Sede: Grotte (Agrigento)
Date di esistenza: 1810 - , L'estremo remoto si riferisce alla reale produzione documentaria comunale mentre la data di istituzione del comune è del 1819.
Intestazioni:
Comune di Grotte, Grotte (Agrigento), 1819 -, SIUSA
L' esistenza del territorio di Grotte, chiamato Grotticelle, è attestata fin dal 1300 da un documento pontificio che testimonia il pagamento delle decime apostoliche nella diocesi di Girgenti negli anni 1308-1310. Dal 1336 il feudo, che per un ventennio era stato usurpato dai Chiaromonte, ritornò ai baroni Montaperto ai quali rimase fino al 1600. La peste del 1348 cancellò questo piccolo centro che riprese vita circa un secolo dopo. Nel 1471 il barone Federico Montaperto venne autorizzato dal sovrano Giovanni d' Aragona a costruire una torre di guardia nella terra di Grotte che si stava lentamente ripopolando mentre il figlio Gaspare, che gli succedette nel 1497, venne nominato da re Ferdinando governatore del "caricatore" - il porto granario - di Girgenti, carica vitalizia da poter trasmettere ai suoi eredi. Girgenti in quell' epoca era uno dei porti più importanti dell' isola e da quel porto partì molto grano richiesto tanto dal mercato interno quanto dai paesi africani. L' idea di fondare un nuovo paese in un luogo così vicino ad un caricatore decisamente in espansione portò il barone Gaspare Montaperto a chiedere al sovrano l' autorizzazione necessaria, la "licentia populandi", che ottenne con privilegio da Carlo V il 13 dicembre 1527. Nel 1605, dopo la morte di Baldassare Montaperto e aspra contesa giudiziaria tra gli eredi, la baronia di Grotte, messa in vendita da Lucrezia Montaperto venne acquistata da Francesco Gaffore. Dal 1634 al 1719 sarà la famiglia Sanfilippo a reggere le sorti della popolazione di Grotte. Con Desiderio Sanfilippo, cavaliere dell' ordine di Malta, nel 1648 la baronia di Grotte venne elevata a ducato da Filippo IV di Spagna. Alla morte di Tommaso Sanfilippo, il 14 marzo 1719, il ducato di Grotte passò a don Vincenzo La Grua-Talamanca Filingeri, principe di Carini e marito di Ippolita Sanfilippo unica figlia ed erede di Tommaso, la cui investitura avvenne nel 1721. Durante il ducato dei La Grua, famiglia di origine catalana giunta in Sicilia al seguito di Pietro d' Aragona nel 1282, ebbe termine il potere feudale sul comune di Grotte che nel 1819 divenne comune libero; dei La Grua però il paese adottò fin dal 1812 lo stemma che mantiene ancora oggi.
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale
Profili istituzionali collegati:
Comune (Regno delle due Sicilie), 1816 - 1860
Comune, 1859 -
Complessi archivistici prodotti:
Comune di Grotte (fondo)
Stato civile del Comune di Grotte (fondo)
Bibliografia:
CALOGERO VALENTI, Grotte: Origini e vicende storiche, edizione curata dall'Amministrazione comunale di Grotte, Assessorato alla cultura e pubblica istruzione, 1996
VITO AMICO, Dizionario topografico della Sicilia, Palermo, 1856, 2 voll, 548, 1° vol
Redazione e revisione:
Vinci Rosalia - direzione lavori Romano, 2006/06/29, prima redazione