Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

Colonna con sottomenu di navigazione


Contenuto della pagina


Guida on-line agli archivi non statali
Menu di navigazione

Gerbore Pietro

fondo

First and last date: 1934 - 1981

Consistence: 43 contenitori; 11 album; documentazione sciolta;circa 4000 volumi della biblioteca

Archival history: Il fondo è giunto in archivio per donazione nella primavera del 1984, come aveva disposto lo stesso Gerbore, scomparso nell'autunno precedente, tramite legato testamentario datato 1° gennaio 1976. Parte della corrispondenza e alcune versioni dattiloscritte dei suoi testi sono state ordinate e descritte in uno schedario cartaceo. Un'altra consistente parte dei carteggi indirizzati a Gerbore rimane da ordinare: questa sezione era stata sommariamente organizzata dallo stesso destinatario secondo un criterio cronologico/tematico sviluppato in dossier dedicati ai suoi interessi o affari, ordinati per anno a partire dal 1950 circa, fino all'inizio degli anni '80. Gerbore aveva chiamato questa raccolta epistolare "vita nuova", etichetta che voleva sottolineare lo slancio che si era imposto per rientrare attivamente, dopo gli anni penosi della guerra e le dimissioni dalla carriera diplomatica, nel consorzio della vita civile e intellettuale. Un'impronta originale è stata data dall'autore anche alla raccolta di suoi testi autografi, sistemati in fascicoli e buste: i faldoni etichettati con personali sigle identificative rimangono ancora da descrivere nel dettaglio (per questa sezione è stato allestito un elenco di consistenza). Manca una catalogazione della biblioteca.

