fondo
Estremi cronologici: 1323 - sec. XX
Note alla datazione: La data 1323 dell'estremo remoto si riferisce alla prima pergamena, la documentazione cartacea inizia invece con il 1510.
Consistenza: Unità 59: 32 scatole, 15 buste, 2 cartelle, 1 filza, 9 registri.
Storia archivistica: L'assemblaggio dei documenti e il loro condizionamento attuale è avvenuto nella seconda metà degli anni Cinquanta del Novecento, da parte di Gino Corti e su commissione di Niccolò di Piero Antinori. L'intero archivio, di cui esiste l'inventario settecentesco (in scatola 34) è stato allora compromesso nel suo ordinamento originale, per la creazione di serie ritenute 'omogenee' di carte relative alla famiglia Antinori e ai suoi principali rappresentanti. I registri di amministrazione e le carte delle famiglie entrate negli Antinori a seguito di matrimoni, eredità e altro, sono state sistemate a parte e in seguito, il 30 maggio 1960, depositate presso l'Archivio di Stato di Firenze, dove tuttora si trovano. Ma anche la documentazione depositata risulta essere parte integrante dell'archivio della famiglia principale, descritto nell'indice redatto alla fine del XVIII secolo.
In precedenza, nella prima metà del secolo, Federico Stendardi si era occupato dell'archivio di Piero Antinori e nella scatola 31 è rimasta traccia della sua titolazione dei fascicoli. Probabilmente, lo stesso archivista ha riordinato il fondo Mannelli entrato in archivio con i beni della madre di Piero, Giulia Mannelli, lo ha condizionato in 14 buste e descritto in un elenco conservato nella scatola 33.
Dopo una ricognizione della documentazione, a cura dei funzionari della Soprintendenza Archivistica per la Toscana, del gennaio 2006, una volta riconsciuto il notevole interesse storico, l'intero archivio è stato sottoposto a vincolo con la notifica n. 824 del 22 agosto 2006.
Descrizione: La documentazione, raccolta in cassette numerate, oltre agli atti patrimoniali, riguarda alcuni personaggi della famiglia Antiinori, e specialmente il senatore Niccolò Francesco di Vincenzo (1633-1722) segretario di Stato e senatore, in missione nel 1698 a Parma, nel 1707 a Milano, nel 1711 a Vienna, e marito di Caterina Franceschi, con lettere di Francesco Panciatichi, Tommaso Del Bene, marchese Verzoni, Elettrice ed Elettore Palatini, marchese di Priè, conte di Schluk, Tommaso Fròsini, Marco Martelli, marchese Bartolommei, marchese Corsini; il senatore Vincenzo (1792-1865), il figlio Niccolò (1817-1882) e altri della famiglia; nonché il canonico Carlo Lazzeri, il professor Filippo Parlatore e il medico Francesco Viligiardi.
- Cartapecore:
-- 13 pergamene numerate dal 1323 al 1723, con regesti di Gino Corti, in scatola 33
-- Titoli di credito del Monte, su carta e pergamena, di Caterina Franceschi moglie di Niccolò Antinori (1661-1724), in scatola 33
- Atti patrimoniali (1527-1817), scatole 1-7 (1510-1844)
-- Inventari dei beni mobili del palazzo di Firenze, di Villa Le Rose al Galluzzo, della cappella di S. Michele Berteldi e altre proprietà, atti di divise (1517, 1634, 1653, 1688, 1700-1862), scatola 20
- Carte personali (1633-1838), scatole 7-19, 21-31, 34
- Inventari e indici (sec. XVIII-XX), in scatole 33-34
- Miscellanee (sec. XVIII-XX), in scatole 32-33
- Registri di amministrazione (1587-1721)
Fondo Mannelli, ramo di Luigi di Per Francesco (vedi scehda).
Informazioni sulla numerazione: La numerazione delle buste Mannelli, da 1 a 14, risale agli anni Trenta del '900, quella delle scatole Antinori, da 1 a 35, ai successivi anni Cinquanta.
Strumenti di ricerca:
Antinori, ramo di Niccolò di Francesco, famiglia. Elenco di consistenza dell'archivio
Antinori, famiglia. Elenco di consistenza dell'archivio
Siti web:
Siasfi
Strumenti di ricerca interni al fondo: "Indice delle scritture esistenti in Archivio della nobilissima famiglia Antinori compilato l'anno 1799", registro con repertorio alfabetico in scatola "34"
Documentazione collegata:
Archivio Bocchineri di Firenze, fondo Antinori, Le carte Antinori sono giunte nell'archivio Bocchineri a seguito del matrimonio di Domenico Andrea con Maria Maddalena figlia di Luigi Antinori (+ 1802). Sono 9 buste segnate "Antinori" con scritte patrimoniali relative a quel ramo della famiglia (sec. XVII-XVIII).
ASFi, Carte Antinori, Documenti relativi alle famiglie Antinori (libri di amministrazione domestica, contratti, processi, miscellanea), Ximenes (libri di commercio e di amministrazione patrimoniale), Da Mulazzo Signorini con particolare riferimento a Pompeo Da Mulazzo Signorini, auditore del Regio Diritto nel periodo del granduca Pietro Leopoldo, e Checchini; inoltre libri di mercatura di mercanti fiorentini (Morini, Rinieri, Franceschi ed altri). Le carte degli anni 1918-1939 sono appartenute al conte Giuseppe della Gherardesca. Quelle propriamente Antinori sono 63 fra filze e registri, ai nn. 1-61, 177-178 (1590-1887).
Archivio della Fondazione Horne di Firenze, Lettere di personaggi diversi, Fra le lettere della collezione, acquistate da Horne fra 1909 e 1912, ce ne sono alcune di provenienza Antinori: 2 lettere a Niccolò Antinori (1504, 1545); 8 lettere di Cosimo I ad Alessandro Antinori (1544-1560); 1 lettera di Francesco I a Bastiano Antinori (1584); 7 lettere di Cosimo III a Niccolò [Antinori] (1696); 1 lettera a [Vincenzo Antinori] (1740).
Tutte le lettere sono state acquistate nel 1909, molte dall'antiquario Bruscoli di Firenze.
La documentazione è stata prodotta da:
Antinori ramo di Lorenzo di Alessandro di Niccolò
La documentazione è conservata da:
privato
Bibliografia:
Morozzi Luisa, a cura di, "Le carte archivistiche della Fondazione Herbert P. Horne. Inventario", Firenze, Editrice Bibliografica per la Giunta Regionale Toscana, 1988, 91-96
Notizie degli archivi toscani, "Archivio Storico Italiano", CXVIII (1960), 360
Notizie archivi toscani, in "Archivio storico Italiano", 1956, 414
Guida generale degli Archivi di Stato Italiani, vol. I-IV, Roma, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Ufficio centrale per i beni archivistici, 1981-1994, 154, vol. II
Redazione e revisione:
Baggio Silvia, 2006/01/16, revisione
Romanelli Rita, 2005/10/18, prima redazione
Modalità di consultazione:
Dietro richiesta ai proprietari e con lettera di presentazione della Soprintendenza archivistica per la Toscana.