First and last date: 1919 - 1982
Note to the date: I documenti relativi ad Antonio Bartolini hanno una datazione anteriore a questi estremi cronologici.
Consistence: 36 faldoni
Archival history: Per Dolores Prato accumulare maniacalmente documenti era un modo per salvaguardare la propria memoria letteraria - se non addirittura uno stratagemma per la sopravvivenza di una identità che si proiettava totalmente nella scrittura -, esorcizzando il sortilegio che l'aveva confinata sostanzialmente nell'ombra fino alla veneranda età di 88 anni, quando finalmente esordisce con "Giù la piazza non c'è nessuno" (1980). Fin dal 1981 aveva espresso il desiderio, grazie alla intermediazione di Giorgio Zampa, di affidare le proprie carte all'Archivio contemporaneo, e la possibilità di dare una collocazione a una "enorme massa di manoscritti", come scrive di suo pugno, conferisce, alla scrittrice quasi nonagenaria, un nuovo slancio, ma le trasmette anche una grande angoscia, placata solo dalla prospettiva che tutto il suo lavoro non venga disperso, che le sue carte saranno accolte come "creature vive". Il deposito è stato perfezionato nel 1985 dagli eredi della scrittrice. Nel periodo intercorso dalla morte della Prato, scomparsa nel 1983, a quello della effettiva consegna dei documenti, l'archivio ha sicuramente subito delle manomissioni e parte del materiale raccolto (compresa la sua biblioteca) è andato distrutto o disperso, nonostante le attenzioni di Fausto Coen (ex direttore di «Paese Sera» - il giornale sul quale Dolores Prato aveva pubblicato molti dei suoi articoli - che la stessa scrittrice aveva indicato come referente per le sue carte) e di Ines Ferri Ferrari (presso la quale, a Roma, si conservano ora altri documenti appartenuti a Dolores), i temporanei depositari del fondo della scrittrice.
Il fondo, per come è stato ordinato in Archivio, è strutturato in 12 Serie distinte con le lettere dell'alfabeto, dalla "a" alla "n". Negli anni Ottanta è stato redatto uno strumento di ricerca, allestito su schede cartacee (che descrivevano analiticamente i documenti), trascritte anche in un inventario dattiloscritto.
Nel 2019 la Serie della "corrispondenza" ("d") è stata oggetto di revisione (decifrati i nomi di alcuni mittenti in precedenza non identificati, chiarita la datazione di alcuni documenti ecc.) e la descrizione analitica dei documenti epistolari è stata trasferita dall'inventario cartaceo alla banca dati on line dell'istituto (la sequenza e l'impianto della Serie è però rimasta inalterata rispetto all'impostazione originaria), parallelamente è stato aggiornato un elenco sintetico dei corrispondenti scaricabile dalla rete in formato pdf. Tra il 2020 e il 2022 è continuato il lavoro di trasferimento (mantenendo sempre la stessa impalcatura dell'inventario redatto in precedenza) della descrizione dagli strumenti cartacei alla banca dati on line: in questa piattaforma è ora interrogabile l'intero contenuto del fondo.
Le carte sono state microfilmate e copia dei documenti si trova presso il Comune di Treia.
Nel 2019 la Serie della "corrispondenza" ("d") è stata oggetto di revisione (decifrati i nomi di alcuni mittenti in precedenza non identificati, chiarita la datazione di alcuni documenti ecc.) e la descrizione analitica dei documenti epistolari è stata trasferita dall'inventario cartaceo alla banca dati on line dell'istituto (la sequenza e l'impianto della Serie è però rimasta inalterata rispetto all'impostazione originaria), parallelamente è stato aggiornato un elenco sintetico dei corrispondenti scaricabile dalla rete in formato pdf. Tra il 2020 e il 2022 è continuato il lavoro di trasferimento (mantenendo sempre la stessa impalcatura dell'inventario redatto in precedenza) della descrizione dagli strumenti cartacei alla banca dati on line: in questa piattaforma è ora interrogabile l'intero contenuto del fondo.
