First and last date: 1915 - 1994
Note to the date: La documentazione si fa più fitta a partire dal 1930, più rarefatta è la presenza di materiale d'archivio relativo agli anni precedenti questa data.
Consistence: m.l. 42
Archival history: I primi contatti con la famiglia Bugiani per il deposito del fondo risalgono al 1996 e alla fine di quell'anno fu consegnata la prima testimonianza dell'archivio personale dello scrittore maremmano, vale a dire il nucleo fondamentale del suo lavoro (sui generis) di editore: una raccolta della rivista «Mal'Aria» (1951-1954) e l'intera collezione (1960-1994) degli omonimi "Libretti" (di cui all'epoca fu redatto un elenco dattiloscritto). In vista di un futuro contratto di comodato da sottoscrivere tra le parti, nel 2003 è stata consegnata in Archivio - sempre grazie alla generosità di Orso e Mariateresa, i figli di Arrigo Bugiani - la parte più consistente del fondo: libri della biblioteca privata, corrispondenze, materiale preparatorio al lavoro dello scrittore ecc.; altri incrementi di materiale documentario sono seguiti tra il 2004 e il 2007.
Il materiale ha ricevuto una prima sistemazione e una inventariazione sommaria. Sono disponibili in sede alcuni elenchi di consistenza e indici analitici dei "Libretti" e dei mittenti dei carteggi indirizzati ad Arrigo Bugiani. La biblioteca non è catalogata.
Description: - Corrispondenza: carteggi indirizzati a Bugiani, ordinati alfabeticamente per mittente dallo stesso destinatario: si tratta di un consistente corpus epistolare, costituito dalle missive di oltre 800 mittenti al momento identificati (una piccola parte dei carteggi resta da decifrare o ordinare), che fa da controcanto alle relazioni personali coltivate da Bugiani. I documenti più antichi sono stralci da brevi corrispondenze di conoscenti locali, comunicazioni al soldato di stanza sul fronte della Grande guerra o impegnato - dopo il conflitto - nelle associazioni dei combattenti e reduci, o provenienti da corrispondenze intrattenute da Bugiani nell'ambito dell'associazionismo cattolico, tra le cui file militò a partire dalla fine della guerra. Il primo nucleo di scambi epistolari significativo è però quello che testimonia, agli inizi degli anni '30, l'accoglienza ricevuta dagli scrittori del mondo cattolico fiorentino riuniti sotto l'insegna del «Frontespizio» (con in testa il direttore Piero Bargellini e i più assidui collaboratori, come Carlo Betocchi, Nicola Lisi e Roberto Weiss - il "regista" del suo primo libro, poi noto come Roberto Wis - insieme ai nomi che facevano da numi tutelari della rivista, a cominciare da Domenico Giuliotti - a cui per primo si rivolge timidamente Bugiani - e il più affermato - e probabilmente più lontano dalla indole dello scrittore maremmano - Giovanni Papini); spostandosi più avanti - in coincidenza con il duplice trasferimento in Liguria - si segnala l'apertura delle corrispondenze a un raggio non più circoscritto alla Toscana e i nomi che possiamo chiamare in causa sono quelli - che hanno fortemente influenzato il percorso di Bugiani - di Domenico Astengo, Angelo Barile, Guglielmo Bozzano, Gherardo Del Colle, Nicola Ghiglione, Adriano Grande, Silvio Riolfo, Camillo Sbarbaro. Oltre a una "linea" ligure, dall'elenco dei mittenti si possono ricavare altri filoni omogenei (ma i raggruppamenti potrebbero essere diversi e, tutti, incrociarsi tra loro), come quello degli esponenti della cultura cattolica (per primo va evocato il nome di don Giuseppe De Luca e poi quelli di mons. Giovanni Angelo Abbo, Nino Badano, Dinamo Cardarelli, Idilio Dell'Era - alias don Martino Ceccuzzi -, padre Nazareno Fabbretti, mons. Giovanni Fallani, don Benvenuto Matteucci, don Amleto Pompili) o quello che può essere ricondotto all'attenzione di Bugiani per l'arte e la grafica, in cui rientrano artisti come Luigi Bartolini, Sigfrido Bartolini, Dilvo Lotti, Giovanni Omiccioli, Pietro Parigi, Ottone Rosai. Altri carteggi significativi sono quelli scambiati con André Blanchard, Carlo Bo, Giorgio Caproni, Aglauco Casadio, Libero de Libero, Enrico Falqui, Gianfranco Folena, Orsola Nemi, Rodolfo Paoli, Giovanni e Vanni Scheiwiller. Non passa certo inosservata, nei carteggi ricevuti da Bugiani, la storia di «Mal'Aria» e della lunga appendice dei "libretti" (nati come ideale continuazione della rivista maremmana), la cui genesi si dipana anche attraverso gli scambi epistolari: lettere e cartoline, tra le cui carte si possono trovare bozze dei libretti in preparazione, contribuiscono dunque a ricostruire i preliminari dell'ispirazione - e dei successivi aggiustamenti tra testo e illustrazione - che, prima di arrivare a una sistemazione definitiva, può avere avuto una gestazione durata anche alcuni anni; le fasi dell'elaborazione dei fascicoli di «Mal'Aria» e dei "libretti" sono naturalmente documentate dalla Serie che conserva tutta una sequenza di fascicoli preparatori: inserti dove Bugiani ha inserito bozze, cliché ma anche lettere e sue minute (a riprova di un mutuo scambio di generi e di motivazioni).