Description: - Corrispondenza: consistente raccolta di carteggi indirizzati a Gerbore (di cui si conservano anche numerose minute), una parte di queste corrispondenze è stata ordinata e descritta alfabeticamente in base al mittente, mentre una seconda sezione è ancora organizzata secondo la disposizione data dallo stesso destinatario. Il periodo cronologico coinvolto va dall'inizio degli anni '50 (quando Gerbore ha iniziato, secondo la sua definizione, una "vita nuova") fino ai primi anni '80, con qualche raro inserto precedente alla seconda guerra mondiale (nella sezione al momento ordinata si trovano infatti alcuni documenti a firma, tra gli altri, di Galeazzo Ciano). Tra i corrispondenti segnaliamo, tra i molti di una lunga lista, i nomi dell'ultimo Re d'Italia, Umberto II, e poi di Raymond Aron, Camilo José Cela, Mircea Eliade, Leo Longanesi (il carteggio più consistente), Golo Mann. Il mondo con cui Gerbore è in contatto, lo si deduce dalle sue corrispondenze, è quello liberal-conservatore se non di ambito decisamente tradizionalista.
- Manoscritti: nel fondo si conservano numerosi autografi di Gerbore, che si riferiscono a testi effettivamente pubblicati (come il manoscritto de "La Monarchia", edito nel 1976, o il dattiloscritto di "Una storia dell'arte di vivere", uscito postumo nel 1985) o solo progettati. Questi ultimi si presentano in una forma evoluta, che si avvicina a quella pronta per un'edizione a stampa (che però non ha visto la luce), o sono rimasti allo stato di abbozzo. La voracità intellettuale di Gerbore ha infatti accompagnato una fervida capacità di scrittura che si è esercitata su più fronti solo in parte concretizzati. Restano però le tracce di opere aperte, che magari si sono arenate o trasformate, nel corso degli anni, in nuovi piani di lavoro. I documenti in forma di dattiloscritto si presentano in genere come versioni in pulito (che non significa che siano da considerare definitive) con tanto di sommario e di distinzione in capitoli, vi si trovano tra le altre cose una autobiografia (mutila e lacunosa), una storia "sincera" dell'Europa contemporanea, un'analisi degli anni di pace seguiti alla seconda guerra mondiale, un trattato sulla decadenza della diplomazia, un progetto ambizioso di una storia generale delle potenze europee alla luce delle crisi attraversate dal continente (di cui sono rimaste tracce, in particolare, di una storia della Germania: se proprio dovessimo cercare un centro alle attenzioni di Gerbore lo troveremmo forse nella volontà di indagare il declino dell'Europa, seguendo il destino tormentato della storia tedesca). Di altri libri programmati sono sopravvissuti i testimoni manoscritti (come per esempio di una storia degli arabi, o le relazioni di Odo Russell ambasciatore inglese presso lo Stato della Chiesa negli anni di Pio IX), questo non vuol dire necessariamente che lo stato dei lavori fosse meno elaborato. Ma tra i progetti più meditati e quelli solo abbozzati la situazione è mobile e di ogni lavoro in corso d'opera possono conservarsi diverse stratificazioni, in forma di dattiloscritto, manoscritto o di quaderno. Mentre una serie di appunti raccolti in previsione di opere da scrivere (con citazioni, definizioni, sommari) si presenta come materiale preparatorio in formato scheda, accumulato ordinatamente dentro buste intitolate al disegno messo in cantiere. Questa mentalità sistematica, insieme a uno stile perentorio, si ritrova in schede con la lista e le referenze degli ambasciatori savoiardi e anche in alcuni quaderni con una scelta di aforismi. Sia le schede che gli aforismi sono scritti per la maggior parte in francese, ma si trovano anche appunti trascritti in tedesco e inglese, l'italiano è una lingua minoritaria tra questo tipo di documenti. Come il francese (davanti a inglese e tedesco) è prevalente in alcuni quaderni in cui Gerbore ha tenuto un diario intimo, se ne conservano alcune copie (la serie - lo si deduce dalla numerazione - è probabilmente lacunosa) per gli anni 1935-36 e 1950 (quest'ultimo anno - come detto - segna l'inizio di una nuova vita, dopo lo smarrimento degli anni successivi alla guerra). Tra i progetti di opere più impegnative sono conservati anche testimoni di letture e conferenze. Si conservano anche testi, scritti prevalentemente in francese e in romeno, della moglie di Gerbore, Aurelia Athanasiu.
- Rassegna stampa: 11 album dove Gerbore ha diligentemente incollato, dal 1951 al 1978, i propri articoli apparsi sulla stampa periodica, numerandoli progressivamente e predisponendo in appendice un indice per soggetto con rimando agli argomenti trattati nei singoli articoli. La maggior parte dei testi sono stati pubblicati su «il Borghese» (negli anni tra il 1951 e il 1957) e poi su testate come il «Roma», «Il Globo», «Il giornale d'Italia»; della rivista «La Torre», dove Gerbore ha scritto tra gli anni '70 e '80, è conservata una collezione compresa tra il 1978 e il 1981, gli articoli di Gerbore usciti sul «Roma» dal 1977 al 1978 sono raccolti invece in pagine sciolte.
- Carte varie: documenti personali, carteggi familiari, alcune fotografie.
- Biblioteca: circa 4000 opere di argomento vario (la materia più approfondita rimane sicuramente la storia), la maggior parte presenti in esemplari in lingua originale (spagnolo, francese, inglese, tedesco, russo); oltre alle monografie sono presenti alcune collezioni di periodici stranieri, in particolare spagnoli. La presenza di raccolte del genere testimonia sicuramente del poliglottismo e della ampiezza di interessi coltivati dal loro possessore.


Organization: Parte della corrispondenza ordinata e descritta secondo un ordine alfabetico per mittente; altra parte dei carteggi organizzata ancora secondo un criterio scelto dallo stesso Gerbore; come a quest'ultimo si deve una disposizione, seppure sommaria, dei suoi autografi.

Finding aids:
Fondo Pietro Gerbore

Web sites:
Archivio contemporaneo "Alessandro Bonsanti". Gabinetto Vieusseux (elenco dei fondi) - Pagina del sito del Gabinetto Vieusseux dove sono elencati i fondi conservati presso l'archivio contemporaneo "Alessandro Bonsanti", vi si trovano informazioni sintetiche sulla consistenza dei fondi e sugli strumenti di ricerca disponibili.

The documents were created by:
Gerbore Pietro

The documents are kept by:
Gabinetto scientifico letterario G. P. Vieusseux. Archivio contemporaneo Alessandro Bonsanti


Bibliography:
Guida agli Archivi delle personalità della cultura in Toscana tra '800 e '900. L'area fiorentina, a cura di E. CAPANNELLI - E. INSABATO, Firenze, Olschki, 1996, p. 283.

Editing and review:
Capannelli Emilio, revisione
Desideri Fabio, 14 ottobre 2009, revisione
Manghetti Gloria, 1996, prima redazione
Morotti Laura, 2009/06, rielaborazione

Access:
La consultazione è libera previo appuntamento, si richiede lettera di presentazione.


icona top