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De Franceschi

Luogo: Bastia (Corsica), Pistoia
sec. XVII - 1988

baroni

Intestazioni:
de Franceschi, Bastia (Corsica), sec. XVII - 1988, SIUSA

I De Franceschi provengono sicuramente dalla Corsica, dove alcuni membri della famiglia nel corso dei secoli XVII e XVIII ricoprirono importanti cariche pubbliche per conto della Repubblica di Genova.
Allorché la Corsica passò nel 1768 alla Francia, Giuseppe Francesco, padre del futuro generale Giovanni Battista De Franceschi, già presidente del tribunale di Savona, fu nominato Giudice Reale della città e giurisdizione di Bastia e consigliere di Luigi XVI. Successivamente, nel 1789, fu eletto presidente dell'assemblea corsa dei Tre Stati generali. Ritiratosi in Francia dopo l'occupazione inglese dell'isola, vi morì nel 1795.
Il giudice De Franceschi, durante la sua residenza ad Alessandria, in Piemonte, aveva sposato nel 1763 Caterina Rattazzi, figlia di Panfilo Rattazzi e di Francesca Maria dei marchesi Guasco, famiglie entrambe originarie di Alessandria.
Il figlio nato dal loro matrimonio, Giovan Battista (Bastia 1766- Danzica 1813), intraprese ben presto la carriera militare sia durante la rivoluzione sia nel corso delle campagne napoleoniche, dove raggiunse il grado di generale ed ebbe il titolo di comandante della Legione d'Onore e di Barone dell'Impero. In particolare, egli partecipò alla campagna d'Italia dove lo troviamo capo di stato maggiore dell'Armata a Milano nel 1800-1801; nel 1806 prende parte alla spedizione francese nel Regno di Napoli al seguito di Giuseppe Bonaparte. Successivamente partecipa alle campagne di Spagna e di Russia, dove morì nel 1813.
Nel 1811, durante il soggiorno in Toscana, in qualità di comandante del Dipartimento del Mediterraneo, aveva acquistato la Villa di Montebuono, vicino Pistoia, già di proprietà della famiglia Panciatichi. Qui si stabilì la moglie Maria Clorinda Guasco, anch'essa di antica famiglia corsa, con la quale si era unito in matrimonio a Genova nel 1798.
Maria Clorinda e sua madre, Caterina Biadelli, morte rispettivamente nel 1850 e nel 1835, furono sepolte a Firenze nel chiostro della chiesa di Santo Spirito.
Dal matrimonio con la Guasco erano nati cinque figli: Luciano Giuseppe, Napoleone Giuseppe, Vincenzo Eugenio, Giulio Felice, morto prematuramente, e Giulia, che andò in sposa al marchese francese Ippolito Doni de Beauchamp.
Di questa discendenza si ricorda soprattutto la figura del barone Vincenzo Eugenio, cultore delle arti e delle lettere, collezionista di libri rari, manoscritti e opere d'arte. Questi ereditò la villa di Montebuono raccogliendovi una preziosa biblioteca che fu arricchita dal marchese Doni, suo cognato, anch'egli appassionato bibliofilo.
Degli altri figli del generale, solo Napoleone Carlo Giuseppe, secondogenito, lasciò due figli, di cui uno, l'ingegnere Pietro Giovan Battista, fu il nonno di Maria Clorinda De Franceschi nei Bocchi Bianchi, ultima discendente della famiglia, morta nel 1988.
Con R.D. 25 giugno 1926 fu rinnovato, a favore di Carlo, figlio di Pietro, il titolo baronale, trasmissibile per linea primogenita maschile.


Complessi archivistici prodotti:
De Franceschi, famiglia (fondo)


Bibliografia:
Sovrano Militare Ordine Gerosolimitano di Malta, Elenco storico della nobiltà italiana, Roma, 1960, 209
N. RAUTY, Ricordo di soci scomparsi. Maria Clorinda De Franceschi Bocchi Bianchi, in "Bullettino Storico Pistoiese", XCII, 1990, terza serie, XXV, pp. 175-177, 175-177
Vittorio Spreti, "Enciclopedia storico-nobiliare italiana", vol. I-VI, 1-2 (appendici), Milano 1928-1956, 250, vol. III
M. C. DE FRANCESCHI BOCCHI BIANCHI, Villa di Montebuono. Cenni di storia e di arte, 1974
M. C. DE FRANCESCHI BOCCHI BIANCHI, Une famille bastiaise en Toscane: les De Franceschi, suivie d'une notice sur la villa Giustiniane à Bastia, in Cahier "Corsica 35" de la Federation d'Associations et Groupements pour les Etudes Corses, Bastia, 1974

Redazione e revisione:
Insabato Elisabetta, 2005/11/22, revisione
Trovato Silvia, 2005/10/02, prima redazione


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