Nella tipologia epistolare rientra anche un gruppo compatto di "copialettere" formato da 16 tra quaderni e bloc notes in cui si conservano, sistematicamente, tracce della corrispondenza spedita da Bugiani a vari destinatari: i singoli pezzi (sotto forma di minute o di copie) sono ordinati cronologicamente dal 1972 al 1988; alcune delle copie ottenute battendo a macchina con carta carbone o carta copiativa - e rilegate in questi quaderni - si ritrovano poi distribuite negli inserti dei relativi corrispondenti o in quelli monografici dedicati ai "libretti".
- Documentazione preparatoria ai fascicoli di «Mal'Aria» e ai successivi "libretti": della rivista "maremmana" si conservano dossier di tutti i fascicoli usciti ad eccezione del n° 4 (quello dedicato a Lorenzo Viani; gli altri numeri monografici furono dedicati a Pietro Parigi, Luigi Bartolini e Domenico Giuliotti), negli incartamenti sono presenti manoscritti e dattiloscritti con i testi destinati all'impaginazione, bozze di stampa, articoli di giornale con recensioni al numero appena uscito, comunicazioni epistolari di congratulazioni e commento al fascicolo dato alle stampe ecc.; imponente il materiale che testimonia la genesi e la stampa dei "libretti": a quasi ogni numero uscito corrisponde un inserto in cui Bugiani ha raccolto le lettere a lui spedite o sue minute (gli interlocutori chiamati in causa sono i personaggi coinvolti nel progetto: che nella sua ossatura minimale sta in piedi su un testo di un dato autore accompagnato da un contributo di un illustratore, e parole e immagini si integrano e si commentano vicendevolmente), articoli di giornale, documenti da cui è stata presa in prestito l'ispirazione, scritture e ripensamenti successivi, bozze e prove di impaginazione, cliché, cioè tutto quell'apparato di sedimentazioni stratificatosi prima dell'uscita del "libretto", a cominciare magari dalla lettera di richiesta a partecipare al progetto spedita da Bugiani, per passare alla risposta che ha dato accoglienza a questo invito e a tutte le fasi intermedie che hanno preceduto la forma definitiva di questi "esili" libretti. Oltre al materiale preparatorio a quasi tutti i "libretti" effettivamente dati alla luce, esiste una controserie che raccoglie documentazione dei progetti rimasti solo sulla carta.
A dispetto del notevole materiale sul suo lavoro di editore sono più scarne le presenze di testimoni dei libri scritti da Bugiani: gli unici titoli di cui si conserva qualche forma di documentazione sono quelli di "Annata felice" (con bozze e recensioni su questo libro pubblicato nel 1958) e di "Questo e altro" (testi e bozze dell'edizione datata 1985).
- Materiale bibliografico: collezione rilegata della rivista «Mal'Aria» (di cui furono dati alle stampe 9 numeri tra il 1951 e il 1954, tutti stranamente attribuiti alla I annata) e raccolta completa (di ciascun esemplare se ne conservano più copie) della serie dei "libretti" (1960-1994), con le prime 5 centurie e i 70 numeri (tranne due che non furono portati a termine) che hanno proseguito (con una cifra "negativa") la numerazione fino a 500 "meno" 70. Si conservano anche recensioni ai "libretti" e altro materiale bibliografico sciolto.
- Materiale grafico: Bugiani si è autocostruito una specie di inventario iconografico con illustrazioni di disegni e stampe (fregi anonimi, disegni di mano di artisti contemporanei, incisioni antiche, un repertorio di immagini dedicate - per soggetto - a vari personaggi) ritagliate da libri, giornali ecc..
- Biblioteca: biblioteca privata di Bugiani, ne testimonia le letture e gli interessi personali: ben rappresentata è la letteratura degli autori legati al «Frontespizio» (molti i libri con dedica firmata dagli amici di Bugiani), i titoli di alcune case editrici (per esempio libri Vallecchi e quelli delle Edizioni di Storia e Letteratura) o quelli che rientrano nell'ambito della letteratura religiosa; vi si possono riconoscere varie sezioni più o meno omogenee (all'interno di una libreria ancora da riordinare): i libri degli amici letterati (Giuliotti, Bargellini, Betocchi, Lisi, Papini, Bartolini, Sbarbaro ecc.), libri antichi, libri d'arte, letteratura sulla storia e la cultura locale (in particolare quella toscana e quella ligure), collezioni speciali (come quelle Scheiwiller o alcuni esempi di opuscoletti che in qualche modo emulano l'esempio dei "libretti"), per finire con alcune raccolte di periodici (del «Frontespizio» è presente la raccolta quasi completa).
