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Comune di Arrone

Sede: Arrone (Terni)
Date di esistenza: sec. IX ultimo quarto -

Intestazioni:
Comune di Arrone, Arrone (Terni), 1860 -, SIUSA
Comunità di Arrone, Arrone (Terni), sec. IX ultimo quarto - 1860, SIUSA

Altre denominazioni:
Comunità di Arrone, sec. IX - 1860

Le origini di Arrone, situato su una piccola altura lungo la Valnerina, si fanno risalire all'anno 880, quando un nobile esule romano, Arrone, si impossessò del colle, edificandovi un castello. I suoi discendenti, gli Arroni, estesero il loro dominio nei castelli circostanti, finché, a partire dall'XI secolo, le mire espansionistiche di Spoleto coinvolsero anche Arrone che dovette, infine, giurargli fedeltà nel 1229.
Nel corso dei secoli XII e XIV si susseguirono scaramucce e pacificazioni forzate con Spoleto; nel 1341, nei documenti, non compaiono più come controparte gli Arroni, ormai trasferitisi a Spoleto, ma la Comunità definitivamente sottomessa a Spoleto.
I primi statuti comunali di cui si è a conoscenza sono stati redatti nel 1347.
Nel 1542 questi vennero rinnovati in ragione anche della conclusione del "processo di emancipazione della servitù feudale e dalla dipendenza dai vecchi signori". Gli "Statuta Castra Arroni" vennero, comunque, approvati da Spoleto, in quanto la Comunità restava "mediate subiecta" allo Stato della Chiesa.
Nei due secoli successivi, la storia di Arrone segue le vicende del distretto di appartenenza e, con Spoleto, ebbe soltanto da dirimere questioni di carattere fiscale.
Nel 1799 fu saccheggiata dai Francesi poiché aveva accolto gli insorgenti.
Con la Restaurazione, l'amministrazione tornò quella del periodo precedente.
Nel periodo napoleonico la Comunità divenne parte del Dipartimento del Trasimeno, Circondario di Spoleto, Cantone di Terni.
La breve parentesi della II Repubblica romana, che non trovò grande seguito nel paese, non sconvolse i ritmi amministrativi che, con la Restaurazione, videro instaurarsi una Commissione municipale provvisoria.
Nel 1860, la Comunità si espresse all'unanimità a favore dell'annessione al Regno di Sardegna.

Con l'annessione al Regno d'Italia il Comune di Arrone vide aumentate di molto le proprie competenze, dalla costruzione di strade, all'arginatura dei corsi d'acqua, dall'istruzione obbligatoria, alla sanità e all'assistenza. Conseguentemente aumentò anche l'organico dell'amministrazione.
Il divario tra le entrate, rimaste immutate, e le uscite in continuo aumento, causò una crisi finanziaria; il Comune, per fronteggiarla, contrasse dei mutui con la Cassa depositi e prestiti e, contemporaneamente, diede il via all'alienazione dei beni comunali oggetto di appropriazioni indebite.
Nei primi decenni del Novecento, Arrone fu modernizzata, attraverso opere pubbliche tese allo sfruttamento delle risorse del territorio: il bacino idroelettrico del Velino fornì elettricità al paese con la costruzione di una rete urbana e all'allaccio con la linea di Spoleto. Venne, quindi, assicurato il servizio telefonico aperto al pubblico tutti i giorni. La costituzione della "Società per la tranvia elettrica di Terni" comprese Arrone nei servizi di trasporto pubblico della Valnerina. Infine fu istituito il servizio della scuola elementare, pur tra diverse difficoltà, per via del problema dell'edilizia scolastica.
Con l'avvento del fascismo Arrone si sottomise al nuovo regime ma, in occasione della visita del duce nel paese, gli venne consegnata una relazione sull'andamento economico e sociale del paese che non dissimulava lo stato di arretratezza e crisi economica.
Dopo la caduta del fascismo, Arrone seguì le vicende amministrative e politiche degli altri comuni italiani.


Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale (1860 - )
preunitario (sec. IX ultimo quarto - 1860)

Soggetti produttori:
Comune di Casteldilago, collegato
Comunità di Buonacquisto, collegato

Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -
Comunità (Stato della Chiesa), 1815 - 1870
Comunità laziali nel periodo francese, 1798 - 1814
Comunità (Stato della Chiesa), sec. XIV - sec. XVIII
Ufficio di Stato civile (Umbria), 1860 - 1865

Complessi archivistici prodotti:
Comune di Arrone (complesso di fondi / superfondo)
Stato civile del Comune di Arrone (complesso di fondi / superfondo)


Bibliografia:
P. BIANCIARDI, M. G. NICO OTTAVIANI, Il territorio di Spoleto e la sua normativa statutaria (secoli XIII-XVI), in Gli statuti comunali umbri. Atti del convegno di studi svoltosi in occasione del VII° centenario della promulgazione dello statuto comunale di Spoleto (1296-1996), Spoleto 8-9 novembre 1996, a cura di E. MENESTO', Spoleto, Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo, 1997, pp. 307-335, 324
O. PANFILI, L. PIRRO, Storia di Arrone, Arrone, Edizioni Thyrus, 1996, voll. 4
M. TABARRINI, L'Umbria si racconta. Dizionario A-D, Foligno, 1982, 85 - 87
A. FABBI, Storia dei comuni della Valnerina, Assisi, s.e., 1976

Redazione e revisione:
Robustelli Giovanna, 2006/03/04, prima redazione
Santolamazza Rossella, 2013/01/21, revisione


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