sec. XIV - 1825
Una lettera del 1692 di Cosimo III dei Medici riconosce ai Del Nero la baronia di Porcigliano, acquisita nel 1568 da Agostino di Pietro.
L'11 ottobre 1751 i baroni Agostino di Alessandro e Luigi di Cerbone ottengono l'ascrizione al patriziato fiorentino.
Intestazioni:
Del Nero Ardinghelli, Firenze, sec. XIV - 1816, SIUSA
I Del Nero sin dal Trecento appartennero alle arti fiorentine e parteciparono alla vita pubblica della città, ma furono Francesco (1487-1563) e Agostino (1504-1576), fratelli e figli di Pietro, intorno alla metà del Cinquecento a consolidare la fortuna della loro famiglia. Francesco fu, fra l’altro, tesoriere generale di Clemente VII Medici. Agostino fu dapprima tesoriere di Romagna, poi tesoriere della Marca di Ancona e nel 1568 acquistò il feudo baronale di Porcigliano, nel territorio romano. Una volta tornato a Firenze ed eletto senatore da Cosimo I, nel 1552 acquistò il palazzo che i Nasi avevano iniziato a costruire sulla piazza dei Mozzi grazie al disegno di Baccio d’Agnolo, e ne continuò l’edificazione fino a giungere quasi al greto dell’Arno. Il figlio di Agostino, Tommaso, assunse poi la direzione della fabbrica e vi fondò l’Accademia degli Alterati, alle cui riunioni partecipavano il Poeta degli Strozzi, Ottavio Rinuccini e Gabriello Chiabrera. Ma furono i fratelli di Tommaso, Nero (1548-1605) e Francesco (1552-1599) a dare seguito alla famiglia. Il ramo secondogenito di Francesco cessò nel 1773 alla morte del capitano Francesco del barone Alessandro.
La linea primogenita di Nero si estinse più tardi e fu quella che determinò il passaggio ai Torrigiani. Infatti, Ottavia di Giovan Battista Guadagni, che aveva sposato il vedovo Cerbone Filippo Del Nero ( 1816), ultimo della sua famiglia, chiamò all’eredità del patrimonio Del Nero i figli del fratello Pietro, ormai Torrigiani.
Nero aveva ottenuto di aggiungere all'arma di famiglia l'insegna di San Filippo Neri per concessione della sorella del santo. I membri di entrambi i rami della famiglia si imparentarono con famiglie nobili di cui vi sono tracce nell'archivio (i marchesi del Monte, i Bartoli, i Guerri di Roma). All'inizio del Seicento il barone Filippo di Nero ( 1648), del ramo primogenito e che nel 1630 aveva sposato Luisa di Luigi Ardinghelli, incrementò la collezione archeologica del cardinale Niccolò Ardinghelli (morto nel 1543), ereditata dagli Ardinghelli. Suo figlio Luigi Maria (1636-1714), che fu più volte ambasciatore del Granducato, si unì in matrimonio con Anna Maria del marchese Cerbone del Monte. La figlia Teresa nel 1692 aveva contratto matrimonio con Giovan Vincenzo di Carlo Torrigiani, ma il fratello Cerbone e la moglie Maria Virginia Rinuccini avevano dato discendenza alla famiglia. L'eredità Del Nero passò ai Torrigiani nel 1825 quando Ottavia Guadagni sposata al barone Cerbone Filippo di Luigi Maria Del Nero, rimasta senza discendenza propria, nominava suoi eredi i figli del fratello Pietro Torrigiani, già Guadagni.
Arme: "Di nero, al cane rampante d'argento, lampassato e collarinato di rosso".
Nero aveva ottenuto di aggiungere all'arma di famiglia l'insegna di San Filippo Neri per concessione della sorella del santo. I membri di entrambi i rami della famiglia si imparentarono con famiglie nobili di cui vi sono tracce nell'archivio (i marchesi del Monte, i Bartoli, i Guerri di Roma). All'inizio del Seicento il barone Filippo di Nero ( 1648), del ramo primogenito e che nel 1630 aveva sposato Luisa di Luigi Ardinghelli, incrementò la collezione archeologica del cardinale Niccolò Ardinghelli (morto nel 1543), ereditata dagli Ardinghelli. Suo figlio Luigi Maria (1636-1714), che fu più volte ambasciatore del Granducato, si unì in matrimonio con Anna Maria del marchese Cerbone del Monte. La figlia Teresa nel 1692 aveva contratto matrimonio con Giovan Vincenzo di Carlo Torrigiani, ma il fratello Cerbone e la moglie Maria Virginia Rinuccini avevano dato discendenza alla famiglia. L'eredità Del Nero passò ai Torrigiani nel 1825 quando Ottavia Guadagni sposata al barone Cerbone Filippo di Luigi Maria Del Nero, rimasta senza discendenza propria, nominava suoi eredi i figli del fratello Pietro Torrigiani, già Guadagni.
Arme: "Di nero, al cane rampante d'argento, lampassato e collarinato di rosso".
Per saperne di più:
Blasoni delle famiglie toscane descritte nella Raccolta Ceramelli Papiani
Sistema Informatico Archivio di Stato di Firenze - SIASFI - La Guida online è un progetto che prevede la descrizione dei fondi conservati presso l'Archivio di Stato di Firenze, delle loro serie, dei loro soggetti produttori e di vari altri elementi che ne definiscono i contesti di produzione e di trasmissione.
Complessi archivistici prodotti:
Del Nero Ardinghelli, famiglia (fondo)
Fonti:
ASFi, Ceramelli Papiani, n. 3388
ASFi, Deputazione sopra la nobiltà e la cittadinanza, III, 13 e III, 14
ASFi, Raccolta Sebregondi, n. 3804
Bibliografia:
Archivi dell'aristocrazia fiorentina. Mostra di documenti privati restaurati a cura della Soprintendenza Archivistica per la Toscana tra il 1975 e il 1989, catalogo della mostra, Firenze, Acta, 1989, 200
AGLIETTI Marcella, Le tre nobiltà. La legislazione del Granducato di Toscana (1750) tra Magistrature civiche, Ordine di Santo Stefano e Diplomi del Principe, Pisa, ETS, 2000, 240
Redazione e revisione:
Romanelli Rita, 2011/12/04, rielaborazione
Trovato Silvia, 2005/11/12, prima redazione