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Comune di Trapani

fondo

Estremi cronologici: 1250 - 1910

Consistenza: Unità 375: bb. 363, voll. 12

Storia archivistica: L’Archivio del Senato di Trapani, che era collocato in locali comunali poco idonei, deve il suo primo riordinamento e la sua valorizzazione ad Antonino Cutrera, funzionario di polizia e storico-archivista dilettante, che nel 1917 provvide anche a redigere e a far pubblicare, a spese del Comune, un inventario dello stesso. A seguito di ciò la Giunta comunale dispose, con delibera del 20 marzo 1917, il deposito dell’archivio presso la Biblioteca Fardelliana “perché vi fosse custodito, e tenuto a disposizione degli studiosi”. Pur essendo un lavoro di grande merito il riordinamento e l’inventario di A. Cutrera presentano i limiti dovuti alla mancanza di qualifica specifica del colto autore. Proprio per questo motivo una sinergica collaborazione tra la Direzione della Biblioteca, presso cui resta depositato il fondo, la Sezione per i Beni Archivistici della Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Trapani e la Soprintendenza Archivistica per la Sicilia ha portato a un nuovo riordinamento del fondo e ha prodotto un nuovo inventario, pubblicato a spese della Biblioteca. La stessa ha ampiamente facilitato il lavoro degli archivisti, messi a disposizione dalla Sezione regionale per i beni archivistici mentre è stata immediatamente concessa l’autorizzazione al riordinamento dalla Soprintendenza Archivistica per la Sicilia, ente preposto alla tutela e alla vigilanza sugli archivi degli enti pubblici. In effetti la corrispondenza tra sindaci e intendenti, fin dal 1828, ci informa dell’interesse per la documentazione archivistica dei secondi e della sensazione di aggravio delle loro responsabilità per i primi. In realtà già nel 1866 Giuseppe Polizzi aveva ottenuto dal sindaco Fardella di far depositare presso la Biblioteca Fardelliana i Copialettere e il Regesto Poligrafo, ma le carte dell’archivio comunale sarebbero state trasferite soltanto nel 1917.
Il fondo pertanto riordinato e inventariato nel 2000, collocato in un’apposita e ampia scaffalatura in legno e vetro in un locale idoneo della Biblioteca, pur se con lacune dovute alle vicissitudini dell’archivio stesso, presenta una sostanziale continuità dei suoi atti amministrativi.