Le carte sono state microfilmate e copia dei documenti si trova presso il Comune di Treia.
Description: - Carte personali (Serie PD a): documenti anagrafici e note con informazioni sulla vita lavorativa di Dolores Prato; vi si trovano certificati e diplomi, informazioni biografiche e curriculari, notizie sugli studi effettuati e sull'attività di insegnante nelle scuole, insieme ad attestazioni del suo antifascismo.
- Materiale riguardante Antonio Bartolini (Serie PD b-c): documentazione raccolta sul priore casentinese che nel XIX secolo si dedicò a opere letterarie, storiche e linguistiche e che è servita alla futura scrittrice per l'elaborazione della propria tesi di laurea; oltre a una copia della tesi, vi si conservano materiali frutto di ricerche svolte in vari archivi (non solo casentinesi), tra cui le carte appartenute allo stesso Bartolini che le furono messe a disposizione dai parenti del sacerdote: comprendono brevi testi scritti di suo pugno o a lui indirizzati, un opuscolo celebrativo stampato da Carlo Beni nel 1906 a un anno della scomparsa del religioso e la consistente corrispondenza che gli ha inviato dal 1873 al 1891 il filologo Prospero Viani; in appendice a questo carteggio si conservano alcuni documenti epistolari di altri corrispondenti che hanno scritto a Bartolini: si tratta in genere di eruditi, storici e linguisti, in particolare questi ultimi dialogarono con Bartolini sull'onda di quel vivace e polemico dibattito sulla lingua che animò l'ambiente storico-letterario di fine Ottocento: segnaliamo i nomi dell'arcivescovo di Siena Enrico Bindi, del tipografo e editore Gaspero Barbèra - che scrive a Viani per la pubblicazione di un libretto di Bartolini -, di fra' Alberto Guglielmotti, Costantino Arlìa, Carlo Negroni e Giuseppe Olivieri; un ultimo documento si inserisce fuori da questo gruppo, è datato infatti al 1918, quando i protagonisti di quel cenacolo erano quasi tutti scomparsi, si tratta di una cartolina inviata dallo storico e bibliotecario Giuseppe Baccini ad Arturo Lancellotti - quest'ultimo si era mosso per reperire documentazione utile alla tesi che Dolores Prato stava portando a termine - dove si accenna al reperimento di un carteggio di Bartolini indirizzato al filologo purista Pietro Fanfani (e un quaderno con la trascrizione di questa corrispondenza - custodita in originale dalla Biblioteca nazionale centrale di Firenze - si conserva nella serie "b" vicino alla tesi di Dolores Prato).
- Corrispondenza (Serie PD d): poco più di 250 documenti epistolari ordinati cronologicamente (dal 1922 al 1981), in questa sequenza più della metà dei documenti è costituita da copie o da minute di lettere che Dolores Prato ha scritto e indirizzato a vari destinatari (e che ha dunque conservato nel suo archivio), i documenti epistolari a lei indirizzati rappresentano quindi una minoranza del carteggio del fondo (la maggior parte della posta ricevuta dalla scrittrice è conservata nell'archivio Ferri - Ferrari di Roma); tra i corrispondenti segnaliamo i nomi (ma alcuni rappresentano presenze isolate all'interno del carteggio) di Italo Calvino, Fausto Coen, Stefano D'Arrigo, Giacomo Devoto, Natalia Ginzburg, Igino Ugo Giordani, Carlo Levi, Giuseppe Longo, Concetto Marchesi, Indro Montanelli, Aldo Palazzeschi, Pietro Pancrazi, Gian Carlo Roscioni, Giovanni Spadolini, Umberto Terracini, Luigia Tincani, Giuseppe Urbani, Mario Vinciguerra; altri esemplari di documenti estratti dai carteggi sono stati collocati dalla stessa Prato (e si conservano quindi in altre Serie del fondo) a corredo di fascicoli con materiale a cui il contenuto delle lettere faceva evidentemente riferimento.
