First and last date: 1404 - 1996
Consistence: mazzi 535 e ml 72
Archival history: Nel 1965 il Comune di Viverone affidò per la prima volta un lavoro di risistemazione del proprio archivio all'archivista della Prefettura di Vercelli Carlo Tercallo; tuttavia sembra che il lavoro non sia mai stato avviato.
Solo tra il 1974 e il 1975 l'archivio fu finalmente riordinato da Giuseppe Aldo di Ricaldone.
L'archivista aveva diviso le carte in tre sezioni. La prima sezione ("Archivio storico") comprendeva i documenti fino al 1900, la seconda ("Archivio di sezione separata") copriva un arco cronologico dal 1900 al 1930, e la terza ("Archivio di deposito") dal 1930 al 1972-1973. Le tre sezioni erano state ordinate al loro interno seguendo la suddivisione in categorie e classi, prescindendo dalla data di produzione. Tale suddivisione era stata presumibilmente effettuata utilizzando il titolario contenuto nella Circolare del Ministero dell'Interno n. 17100/2 del 1 marzo 1897 (Circolare Astengo); il carteggio e le pratiche erano poi state ancora suddivise in sottoclassi, la cui assegnazione era stata desunta con ogni probabilità da quanto stampato sulle diverse camicie utilizzate per condizionare le unità.
La segnatura dei mazzi era stata assegnata utilizzando una numerazione progressiva chiusa per ciascuna sezione d'archivio: dal mazzo 1 al mazzo 166 per la prima sezione, dal mazzo 1 al 79 per la seconda e infine dal 1 al 283 per la terza.
Questo riordino ha prodotto un inventario delle carte della prima sezione, pubblicato nel volume di Giuseppe Aldo di Ricaldone "Gli statuti e l'archivio storico del Comune di Viverone", pubblicato dal Comune stesso nel 1975. Per le altre due sezioni si conservano i rispettivi inventari presso gli uffici della Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d'Aosta.
Nel 2000 il Comune ha deciso di far revisionare il lavoro degli anni Settanta, affidandolo alle dott.sse Barbara Caneparo e Emanuela Romano, che hanno concluso il loro intervento nel 2003.
Le archiviste hanno deciso di mantenere la suddivisione in 15 categorie anche per le carte più antiche, ritenendo la situazione preesistente ormai storicizzata. Le tre sezioni, trattate in precedenza come tre archivi distinti, sono state però unificate in un unico archivio costituito da 544 mazzi con numerazione progressiva.
La revisione ha mantenuto l'assegnazione delle categorie e delle classi secondo il titolario Astengo del 1897. Sono invece state create sottoclassi prive di numerazione, strettamente legate al contenuto delle carte.
Inoltre è stato deciso di tenere all'interno dell'inventario dell'archivio comunale il fondo privato della famiglia Lucca (Categoria I. Amministrazione, classe 7. Locali per gli uffici, sottoclasse Edificio comunale e carte della famiglia Lucca. 3 faldoni), il fondo della Congregazione di carità di Viverone (Categoria II. Opere pie e beneficenza, classe 1. Congregazione di Carità e opere pie. 4 faldoni) e il fondo dell'Ufficio di conciliazione di Viverone (Categoria VII. Grazia, giustizia e culto, classe 4. Conciliatore, vice conciliatore, ufficio, sottoclasse Sentenze, verbali, registri. 2 faldoni).
La documentazione prodotta dal Comune di Viverone successivamente al 1972, che costituisce l'attuale archivio di deposito, non è mai stata riordinata. Le informazioni a disposizioni sono ricavate dal censimento del Progetto Anagrafe promosso dalla Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d'Aosta dell'anno 1998.
Questo riordino ha prodotto un inventario delle carte della prima sezione, pubblicato nel volume di Giuseppe Aldo di Ricaldone "Gli statuti e l'archivio storico del Comune di Viverone", pubblicato dal Comune stesso nel 1975. Per le altre due sezioni si conservano i rispettivi inventari presso gli uffici della Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d'Aosta.
Nel 2000 il Comune ha deciso di far revisionare il lavoro degli anni Settanta, affidandolo alle dott.sse Barbara Caneparo e Emanuela Romano, che hanno concluso il loro intervento nel 2003.
Le archiviste hanno deciso di mantenere la suddivisione in 15 categorie anche per le carte più antiche, ritenendo la situazione preesistente ormai storicizzata. Le tre sezioni, trattate in precedenza come tre archivi distinti, sono state però unificate in un unico archivio costituito da 544 mazzi con numerazione progressiva.
La revisione ha mantenuto l'assegnazione delle categorie e delle classi secondo il titolario Astengo del 1897. Sono invece state create sottoclassi prive di numerazione, strettamente legate al contenuto delle carte.
Inoltre è stato deciso di tenere all'interno dell'inventario dell'archivio comunale il fondo privato della famiglia Lucca (Categoria I. Amministrazione, classe 7. Locali per gli uffici, sottoclasse Edificio comunale e carte della famiglia Lucca. 3 faldoni), il fondo della Congregazione di carità di Viverone (Categoria II. Opere pie e beneficenza, classe 1. Congregazione di Carità e opere pie. 4 faldoni) e il fondo dell'Ufficio di conciliazione di Viverone (Categoria VII. Grazia, giustizia e culto, classe 4. Conciliatore, vice conciliatore, ufficio, sottoclasse Sentenze, verbali, registri. 2 faldoni).
La documentazione prodotta dal Comune di Viverone successivamente al 1972, che costituisce l'attuale archivio di deposito, non è mai stata riordinata. Le informazioni a disposizioni sono ricavate dal censimento del Progetto Anagrafe promosso dalla Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d'Aosta dell'anno 1998.
Description: Il fondo comprende due subfondi/sezioni cronologiche:
- Comune di Viverone (1404-1973), 535 faldoni
- Comune di Viverone (1973-1996), 72 ml.
Finding aids:
Barbara Caneparo, Emanuela Romano, Comune di Viverone. Archivio storico
Giuseppe Aldo Ricaldone (di), L'archivio di deposito del Comune di Viverone
Giuseppe Aldo Ricaldone (di), L'archivio di sezione separata del Comune di Viverone
Giuseppe Aldo Ricaldone (di), L'archivio storico del Comune di Viverone
The documents were created by:
Comune di Viverone
The documents are kept by:
Comune di Viverone
Editing and review:
Ortolano Francesca, 2006/07/05, prima redazione
Access:
A richiesta.