Descrizione: Lettere originali o circolari che il Senato riceveva sia da organi e uffici centrali che periferici (1400-1790). Vi sono così privilegi, diplomi e importanti documenti riguardanti la città. Si trovano anche lettere con firme autografe di re, viceré, ministri come anche lettere provenienti da vicari generali, cardinali e vescovi;
Copialettere (1399-1764), costituiti dalla registrazione in ordine cronologico di tutte quelle lettere ritenute importanti per l’Universitas trapanese dal maestro notaro del Senato, dove in chiusura apponeva la sua firma;
Omnia acta (1533-1727) costituiti dalle registrazioni di tutti gli atti amministrativi che il Senato emanava nel suo interesse e della collettività;
Bandi e Consigli (1545-1727) che è sicuramente la serie che rende meglio l’immagine della vita quotidiana della città. Il maestro notaro del Senato curava la registrazione, in ordine cronologico, dei bandi che avevano dato pubblicità, tramite banditore (a Trapani detto mazziere), alle disposizioni dei Consigli, apponendo in chiusura la formula dell’autenticazione. La serie è costituita da questi registri, raggruppati in buste, che riguardano i molteplici aspetti della vita cittadina: norme per la festa di Ferragosto, per la processione dei Misteri, le mete per il vino, per il frumento, per i pesci, il divieto di portare armi e altro ancora;
Mandata (1592-1791) cioè registri trascritti dal detentore degli stessi. Il Senato aveva tra le sue principali competenze quella di provvedere alle spese pubbliche della città. Le spese venivano effettuate dal tesoriere dopo che i mandati di pagamento erano firmati dal Detentore dei registri e dai Giurati. Il Detentore poi li trascriveva in appositi registri detti appunto Mandata;
Donazioni insinuate (1531-1781) prevalentemente in cattivo stato di conservazione. La consuetudine delle donazioni insinuate rappresenta l’origine del servizio della conservazione delle ipoteche; troviamo tale istituto in Sicilia dal 1509. Si tratta di documenti estratti da registri di notai e trascritti sui registri conservati nell’archivio del Senato: l’insinuazione garantiva la pubblicità dei passaggi immobiliari evitando così alienazioni fraudolente;
Soggiogazioni insinuate (1582-1804) serie costituita da registrazioni prevalentemente in cattivo stato di conservazione. Le soggiogazioni erano dei veri e propri mutui ipotecari che entrarono in uso in Sicilia nel 1582 per disposizione del viceré Marcantonio Colonna;
Memoriali e Atti giudiziari (1570-1787), serie costituita da documenti contenenti denunce, opposizioni, ingiunzioni e suppliche tutti indirizzati al Senato come atti probatori di controversie e cause civili;
la Deputazione di sanità (1577-1791), costituita da quattro registri in buono stato di conservazione, agevolmente consultabili relativi alle disposizioni riguardanti la salute publica;
la Deputazione frumentaria (1606-1709)costituita da sette registri, in buono stato di conservazione ma che non sono cronologicamente consequenziali: ciò fa pensare ad un’ampia dispersione della documentazione o ad un possibile deposito in altri locali della sede comunale. L’ufficio della Deputazione frumentaria fu istituito dal Senato della città per stabilire le mete di anno in anno e per la compravendita del prodotto, così da evitare speculazioni commerciali negli anni di poca produzione;
la serie Decurionato (1858-1861) costituita da 3 volumi di verbali delle riunioni del Decurionato, che comprendono tutte le deliberazioni, gli interventi, le interrogazioni dei consiglieri comunali durante le riunioni consiliari. Si segnalano i verbali delle sedute del 1860 relative al costituendo Stato italiano;
il Convento dell'Annunziata, serie costituita da documentazione relativa alla chiesa e al convento di Maria SS. Annunziata con documenti di varia epoca (1360-1768), in buono stato di conservazione, in lingua volgare e latina, che danno notizie, tra l’altro, sulle origini del culto della statua della Madonna, sulle origini del convento, sulla costruzione delle campane per i campanili della chiesa e del convento, sulla ristrutturazione degli edifici, sulla festa “del Cereo”, sull’organizzazione della Fiera di Mezzagosto;
la serie Miscellanea, costituita da documentazione relativa a chiese e conventi di Trapani, all’Ospedale degli Incurabili, all’Universitas di Trapani, a mutui contratti dal Senato per l’acqua di Bonagia e per far fronte a carestie, a soggiogazioni e controversie riguardanti il Senato e vari Monasteri, a relazioni e sentenze del Tribunale Civile, alla corrispondenza con la Diocesi di Mazara, agli eventi della spedizione garibaldina in Sicilia, a documenti risorgimentali, a copie del giornale “L’Amico del Popolo”. Comprende anche atti notarili e lettere regie e viceregie.Il fondo contiene 8 bb. e 6 voll. di lettere (1400-1790); 54 bb. e 3 voll. di copialettere (1399-1764); 28 bb. di regg. relativi ad atti emanati dal Senato di Trapani (1533-1727); 27 bb. di regg. relativi alla pubblicità dei bandi (1545-1727); 20 bb. di regg. relativi alla spesa pubblica (1592-1791); 80 bb. di trascrizioni notarili (1531-1781); 107 bb. di registrazioni relative a mutui ipotecari (1582-1804); 16 bb. di denunce, petizioni, suppliche e ingiunzioni indirizzate al Senato di Trapani relative a cause civili (1570-1787); 1 b. con registrazioni relative agli atti della Deputazione di Sanità (1577-1791); 2 bb. di documentazione relativa alla compravendita del frumento (1606-1709); 3 voll. di verbali dei consigli del Decurionato (1858-1861); 3 bb. di documentazione relativa al convento e alla chiesa di Maria SS. Annunziata di Trapani (1360-1816); 14 bb. di documentazione varia (1250-1910).


Informazioni sulla numerazione: In inventario: regg., bb., voll., fascc., num. 1-785
Il fondo descritto in inventario, suddiviso in 13 serie, è costitutito da registri, buste, volumi, fascicoli numerati da 1 a 785 che in Biblioteca sono stati conservati accorpandoli in buste mentre è stata mantenuta la distinzione in volumi di 12 unità archivistiche relative alle serie: Lettere, Copialettere, Decurionato. Sulle unità di conservazione sono sempre indicati i numeri progressivi dell’inventario.

La documentazione è stata prodotta da:
Comune di Trapani

La documentazione è conservata da:
Biblioteca Fardelliana di Trapani


Bibliografia:
SALVATORE COSTANZA, L'archivio del Senato di Trapani conservato dalla Biblioteca Fardelliana, in "Trapani", XVIII, 1972
GIUSEPPE POLIZZI, Sull'antico Archivio del comune di Trapani. Lettere due d'un bibliofilo, Trapani 1870
ANTONINO CUTRERA, L'Archivio del Senato di Trapani dal secolo XIV al XVIII, Trapani 1917

Redazione e revisione:
Vinci Rosalia - direzione lavori Romano, 2010, prima redazione

Modalità di consultazione:
da lun. a ven. h.9-13,30 e h.15-19,30; sabato h.9-13


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