- Appunti (Serie PD e): dossier costruiti da carte di appunti vari e ritagli di giornale: un primo blocco è in parte servito per l'elaborazione del romanzo sugli anni del collegio o - meglio - dell'"educandato", seguono una consistente serie di fogli - spesso etichettati con il pronome "io" - con aforismi e osservazioni analitico-introspettive e cartelle "tematiche" dedicate a vari argomenti sui quali la scrittrice (di nuovo nella forma dell'aforisma, della nota frammentaria, del ritaglio di giornale a cui sono aggiunte delle osservazioni personali) raccoglie e sistematizza documentazione quasi sempre dal forte taglio autobiografico o su vari soggetti, come la religione, l'attualità, luoghi e città, gli animali (in particolare gli amati gatti) ecc..
- Prose letterarie (Serie PD f): vi si riconoscono tracce di progetti intrapresi e mai compiuti o magari compiuti e mai approdati alla stampa: scritti critici su Manzoni e Rosmini, abbozzi di racconti e romanzi, tra cui un testo dal titolo ancora oscillante di "Calycanthus - E lui che c'entra?", un lavoro quasi finito sul mare che piacque a Ungaretti (giurato al Premio Taranto dove il testo fu presentato in concorso), un dattiloscritto de "Le ore" (il libro sulla vita in collegio pubblicato postumo con questo titolo e riproposto nel 2023 in una nuova edizione intitolata "Educandato"), e testimoni del romanzo "Campane a Sangiocondo" (ripubblicato nel 1996 dopo la prima uscita - sconfessata dalla Prato - nel 1963), presenti con vari titoli e stesure (una versione con alcuni titoli sovrapposti: "Nel paese delle campane", "San Giocondo e il suo prete", "La rosa muscosa", quest'ultimo è il titolo di un secondo dattiloscritto, a sua volta corretto dalla scrittrice - ed è la lezione definitivamente accolta - in "Campane a Sangiocondo"), mancano invece versioni (a meno che non si faccia riferimento al vasto serbatoio di appunti autobiografici) di "Giù la piazza non c'è nessuno", sia nell'edizione Einaudi del 1980 che in quella, licenziata come definitiva dall'autrice, pubblicata postuma nel 1997 da Mondadori; presenti inoltre anche due soggetti per film, un esemplare del racconto "Scottature" (nella copia del libretto pubblicato nel 1967) e testi che trattano uno degli argomenti che stava più a cuore all'autrice, cioè la sorte di Roma dopo il 1870, quando la città ha assunto l'inedita - e secondo Dolores Prato inadeguata - veste di capitale di uno Stato nazionale.
- Articoli (Serie PD g): Serie dedicata alla produzione giornalistica della scrittrice: i testi sono presenti in forma di dattiloscritto o di ritaglio di giornale, la testata che ricorre più di frequente è quella di «Paese Sera» (sono circa 25 gli articoli usciti sulle pagine del quotidiano romano), in gran parte si tratta di articoli sulla vita quotidiana e sulla storia della città di Roma, ma alcuni esulano dallo stile giornalistico e si avvicinano a prove narrative che trovano nell'autobiografia il terreno per testi più liberi e intimi, inserendosi nei tentativi di scrittura (anche stilisticamente brillante) del romanzo dell'infanzia (e di riappropriazione di tutto un mondo che aveva Treia come centro) che darà poi forma a "Giù la piazza non c'è nessuno".
- Raccolta di sogni (Serie PD h): raccolta della registrazione, condotta per molti anni (sistematicamente dal 1950 al 1982) da parte di Dolores Prato, dei suoi sogni: uno zibaldone onirico bizzarro ma costruito con la velleità per niente improvvisata di farne un'opera letteraria (si veda ora "Sogni", a cura di Elena Frontaloni, prefazione di Gabriele Pedullà, Macerata, Quodlibet, 2010).
