fondo
First and last date: sec. XVI - sec. XX
Consistence: Number of items 811: voll. 4, regg. 362, fascc. 444
Archival history: L'archivio della chiesa collegiata di S. Matteo si è costituito nell'arco di otto secoli circa, dalla fondazione della chiesa nel sec. XI ad oggi. Sono andate completamente perdute le serie dei cresimati, e dei non confessati e non comunicati in tempo debito; persi i più antichi registri di stato delle anime. Al fondo fu data una non episodica sistemazione forse da Girolamo Bruni abate di S. Nicolò, nella metà del XIX secolo. Il fondo capitolare fu invece riordinato dallo stesso abate Bruni nell'ottobre 1847. Ne fa fede lo "Inventario di ciochè esiste nell'Insigne Capitolo Collegiale e Parrocchiale de' SS. Matteo e Nicolò preso dal Reverendo Abate Curato di S. Nicolò D. Girolamo Bruni in Ottobre 1847" (collocato sotto la Cat.V, cl.10, fasc.2). Le carte furono divise dal Bruni per affare, senza rigido ordine cronologico. I fascicoli, a volte cuciti, e le carte sciolte tutte relative ad uno stesso affare, piegate in due nel senso della lunghezza, furono avvolte entro una camicia in carta. All'esterno il Bruni segnò un numero progressivo (da 1 a 39) ed il sommario contenuto, utilizzato poi per la compilazione dell'inventario vero e proprio. I mazzetti di carte furono chiusi con lo spago, indi assemblati sino ad ottenere mazzi conformi. In calce al primo foglio dei libri di messe e di conclusioni capitolari, invece, ovvero in calce alla copertina cartonata, il Bruni incollò un bigliettino volante su cui era stata segnata la serie e la data cronica. Numerosi registri, tuttavia, hanno smarrito la "cauda", strappata o consunta per l'uso. Per altri registri, più utilmente, la targhetta fu incollata in "capite". In seguito, tuttavia, l'ordinamento sintetico dell'abate Bruni fu sconvolto quasi del tutto. Scomparvero alcuni documenti particolarmente preziosi, come due pergamene del 1099 e la bolla di papa Urbano VIII riguardante l'erezione della confraternita di S. Leonardo. Ad ogni modo, numerosi indizi consentono di poter dire che un primo rimaneggiamento delle carte fu operato nel sesto decennio dell'Ottocento per effetto delle leggi eversive emanate dallo Stato unitario. In seguito alla lunga controversia contro il Fondo per il Culto, a seguito dell'incameramento dei beni della chiesa di S. Matteo da parte dello Stato, il Capitolo produsse numerosi documenti originali prelevati dall'archivio. Molti documenti prelevati dai rispettivi mazzi non furono più ricollocati, ma allegati in originale agli atti del procedimento civile. I danni più rilevanti al patrimonio documentario, tuttavia, sono stati causati in epoca più recente, a causa dell'incuria e delle ripetute sottrazioni. Nel 1985 il prof. Giuseppe Di Molfetta ha realizzato un inventario cartaceo, che è stato informatizzato nel 2006 a cura di Maria Fiermonte.
Description: L'archivio è suddiviso in due sezioni. La sezione parrocchiale è costituita dalle uniche serie aperte. I registri di nati, morti, matrimoni, stati d'anime, cresimati, non confessati, e non comunicati in tempo debito, procedono dopo l'istituzione delle parrocchie - tra cui S. Adoeno (3 febbraio 1590) - da parte del vescovo Alessandro Cospi. La sezione capitolare è invece costituita dalla documentazione amministrativa e contabile prodotta dal Capitolo collegiale.
Organization: La documentazione è stata ordinata cronologicamente all'interno di serie documentarie.
Finding aids:
Giuseppe Di Molfetta, Archivio storico diocesano di Bisceglie. Inventario dell'archivio
Francesco Antonio Bernardi, Maria Fiermonte, M. Preziosa, Antonella Straziota, Archivio storico diocesano di Bisceglie. Inventario dell'archivio
The documents were created by:
Chiesa collegiata e parrocchiale dei Santissimi Matteo e Nicolò unite di Bisceglie
The documents are kept by:
Arcidiocesi di Trani - Barletta - Bisceglie. Archivio storico diocesano di Bisceglie
Editing and review:
Latrofa Pasqua Vita - direzione lavori Carla Palma, 2008/07/15, prima redazione