1958, 17 lettere) Natalino Sapegno (1930-1939, 39 lettere); Michele Federico Sciacca (1931-1941, 18 lettere); Arrigo Serpieri (1923-1941, 8 lettere); Ernesto Sestan (1924-1952, 11 lettere); Pietro Silva (1922-1934, 11 lettere); Ardengo Soffici (1926-1938, 9 lettere); Gioele Solari (1931-1947, 11 lettere); Arrigo Solmi (1924-1942, 44 lettere); Giorgio Spini (1942-1954, 14 lett.); Ugo Spirito (1920-1939, 28 lettere); Manara Valgimigli (1921-1964, 169 lettere); Bernardino Varisco (1912-1931, 16 lettere); Gioacchino Volpe (1922-1930, 40 lettere).
Vi sono inoltre 757 lettere inviate da E. C. a corrispondenti diversi, dal 1910 al 1964, per lo più in fotocopia. Alcune delle lettere sono indirizzate alla moglie, Anna Maria, ma sono state inserite nell'inventario pubblicato su E. C.
Atti e documenti: La sezione (1910 ca.- prima metà anni Sessanta), non inventariata, è ordinata secondo criteri tematici precostituiti dal riordinatore e relativi per lo più ad argomenti di carattere pedagogico; all'interno delle singole classificazioni gli atti sono in ordine cronologico. Complessivamente è conservata in 54 buste contenenti carteggio, circolari, testi, note, bollettini, materiale a stampa etc. Le tematiche generali riguardano la Riforma Gentile, l'Ente Nazionale di Cultura, il dibattito internazionale sulla riforma della scuola dopo il 1945.
Manoscritti: Alcune decine di manoscritti, alcuni dei quali inediti.
Ritagli di giornali: Alcune migliaia di ritagli di giornale, ancora totalmente da riordinare.
Materiale grafico: Vi è una collezione di fotografie, un nucleo delle quali è riferito all'attività di E.C. in qualità di presidente dell'Ente Nazionale Cultura, ed in particolare alle scuole rurali; un altro è relativo al periodo nel quale era direttore della Scuola-Città Pestalozzi (parte degli albums sono stati lasciati in deposito presso la scuola stessa : si tratta degli albums ricamati dagli allievi).
Archivi aggregati: "Codignola, Anna Maria". L'archivio, non ancora ordinato, è costituito da 8 buste contenenti circa 2.000 lettere, dagli anni Trenta fino agli anni Settanta; la maggior parte di esse sono però posteriori agli anni Cinquanta.
"Scuola e città Pestalozzi". Circa 15.000 unità archivistiche ordinate e corredate di inventario dattiloscritto, tra le si trovano documenti, lettere, riviste ed articoli di giornali, dalla fondazione della scuola (gennaio 1945-1976). Si tratta spesso di carte di E. ed A.M. C., relativi però alla scuola, che, rispettando la volontà dei C., sono stati conservati in un fondo separato, anche se talvolta è evidentissimo il collegamento con i fondi personali dei Codignola ( lettere provenienti dal medesimo mittente si trovano sia nell'epistolario che nella sezione Scuola-Città).
L'ordinamento è in base a tre indici tematici: 1. Fondazione di Scuola-Città e attività del Patronato scolastico G. Gori (atti vari relativi alla costituzione della scuola, verbali, documentazione contabile, carteggio organizzativo, relazioni, progetti e varia del Patronato etc.), 1945-1976, 4 fascicoli; 2. Vita interna di Scuola-Città (regolamenti interni, programmi, rapporti informativi sugli insegnanti, verbali di riunioni, documentazione sull'attività della scuola etc.), 1944-1970, 5 fascicoli; 3) Attività di Anna Maria ed E. C. in relazione a Scuola-Città, in gran parte lettere: a) lettere relative ai rapporti con Scuola-città, 1945-1976, 1 fascicolo; b) rapporti con autorità scolastiche ed enti locali, 1945-1967, 1 fascicolo; c) rapporti con l'estero con l'estero, 1946-1969, 1 fascicolo; d) rapporti con soci, collaboratori ecc., 1945-1974,un fascicolo; e) lettere relative a visite, informazioni, tentativi affini, 1945-1960; f) quaderni e appunti di E. C., 1944-1953, 2 diari, 1 quaderno e 2 manoscritti; g) pubblicazioni, relazioni, e propaganda, 1945-1958, 1 fascicolo.
Inoltre vi è la raccolta completa del giornale scolastico «Il nostro piccolo mondo» ed altri lavori tipografici e pubblicazioni varie.
Biblioteca: La biblioteca personale di E. C. (circa 14.000 volumi e 7.500 tra opuscoli ed estratti) è stata lasciata nel 1976 alla Scuola Normale Superiore di Pisa.
Presso il Centro si conserva l'emeroteca, composta da almeno 100 testate tra giornali e riviste, frutto dello scambio con riviste soprattutto straniere, fino a quando la rivista «Scuola Città» fu stampata a Firenze; specializzata per lo più in pedagogia, l'emeroteca è quindi utilissima sotto tutti i punti di vista anche per chi voglia consultare l'archivio.
Sempre presso il Centro vi è una biblioteca che è il risultato di una convenzione voluta da Tristano Codignola con la casa editrice La Nuova Italia, che si impegnava a dare al Centro una copia delle proprie pubblicazioni rilevanti anche in campo pedagogico (p.e. riviste come «Castoro», «Il Ponte», «Aut-Aut»).


Strumenti di ricerca:
Francesca Capetta, Angela Parini, Guida all'archivio di Ernesto e Anna Maria Codignola
Riccardo Gori, L'epistolario di Ernesto Codignola

Documentazione collegata:
Archivio storico della Casa editrice "La Nuova Italia", Corrispondenza di Ernesto Codignola quale direttore della casa editrice. Conservata presso: Villa medicea di Pratolino

La documentazione è stata prodotta da:
Codignola Ernesto

La documentazione è conservata da:
Scuola Normale Superiore


Bibliografia:
Simona Giusti, "Una casa editrice negli anni del fascismo. La Nuova Italia (1926-1943), Firenze, Olschki, 1983
"Una casa editrice tra Società, cultura e scuola. La Nuova Italia 1926-1986", a cura di Alessandro Piccioni, Firenze, La Nuova Italia, 1986
"L’epistolario di Ernesto Codignola conservato nel centro di studi pedagogici 'Ernesto e Anna Maria Codignola': catalogo", a cura di R. Gori, Firenze, Giunta regionale toscana & La Nuova Italia editrice, 1987
CONSIGLIO INTERBIBLIOTECARIO TOSCANO (CITO), Guida ai fondi speciali delle biblioteche toscane, a cura di S. DI MAJO, premessa di F. ADORNO, Firenze, DBA, 1996, p. 190
Guida agli Archivi delle personalità della cultura in Toscana tra '800 e '900. L'area fiorentina, a cura di E. CAPANNELLI - E. INSABATO, Firenze, Olschki, 1996, 180-184
"Guida all'archivio di Ernesto e Anna Maria Codignola conservato presso il Centro di Studi pedagogici Codignola", a cura di Francesca Capetta e Angela Parini, Firenze, Edizioni Regione Toscana, 1998

Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Capannelli Emilio, 2010, prima redazione


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