- Quaderni (Serie PD i): 9 quaderni e 1 block notes; quelli numerati 1 e 2 sono relativi agli anni della frequenza dell'"Istituto superiore di Magistero femminile" di Roma e all'insegnamento del professor Giuseppe Manacorda, il n° 6 è una testimonianza del passaggio da Roma del fronte della seconda guerra mondiale, i nn. 3, 4, 5, 7, 9 e 10 rappresentano un amaro diario che registra alcuni momenti della lunga relazione affettiva intrecciata con Domenico Capocaccia.
- Materiale su Roma (Serie P l-n): materiale preparatorio (PD l) relativo a un progettato lavoro su Roma (si conserva anche un'avvertenza e un indice approssimativo che introducono il programma di lavoro): l'intenzione era realizzare una guida sui generis alla città eterna che avrebbe dovuto descrivere Roma attraverso la sua storia, dalle origini alla contemporaneità; altra documentazione sull'argomento è circoscritta (PD m) al periodo di Roma capitale d'Italia (si tratta di una vasta ma frammentaria articolazione di testi, pubblicati da Valentina Polci in "«Voce fuori coro» di Dolores Prato. Trascrizione e commento dei frammenti autografi su Roma capitale d'Italia", Macerata, Quodlibet, 2016) o dedicata ad aspetti particolari della città (PD n).
- Appunti (Serie PD e): dossier costruiti da carte di appunti vari e ritagli di giornale: un primo blocco è in parte servito per l'elaborazione del romanzo sugli anni del collegio o - meglio - dell'"educandato", seguono una consistente serie di fogli - spesso etichettati con il pronome "io" - con aforismi e osservazioni analitico-introspettive e cartelle "tematiche" dedicate a vari argomenti sui quali la scrittrice (di nuovo nella forma dell'aforisma, della nota frammentaria, del ritaglio di giornale a cui sono aggiunte delle osservazioni personali) raccoglie e sistematizza documentazione quasi sempre dal forte taglio autobiografico o su vari soggetti, come la religione, l'attualità, luoghi e città, gli animali (in particolare gli amati gatti) ecc..
- Prose letterarie (Serie PD f): vi si riconoscono tracce di progetti intrapresi e mai compiuti o magari compiuti e mai approdati alla stampa: scritti critici su Manzoni e Rosmini, abbozzi di racconti e romanzi, tra cui un testo dal titolo ancora oscillante di "Calycanthus - E lui che c'entra?", un lavoro quasi finito sul mare che piacque a Ungaretti (giurato al Premio Taranto dove il testo fu presentato in concorso), un dattiloscritto de "Le ore" (il libro sulla vita in collegio pubblicato postumo con questo titolo e riproposto nel 2023 in una nuova edizione intitolata "Educandato"), e testimoni del romanzo "Campane a Sangiocondo" (ripubblicato nel 1996 dopo la prima uscita - sconfessata dalla Prato - nel 1963), presenti con vari titoli e stesure (una versione con alcuni titoli sovrapposti: "Nel paese delle campane", "San Giocondo e il suo prete", "La rosa muscosa", quest'ultimo è il titolo di un secondo dattiloscritto, a sua volta corretto dalla scrittrice - ed è la lezione definitivamente accolta - in "Campane a Sangiocondo"), mancano invece versioni (a meno che non si faccia riferimento al vasto serbatoio di appunti autobiografici) di "Giù la piazza non c'è nessuno", sia nell'edizione Einaudi del 1980 che in quella, licenziata come definitiva dall'autrice, pubblicata postuma nel 1997 da Mondadori; presenti inoltre anche due soggetti per film, un esemplare del racconto "Scottature" (nella copia del libretto pubblicato nel 1967) e testi che trattano uno degli argomenti che stava più a cuore all'autrice, cioè la sorte di Roma dopo il 1870, quando la città ha assunto l'inedita - e secondo Dolores Prato inadeguata - veste di capitale di uno Stato nazionale.
