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Comune di Eboli

Seat: Eboli (Salerno)
Date of live: 1806 -

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Comune di Eboli, Eboli (Salerno), 1806 -, SIUSA

Il nome Eboli potrebbe ricondurre ad un'antica popolazione lucana, gli Eburini, i quali abitavano quella parte della Lucania appartenente oggi alla provincia di Salerno. E' stata ritrovata una necropoli eneolitica e si è potuto stabilire che la presenza dell'uomo nella zona risale al III-II millennio a. C. Sulla collina di Montedoro rimangono ancora tratti di mura pelagiche (costruite con blocchi di pietra sovrapposti senza cementazione) senz'altro erette da antichissime popolazioni di origini italiche per la difesa di un nucleo abitato. Successivamente Eboli fu colonizzata dai Greci, i quali si fusero con le popolazioni locali e svilupparono enormemente l'agricoltura, costruendo le prime case di pietra e di malta in sostituzione delle capanne di legno e paglia. Intorno al 400 a. C. Eboli e Poseidonia (Paestum) subirono l'occupazione dei lucani, giunti dalle zone interne della Basilicata ad occupare la fertile valle del Sele. Ricordata da Sallustio per la rivolta di Spartaco, i Romani riconobbero ad Eboli la dignità di municipio, il che prova che durante la dominazione romana Eboli fu comunità di certa importanza sociale e politica, animata dai traffici della via Popilia. Nei secoli del tardo impero romano, però, i flussi commerciali della penisola si spostarono sempre più verso oriente e settentrione, per cui Eboli e Paestum vennero a trovarsi in una situazione sempre più marginale. Si verificò inoltre l'impaludamento della parte bassa del Sele, perché le popolazioni non erano più in grado di impedirla, come avevano invece fatto con opportune opere i Greci e i Romani nei secoli precedenti. Le invasioni barbariche prima e quelle piratesche poi costrinsero le popolazioni a rifugiarsi sui monti. Distrutta una prima volta da Alarico nel 410 a. C., Eboli lo fu una seconda volta ed in maniera più grave dai saraceni nel IX e X secolo. La dispersione della popolazione un tempo residente nella Valle del Sele fu solo in parte arrestata dal feudalesimo. Feudo importante all'epoca dei Normanni e degli Svevi fu contesa tra Enrico VI di Svevia e Tancredi di Lecce; nel '500 passò dai de Silva ai Grimaldi ed infine ai Doria d'Angri, cui rimase fino all'eversione della feudalità nel 1806.
Dopo l'Unità d'Italia visse, come le altre comunità della piana del Sele, la repressione dell'insorgenza filoborbonica. Seguì il periodo dell'emigrazione transoceanica che spopolò ulteriormente il territorio.
Durante il ventennio fascista fu avviata la bonifica della vasta area paludosa nel territorio ebolitano, trasformando profondamente l'agricoltura che ancor oggi costituisce, con l'industra di trasformazione agroalimentare, la principale fonte di reddito degli abitanti.
Nel settembre del 1943, dopo lo sbarco degli alleati nel golfo di Salerno, subì pesanti bombardamenti aerei e navali che causarono molte vittime e gravi danni all'abitato.

Legal position:
pubblico

Type of creator:
ente pubblico territoriale

Connected institutional profiles:
Comune (Regno di Napoli), 1806 - 1815

Generated archives:
Comune di Eboli (fondo)


Editing and review:
de Pascale Giovanna- direzione lavori Sessa, 2005/11/08, prima redazione
Sessa Michelina, 2006/01/20, supervisione della scheda


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