Senatore del Parlamento italiano
Professore universitario
Intestazioni:
Giorgini, Giovan Battista, giurista, politico, (Lucca 1818 - Montignoso 1908), SIUSA
Nacque a Lucca il 13/5/1818 da Gaetano e da Carolina dei conti Diana Paleologo di Massa, fu allievo degli Scolopi a Firenze e poi del liceo universitario di Lucca. Rivelò fin da giovanissimo una spiccata attidunine letteraria e già nel 1831 dette alle stampe i primi versi. Si laureò in Giurisprudenza a Pisa nel 1831 e l'anno seguente fu nominato professore di Istituzioni criminali presso l'Università di Siena. Nel 1843 tornò all'ateneo pisano dove ottenne la cattedra di Istituzioni canoniche. Qui conobbe la figlia di Alessandro Manzoni, Vittoria, con la quale si sposò il 27 settembre 1846.
Nel 1847, con la concessione delle prime riforme nello Stato della Chiesa e nel Granducato di Toscana, il Giorgini iniziò il suo impegno politico e insieme a S. Centofanti, G. Montanelli, G. Fabrizi e altri dette vita, nel giugno 1847, al giornale "L'Italia" sul quale pubblicò numerosi articoli, tra cui quelli sull'emancipazione degli ebrei per i quali, scontrandosi contro i pregiudizi dell'epoca e contro una lunga tradizione legislativa, rivendicò il diritto alla piena uguaglianza civile.
Nel marzo 1848 si aggregò con il grado di capitano al battaglione di universitari che partì da Pisa verso l'Italia settentrionale per combattere a fianco delle truppe sabaude contro l'Austria ma nel maggio, ammalatosi, fu costretto a rimpatriare.
Nell'ottobre del 1848 G. Capponi, presidente del Consiglio dei ministri del Granducato, lo delegò come rappresentante della Toscana al congresso che si tenne a Torino tra i rappresentanti dei vari stati italiani per sollecitare Carlo Alberto a riprendere le armi contro l'Austria.
Nel 1849 con l'ascesa al potere dei democratici, il Giorgini, in quanto uno degli esponenti del liberalismo toscano più vicino ai Lorena, fu sollevato dall'insegnamento universitario; in seguito alla restaurazione del governo lorenese fu reintegrato, passando alle cattedre di Filosofia del diritto, Storia del diritto, Istituzioni civili.
Nel 1860 fu inviato a Parigi per perorare presso Napoleone la causa unitaria della Toscana, nello stesso anno entrò a far parte del primo Parlamento italiano quale rappresentante del Collegio di Siena.
Il 23 giugno dello stesso anno venne nominato delegato nominativo presso la Regia cointeressata dei tabacchi e fu costretto a rassegnare le dimissioni del membro della Camera.
Nel 1872 venne nominato senatore.
In questo periodo visse con grande impegno il mandato parlamentare, partecipò spesso alle discussioni della Camera e fu relatore di numerosi disegni di legge. Nel 1866 lasciò l'insegnamento e si trasferì a Firenze. Rieletto deputato l'anno seguente nel Collegio di Massa, nel 1868 legò il suo nome alla Tassa sul macinato, del cui disegno di legge fu relatore alla Camera nella tornata del 30 marzo.
Nella seconda parte della sua vita si dedicò in particolare all'attività letteraria e linguistico-lessicografica. Fu epigrammista, scrittore di versi latini e francesi e traduttore in latino di poesie di Carducci e Pascoli e in italiano di versi di Orazio e di poeti moderni come Goethe e Heine.
Partecipò all'ideazione e alla redazione del Nuovo vocabolario della lingua italiana (I-IV, Firenze, 1870-1897), voluto dal ministro della Pubblica istruzione Emilio Broglio.
Morì a Montignoso il 18/3/1908.
Nell'ottobre del 1848 G. Capponi, presidente del Consiglio dei ministri del Granducato, lo delegò come rappresentante della Toscana al congresso che si tenne a Torino tra i rappresentanti dei vari stati italiani per sollecitare Carlo Alberto a riprendere le armi contro l'Austria.
Nel 1849 con l'ascesa al potere dei democratici, il Giorgini, in quanto uno degli esponenti del liberalismo toscano più vicino ai Lorena, fu sollevato dall'insegnamento universitario; in seguito alla restaurazione del governo lorenese fu reintegrato, passando alle cattedre di Filosofia del diritto, Storia del diritto, Istituzioni civili.
Nel 1860 fu inviato a Parigi per perorare presso Napoleone la causa unitaria della Toscana, nello stesso anno entrò a far parte del primo Parlamento italiano quale rappresentante del Collegio di Siena.
Il 23 giugno dello stesso anno venne nominato delegato nominativo presso la Regia cointeressata dei tabacchi e fu costretto a rassegnare le dimissioni del membro della Camera.
Nel 1872 venne nominato senatore.
In questo periodo visse con grande impegno il mandato parlamentare, partecipò spesso alle discussioni della Camera e fu relatore di numerosi disegni di legge. Nel 1866 lasciò l'insegnamento e si trasferì a Firenze. Rieletto deputato l'anno seguente nel Collegio di Massa, nel 1868 legò il suo nome alla Tassa sul macinato, del cui disegno di legge fu relatore alla Camera nella tornata del 30 marzo.
Nella seconda parte della sua vita si dedicò in particolare all'attività letteraria e linguistico-lessicografica. Fu epigrammista, scrittore di versi latini e francesi e traduttore in latino di poesie di Carducci e Pascoli e in italiano di versi di Orazio e di poeti moderni come Goethe e Heine.
Partecipò all'ideazione e alla redazione del Nuovo vocabolario della lingua italiana (I-IV, Firenze, 1870-1897), voluto dal ministro della Pubblica istruzione Emilio Broglio.
Morì a Montignoso il 18/3/1908.
Per saperne di più:
Biografia Giorgini dal Dizionario biografico degli italiani
Complessi archivistici prodotti:
Giorgini Giovan Battista (fondo)
Giorgini Giovan Battista (fondo)
Bibliografia:
P. Millefiorini, "Due cattolici liberali negli anni dell'unificazione 1859-1870: Leopoldo Galeotti - Giovan Battista Giorgini, ", in «Bollettino storico pisano», XXX (1961), pp. 333-425
Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, 2007/07/18, revisione
Pagliai Ilaria, 2006/12/21, prima redazione