Date di esistenza: sec. XIII -
Intestazioni:
Comune di Cannara, Cannara (Perugia), 1860 -, SIUSA
Comunità di Cannara, Cannara (Perugia), sec. XIII - 1860, SIUSA
Altre denominazioni:
Comunità di Cannara, sec. XIII - 1860
Le origini di Cannara risalgono al 545 d. C, quando l'antico municipio romano di Urvinum Hortense venne distrutto da Totila e la pianura sottostante venne bonificata.
Cannara nel 1212 cadde in possesso del conte Napoleone Trinci.
A partire dal XIII secolo iniziarono a verificarsi divergenze con la vicina Assisi per motivi di confine. Nel 1377 fu sottomessa a Perugia, che la soccorse più volte proprio nella lotta contro le ingerenze degli assisiati.
Nel 1387 i Michelotti, fuoriusciti di Perugia, occuparono la città e costrinsero gli abitanti alla fuga, rifugiandosi a Perugia.
Nel 1416 Cannara seguì Perugia nel passaggio sotto il dominio del capitano di ventura Braccio Fortebracci da Montone. Fu poi concessa in signoria a Malatesta Baglioni, che aveva sposato la nipote di Braccio.
Nel 1515 il Comune acquistò territori sottratti alle paludi e abusivamente occupati dai Baglioni. Fu Costanza Baglioni, invece, ad ammodernare vie e piazze della cittadina.
Nel 1648, con la morte di Malatesta V, si estinse la signoria baglionesca e i feudi passarono alla Santa sede, sebbene prima fossero stati acquistati dagli Ughi di Firenze.
Dalla fine del sec. XVII Cannara fu affidata al governatore che risiedeva a Perugia.
Nel 1797 fu saccheggiata ed incendiata dalle truppe francesi. Con l'istituzione, nel 1799, del governo provvisorio a Perugia, con a capo Antonio Maria di Sorbello e la divisione in dipartimenti, Cannara, come del resto Perugia, entrò a far parte del Dipartimento del Trasimeno.
Dopo l'occupazione francese ed il breve periodo della Repubblica romana, tornò alla Chiesa, non senza momenti di tensione tra l'amministrazione pontificia e la Comunità.
In base al motu proprio di papa Pio VII del 6 luglio 1816 sull'amministrazione pubblica, Cannara risulta comunità di residenza di governatore nel governo distrettuale di Foligno; da essa dipendevano le comunità di Limigiano e Castelbuono.
Con il riparto territoriale del 1817 è un comune unito a Bevagna, luogo di residenza di governatore, appartenente al Distretto di Spoleto: tra gli appodiati ci sono anche Collemancio, Sant'Angelo, San Giovanni, Manciano, San Salvatore.
Al successivo riparto territoriale (motu proprio di Leone XII del 21 dicembre 1827) Cannara è una podesteria, compresa nel Distretto di Foligno, il cui unico appodiato è Collemancio.
Nel novembre 1860 l'Umbria aderì al Regno sabaudo; il 13 dicembre successivo, con apposito decreto, il commissario straordinario Giacchino Napoleone Pepoli stabilì che si costituisse un'unica Provincia dell'Umbria, con capoluogo Perugia.
A seguito dell'Unità d'Italia, Cannara fu elevato a Comune.
Seguì, poi, le vicende amministrative ed istituzionali degli altri comuni italiani.
Nel 1870 acquisì il territorio del Comune di Cannara che fu soppresso.
Nel 1797 fu saccheggiata ed incendiata dalle truppe francesi. Con l'istituzione, nel 1799, del governo provvisorio a Perugia, con a capo Antonio Maria di Sorbello e la divisione in dipartimenti, Cannara, come del resto Perugia, entrò a far parte del Dipartimento del Trasimeno.
Dopo l'occupazione francese ed il breve periodo della Repubblica romana, tornò alla Chiesa, non senza momenti di tensione tra l'amministrazione pontificia e la Comunità.
In base al motu proprio di papa Pio VII del 6 luglio 1816 sull'amministrazione pubblica, Cannara risulta comunità di residenza di governatore nel governo distrettuale di Foligno; da essa dipendevano le comunità di Limigiano e Castelbuono.
Con il riparto territoriale del 1817 è un comune unito a Bevagna, luogo di residenza di governatore, appartenente al Distretto di Spoleto: tra gli appodiati ci sono anche Collemancio, Sant'Angelo, San Giovanni, Manciano, San Salvatore.
Al successivo riparto territoriale (motu proprio di Leone XII del 21 dicembre 1827) Cannara è una podesteria, compresa nel Distretto di Foligno, il cui unico appodiato è Collemancio.
Nel novembre 1860 l'Umbria aderì al Regno sabaudo; il 13 dicembre successivo, con apposito decreto, il commissario straordinario Giacchino Napoleone Pepoli stabilì che si costituisse un'unica Provincia dell'Umbria, con capoluogo Perugia.
A seguito dell'Unità d'Italia, Cannara fu elevato a Comune.
Seguì, poi, le vicende amministrative ed istituzionali degli altri comuni italiani.
Nel 1870 acquisì il territorio del Comune di Cannara che fu soppresso.
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale (1860 - )
preunitario (sec. XIII - 1860)
Soggetti produttori:
Azienda elettrica comunale di Cannara, collegato
Comune di Collemancio, collegato
Comunità di Castelbuono, collegato
Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -, 1860 -
Comunità (Stato della Chiesa), 1815 - 1870, 1815 - 1860
Comunità laziali nel periodo francese, 1798 - 1814
Comunità (Stato della Chiesa), sec. XIV - sec. XVIII
Ufficio di Stato civile (Umbria), 1860 - 1865
Complessi archivistici prodotti:
Comune di Cannara (complesso di fondi / superfondo)
Direzione didattica di Bettona (complesso di fondi / superfondo)
Stato civile del Comune di Cannara (fondo)
Stato civile napoleonico del Comune di Cannara (fondo)
Bibliografia:
G. BIZZOERO, Origini e vicende di Cannara e dintorni, 1976
M. TABARRINI, L'Umbria si racconta. Dizionario A-D, Foligno, 1982, 248-250.
S. MARIANI, Dalla Provincia dell'Umbria alla Provincia di Perugia, Perugia, Grafiche Benucci, 1995 (Argomenti e documenti, 1), 8
Redazione e revisione:
Santolamazza Rossella, 2012/08/08, revisione
Sargentini Cristiana, 2006/03/21, prima redazione