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Comune di Carcare

Sede: Carcare (Savona)
Date di esistenza: 1572 -

Intestazioni:
Comune di Carcare, Carcare (Savona), 1572 post -, SIUSA

Già citata nel diploma con cui, nel 998, l'imperatore Ottone III cedeva vari possessi fiscali al vescovo di Savona Bernardo, Carcare (con la vicina Bogile) fu possesso degli Aleramici e, dal XII secolo dei marchesi del Carretto, ripartito a metà tra il ramo di Cairo e quello "di Savona". A seguito dell'atto di divisione avvenuto nel 1268 tra i figli ed eredi del marchese Giacomo, la metà appartenente al ramo savonese restò indivisa tra gli eredi, mentre quella del ramo cairese passò, nella prima metà del XIV secolo, dapprima al marchese Manfredo IV di Saluzzo e, nel 1337, agli Scarampi. Nel 1393, i del Carretto (del ramo di Calizzano, cui era toccata per eredità) fecero donazione della loro parte di Carcare al marchese Teodoro II di Monferrato, ricevendone investitura; pochi anni dopo (certo prima del 1402) Corrado del Carretto di Millesimo acquistò dagli Scarampi la loro parte della signoria. I suoi discendenti, Gio. Vincenzo e Gio. Ambrogio, si videro però confiscare il feudo nel 1533, sotto l'accusa di fellonia e di aver cercato di introdurre in Casale i Francesi, allora in guerra con il Monferrato e con l'imperatore. Questi cedette la loro parte a Giovanni II del Carretto, signore di Finale, il quale aveva da tempo rilevato le altre parti di signoria, già appartenenti a rami minori del casato. Il passaggio sotto il governo dei marchesi di Finale portò alla cessazione della dipendenza dal Monferrato, nonostante le proteste dei Gonzaga (succeduti nel 1536 ai Paleologi) e le cause da loro intentate presso i tribunali imperiali. Nel 1598, l'ultimo marchese di Finale, Sforza Andrea, vendette i suoi domini (e dunque Carcare) al re di Spagna, ma l'opposizione dell'imperatore portò all'occupazione del feudo da parte del conte di Millesimo, anche se nel 1602 questi non potè opporsi all'ingresso delle truppe spagnole. Dopo quella data, Carcare fu sempre unita al marchesato di Finale, come parte delle sue "Langhe" e sede di un podestà dipendente dal capitano di giustizia finalese; così, nel 1713, fu con esso acquistato dalla Repubblica di Genova, che la confermò sede di podestaria, dipendente dal governo di Finale.
Con l'istituzione della Repubblica Ligure, è giudicatura di pace di I classe della giurisdizione delle Arene Candide (Finalborgo). Nel 1802 diviene sede del cantone della Bormida orientale, parte della giurisdizione di colombo (Savona). Nel 1805, dopo l'unione alla Francia, Carcare viene inserita nel cantone di Cairo, nel circondario di Savona, dipartimento di Montenotte.

Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale

Soggetti produttori:
Congregazione di carità di Carcare, collegato
Consorzio stradale Carcare - Bormida, collegato
Curia civile e criminale di Carcare, collegato
Ente comunale di assistenza - ECA di Carcare, collegato
Opera pia Castellani di Carcare, collegato
Opera pia Penna di Carcare, collegato
Ospedale civile di Carcare, collegato

Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -

Complessi archivistici prodotti:
Comune di Carcare (fondo)
Stato civile del Comune di Carcare (fondo)


Bibliografia:
Musso Riccardo, "Intra Tanarum et Bormidam et litus maris": i marchesi di Monferrato e i signori delle Langhe (XIV-XVI), in "Il Monferrato: crocevia politico, economico e culturale tra Mediterraneo e Europa", Atti del Convegno Internazionale, Ponzone 9-12 giugno 1998

Redazione e revisione:
Bovani Iolanda, 2010/09/07, rielaborazione
Frassinelli Antonella, 2006/02/07, prima redazione


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