- Documentazione preparatoria ai fascicoli di «Mal'Aria» e ai successivi "libretti": della rivista "maremmana" si conservano dossier di tutti i fascicoli usciti ad eccezione del n° 4 (quello dedicato a Lorenzo Viani; gli altri numeri monografici furono dedicati a Pietro Parigi, Luigi Bartolini e Domenico Giuliotti), negli incartamenti sono presenti manoscritti e dattiloscritti con i testi destinati all'impaginazione, bozze di stampa, articoli di giornale con recensioni al numero appena uscito, comunicazioni epistolari di congratulazioni e commento al fascicolo dato alle stampe ecc.; imponente il materiale che testimonia la genesi e la stampa dei "libretti": a quasi ogni numero uscito corrisponde un inserto in cui Bugiani ha raccolto le lettere a lui spedite o sue minute (gli interlocutori chiamati in causa sono i personaggi coinvolti nel progetto: che nella sua ossatura minimale sta in piedi su un testo di un dato autore accompagnato da un contributo di un illustratore, e parole e immagini si integrano e si commentano vicendevolmente), articoli di giornale, documenti da cui è stata presa in prestito l'ispirazione, scritture e ripensamenti successivi, bozze e prove di impaginazione, cliché, cioè tutto quell'apparato di sedimentazioni stratificatosi prima dell'uscita del "libretto", a cominciare magari dalla lettera di richiesta a partecipare al progetto spedita da Bugiani, per passare alla risposta che ha dato accoglienza a questo invito e a tutte le fasi intermedie che hanno preceduto la forma definitiva di questi "esili" libretti. Oltre al materiale preparatorio a quasi tutti i "libretti" effettivamente dati alla luce, esiste una controserie che raccoglie documentazione dei progetti rimasti solo sulla carta.
A dispetto del notevole materiale sul suo lavoro di editore sono più scarne le presenze di testimoni dei libri scritti da Bugiani: gli unici titoli di cui si conserva qualche forma di documentazione sono quelli di "Annata felice" (con bozze e recensioni su questo libro pubblicato nel 1958) e di "Questo e altro" (testi e bozze dell'edizione datata 1985).
- Materiale bibliografico: collezione rilegata della rivista «Mal'Aria» (di cui furono dati alle stampe 9 numeri tra il 1951 e il 1954, tutti stranamente attribuiti alla I annata) e raccolta completa (di ciascun esemplare se ne conservano più copie) della serie dei "libretti" (1960-1994), con le prime 5 centurie e i 70 numeri (tranne due che non furono portati a termine) che hanno proseguito (con una cifra "negativa") la numerazione fino a 500 "meno" 70. Si conservano anche recensioni ai "libretti" e altro materiale bibliografico sciolto.
- Materiale grafico: Bugiani si è autocostruito una specie di inventario iconografico con illustrazioni di disegni e stampe (fregi anonimi, disegni di mano di artisti contemporanei, incisioni antiche, un repertorio di immagini dedicate - per soggetto - a vari personaggi) ritagliate da libri, giornali ecc..
- Biblioteca: biblioteca privata di Bugiani, ne testimonia le letture e gli interessi personali: ben rappresentata è la letteratura degli autori legati al «Frontespizio» (molti i libri con dedica firmata dagli amici di Bugiani), i titoli di alcune case editrici (per esempio libri Vallecchi e quelli delle Edizioni di Storia e Letteratura) o quelli che rientrano nell'ambito della letteratura religiosa; vi si possono riconoscere varie sezioni più o meno omogenee (all'interno di una libreria ancora da riordinare): i libri degli amici letterati (Giuliotti, Bargellini, Betocchi, Lisi, Papini, Bartolini, Sbarbaro ecc.), libri antichi, libri d'arte, letteratura sulla storia e la cultura locale (in particolare quella toscana e quella ligure), collezioni speciali (come quelle Scheiwiller o alcuni esempi di opuscoletti che in qualche modo emulano l'esempio dei "libretti"), per finire con alcune raccolte di periodici (del «Frontespizio» è presente la raccolta quasi completa).
Finding aids:
Ilaria Spadolini, Fondo Arrigo Bugiani. Libretti di Mal'Aria
Ilaria Papa, Fondo Arrigo Bugiani. Corrispondenti
Web sites:
Archivio contemporaneo "Alessandro Bonsanti". Gabinetto Vieusseux (elenco dei fondi) - Pagina del sito del Gabinetto Vieusseux dove sono elencati i fondi conservati presso l'archivio contemporaneo "Alessandro Bonsanti", vi si trovano informazioni sintetiche sulla consistenza dei fondi e sugli strumenti di ricerca disponibili.
The documents were created by:
Bugiani Arrigo
The documents are kept by:
Gabinetto scientifico letterario G. P. Vieusseux. Archivio contemporaneo Alessandro Bonsanti
Editing and review:
Capannelli Emilio, revisione
Desideri Fabio, 14 aprile 2011, rielaborazione
Morotti Laura, 18 settembre 2008, prima redazione
Access:
La consultazione è libera previo appuntamento, si richiede lettera di presentazione.