- Articoli (Serie PD g): Serie dedicata alla produzione giornalistica della scrittrice: i testi sono presenti in forma di dattiloscritto o di ritaglio di giornale, la testata che ricorre più di frequente è quella di «Paese Sera» (sono circa 25 gli articoli usciti sulle pagine del quotidiano romano), in gran parte si tratta di articoli sulla vita quotidiana e sulla storia della città di Roma, ma alcuni esulano dallo stile giornalistico e si avvicinano a prove narrative che trovano nell'autobiografia il terreno per testi più liberi e intimi, inserendosi nei tentativi di scrittura (anche stilisticamente brillante) del romanzo dell'infanzia (e di riappropriazione di tutto un mondo che aveva Treia come centro) che darà poi forma a "Giù la piazza non c'è nessuno".
- Raccolta di sogni (Serie PD h): raccolta della registrazione, condotta per molti anni (sistematicamente dal 1950 al 1982) da parte di Dolores Prato, dei suoi sogni: uno zibaldone onirico bizzarro ma costruito con la velleità per niente improvvisata di farne un'opera letteraria (si veda ora "Sogni", a cura di Elena Frontaloni, prefazione di Gabriele Pedullà, Macerata, Quodlibet, 2010).
- Quaderni (Serie PD i): 9 quaderni e 1 block notes; quelli numerati 1 e 2 sono relativi agli anni della frequenza dell'"Istituto superiore di Magistero femminile" di Roma e all'insegnamento del professor Giuseppe Manacorda, il n° 6 è una testimonianza del passaggio da Roma del fronte della seconda guerra mondiale, i nn. 3, 4, 5, 7, 9 e 10 rappresentano un amaro diario che registra alcuni momenti della lunga relazione affettiva intrecciata con Domenico Capocaccia.
- Materiale su Roma (Serie P l-n): materiale preparatorio (PD l) relativo a un progettato lavoro su Roma (si conserva anche un'avvertenza e un indice approssimativo che introducono il programma di lavoro): l'intenzione era realizzare una guida sui generis alla città eterna che avrebbe dovuto descrivere Roma attraverso la sua storia, dalle origini alla contemporaneità; altra documentazione sull'argomento è circoscritta (PD m) al periodo di Roma capitale d'Italia (si tratta di una vasta ma frammentaria articolazione di testi, pubblicati da Valentina Polci in "«Voce fuori coro» di Dolores Prato. Trascrizione e commento dei frammenti autografi su Roma capitale d'Italia", Macerata, Quodlibet, 2016) o dedicata ad aspetti particolari della città (PD n).
Finding aids:
Inventari dell'archivio contemporaneo Alessandro Bonsanti. Gabinetto Vieusseux
Fabio Desideri, Fondo Dolores Prato. Corrispondenti
Web sites:
Archivio contemporaneo "Alessandro Bonsanti". Gabinetto Vieusseux (elenco dei fondi) - Pagina del sito del Gabinetto Vieusseux dove sono elencati i fondi conservati presso l'archivio contemporaneo "Alessandro Bonsanti", vi si trovano informazioni sintetiche sulla consistenza dei fondi e sugli strumenti di ricerca disponibili.
Connected documents:
Carte Dolores Prato, corrispondenza e manoscritti. Conservata presso: Archivio privato famiglia Ferri - Ferrari, Roma.
The documents were created by:
Prato Dolores
The documents are kept by:
Gabinetto scientifico letterario G. P. Vieusseux. Archivio contemporaneo Alessandro Bonsanti
Bibliography:
Guida agli Archivi delle personalità della cultura in Toscana tra '800 e '900. L'area fiorentina, a cura di E. CAPANNELLI - E. INSABATO, Firenze, Olschki, 1996, p. 512-513.
Laura Melosi, "Profili di donne, dai fondi dell'archivio contemporaneo, Gabinetto G.P. Vieusseux", Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, Università degli Studi di Firenze, 2001, p. 129-136.
Editing and review:
Capannelli Emilio, revisione
Desideri Fabio, 13 agosto 2010, rielaborazione
Desideri Fabio, 25 maggio 2023, integrazione successiva
Manghetti Gloria, 1996, prima redazione
Morotti Laura, 2009, revisione
Access:
La consultazione è libera previo appuntamento, si richiede lettera di presentazione.